Vita di Milarepa
Il più grande mistico, mago e santo del Tibet – I suoi delitti, le sue prove, la sua liberazione
Autore/i: Anonimo
Editore: Bompiani
introduzione e cura di Jacques Bacot, traduzione di Anna Devoto.
pp. XVI-238, Milano
“Allora Rechung disse: ’Maestro, ci hai detto che in principio hai compiuto cattive azioni. In che modo, ti prego, le hai commesse?’
’Ho accumulato i peccati per mezzo della magia e della grandine.’ Allora il Maestro continuò…”
Classico della letteratura buddhista, Vita di Milarepa è l’autobiografia di uno straordinario personaggio, mago, poeta, eremita, ancor oggi venerato dai Tibetani e rappresentato nei loro dipinti sacri. Autore dell’opera, scritta nel XII secolo, è il discepolo Rechung, che incontra il Maestro solo quando questi è arrivato alla santità, alla fine della sua vita di durissime prove. Il fascino di questo libro è universale: è un vivo, accostamento al buddhismo, alle sue teorie dell’armonia cercata e trovata nell’ascesi, è un racconto di grande umanità, è uno specchio della ricerca mistica orientale, così diversa da quella cristiana, essendo la prima condizionata da una fatica solitaria e tremenda, perseguita con la forza di volontà fino all’estasi.
La prefazione è di Jacques Bacot, famoso tibetologo, che analizza e semplifica per gli occidentali questo grande testo.
In copertina: Particolare di un affresco tibetano. l tra animali (maiale, gatto e serpente) simboleggiano la passione, l’odio e la stupidità umana.
Argomenti: Buddhismo, Letteratura, Letteratura Orientale, Magia, Orientalistica, Oriente, Poesia, Religione, Religioni Orientali, Tibet,