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Wernher von Braun una Vita per lo Spazio

Wernher von Braun una Vita per lo Spazio

L’unica biografia scritta con la collaborazione di von Braun

Autore/i: Ruland Bernd

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Massimo Conti.

pp. XVII-422, 41 ill. b/n f.t., Milano

I moduli lunari, o LEM, ci sono ormai divenuti oggetti familiari e consueti, se ne trovano in miniatura nei più modesti negozi di giocattoli e si mimetizzano in quel particolare tipo di «paesaggio» che ci da quasi per scontata ogni futura conquista umana. Eppure dietro di essi c’è l’avventura dello spazio, l’avventura per eccellenza di questi decenni, che è stata ed è, insieme, ricerca di mezzi bellici sempre più terribili e distruttivi, corsa affannosa delle maggiori potenze alla supremazia internazionale e anche spinta autentica a ricercare «oltre l’ignoto» le giustificazioni della scienza applicata. L’Apollo 11 e l’allunaggio perfetto del luglio ’69 hanno un retroterra preciso e datato. Vi si trovano una tecnologia avanzatissima nel settore dei razzi e dei propellenti, come quella germanica dei primi anni quaranta, e uno scienziato, Wernher von Braun, che sin da bambino – è il caso di dirlo – vuole tradurre in prove di laboratorio e in prototipi funzionanti le «fantasticherie» di un Verne o di un Oberth. Ce lo racconta, con straordinaria ricchezza di particolari, Bernd Ruland. Ragazzetto, von Braun spaventa con le sue automobiline a petardi borghesi e poliziotti nel Tiergarten di Berlino; e di lì a qualche lustro altri «aggeggi diabolici» da lui messi a punto terrorizzeranno a ben maggiore motivo le popolazioni dell’Inghilterra meridionale, i comandi alleati e i rispettivi servizi d’informazione – che non sanno darsi pace, questi ultimi, del segreto delle «armi segrete» di Hitler. Ma il centro vitale di Peenemünde, sul Baltico, dove sono situati i laboratori e le postazioni di lancio dei razzi stratosferici, verrà alla fine individuato dagli uomini di Duncan Sandys (il genero di Churchill che sarà poi più volte ministro) e dai partigiani polacchi. La RAF provvederà a conciarlo per le feste. I V2 non hanno sovvertito le sorti della guerra, però che mesi hanno vissuto Londra e dintorni! Occorre, a conflitto ultimato, mettere le mani su quegli uomini e su quel materiale. Scatta allora, da parte americana, la famosa Operazione Overcast, o ratto dei vonbrauniani in blocco. È la storia che conduce a Capo Kennedy e al Mare della Tranquillità. È la storia di un uomo, reso a tutto tondo e senza sbavature trionfalistiche, in un’opera biograficamente completa e lontana dai toni propri del ritratto d’occasione. Ed è anche la storia della realizzazione di un grande sogno, che lascia tuttavia ognuno di noi davanti all’inquietante interrogativo di sapere quali siano i veri scopi d’una scienza a servizio dell’uomo.

Nato a Dùsseldorf il 21 gennaio 1914, Bernd Ruland ha studiato a Linz e poi all’università di Colonia. Giornalista influente e «penna» molto apprezzata dallo stuolo dei suoi lettori, vanta anche una notevole attività di scrittore; senza avere trascurato le collaborazioni radiofoniche, ha firmato, dagl’inizi della carriera ad oggi, su numerosi giornali e riviste, fra cui la «Grüne Post», «Der Welt» e «Lies Mit». Ora è una delle colonne di «Bunte Illustrierte». Sposato, ha due figli.

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