Vocazione e Discernimento degli Spiriti
Titolo originale: Vocation et Discernment des Esprits
Autore/i: Gay Robert M.
Editore: Edizioni Paoline
introduzione dell’autore, versione di Gennaro Auletta.
pp. 400, Roma
«Questa tesi di laurea, presentata alla Pont. Università Gregoriana, & di un’indiscutibile opportunità. Anzitutto, la psicologia sperimentale, a motivo del suo considerevole sviluppo, doveva portare il suo contributo ai mezzi destinati a valutare l’elemento umano impegnato nella motivazione e nelle attitudini che costituiscono i segni di una vocazione divina. Era perciò inevitabile che sorgessero dei conflitti di frontiera tra questa scienza e la teologia. Per conseguenza, pur mettendo a profitto l’apporto inestimabile della psicologia, era necessario dimostrare e mantenere la preminenza della teologia, a causa dell’elemento soprannaturale proprio di ogni autentica vocazione. In effetti, malgrado l’aiuto reale che essa può apportare, la psicologia è radicalmente incapace, da sola, di stabilire la discriminazione delle vocazioni.
S. Tommaso ha chiaramente esposto la posizione della teologia in rapporto alle altre scienze, delle quali si devono rigettare quei principi che fossero in contraddizione con la dottrina certa della Chiesa (I, q. I, a. 6, ad 2). Ma il compito più importante che l’A. si è assunto, è quello di elucidare il problema della grazia interna della vocazione e del suo discernimento. In effetti, come mette in risalto Pio XII, nella Costituzione Apostolica Sedes Sapientiae, il fondamento di ogni vocazione divina consta di due elementi essenziali, uno divino, ecclesiastico l’altro: quest’ultimo è la chiamata del vescovo, quello la retta intenzione e l’idoneità canonica. Ora, certi teologi, pur ammettendo il ruolo della grazia interna nella vocazione sacerdotale, sostengono che è impossibile verificarla, oppure identificano la chiamata divina con la chiamata del vescovo. L’A. vuole perciò reagire contro quest’atteggiamento troppo unilaterale, ricordando che si può accertare la presenza della grazia interna, e cercando di stabilire la natura di questo discernimento e il suo compito nella discriminazione delle vocazioni sacerdotali”. Questa tesi, eccellente sotto tutti gli aspetti, fa luce in più d’una questione rimasta finora oscura. Essa dimostra, ancora, come i sacerdoti, che si dedicano alla cura delle vocazioni, e i parenti non impediscono l’azione dello Spirito Santo, ma la favoriscono, nel preparare, con la discrezione richiesta, le anime di coloro che sono chiamati da Dio ad entrare nel sacerdozio a ricevere l’impulso e l’azione invisibile dello Spirito Santo”, secondo le parole di Pio XII». (Lectures, gennaio 1960). L’opera tiene conto della migliore letteratura sull’argomento, in particolare degli ultimi cinquant’anni, e vi aggiunge un notevole apporto, tanto da aver meritato di essere definita un «ottimo contributo allo studio dell’”elemento divino” della vocazione» (Civiltà Cattolica, 2 sett. 1961, n. 8).»
Introduzione
Abbreviazioni
Parte I – Il dato teologico
Cap. I – La grazia interna della vocazione sacerdotale
Cap. II – Il discernimento degli spiriti
Parte II – Discernimento della grazia interna
Cap. preliminare – Orientamento biblico
Cap. I – L’oggetto di questo discernimento
Cap. II – L’atto del discernimento della grazia interna
Cap. III – L’autore di questo discernimento
Cap. IV – Grazia interna e attitudini
Conclusione
Bibliografia
Argomenti: Credenze, Religione, Spiritualità, Storia della Chiesa, Studio Pratica e Ricerca, Teologia, Trascendenza,