Victoria Regina – La Sovrana che ha Dato il Nome a un’Epoca
Ritratto della regina come fanciulla malinconica sposa felice, regnante gloriosa, madre castratrice vedova maniaca matriarca misantropa nonna d’Europa.
Autore/i: Muhlstein Anka
Editore: Bompiani
traduzione dal francese di Riccardo Mainardi, titolo originale: Victoria.
pp. 208, nn. tavole b/n, Milano
Vittoria è il primo monarca d’Europa a buttarsi alle spalle Pancien règime. Prima di lei, il Settecento con i suoi principi fatui e libertini; dopo di lei, re borghesi di tranquille virtù e dal potere invisibile. Il suo regno, il più lungo della storia d’Inghilterra (1837-1901), è quello che vede trionfare l’ideologia liberal-borghese in concomitanza con il dispiegarsi della rivoluzione industriale. Ultima figura “luminosa” di sovrano europeo, quando muore tre sue nipoti, belle quanto infauste, siedono o si accingono a sedere su altrettanti troni scricchiolanti.
Anka Muhlstein (che ne La Femme Soleil aveva messo in luce il ruolo politico e sociale delle donne alla corte di Luigi XIV) si è basata sul diario e l’epistolario della regina (inediti in Italia) per rivelare un personaggio inatteso: una Vittoria franca e vigorosa, ragionevole e insieme ostinata, mai retrograda, mai “prude”, mai ipocrita, mai vittoriana. Piuttosto, una donna che ha nutrito in sé impulsi diversi e contraddittori, tali da rivelare una qualità intellettuale più sottile di quella abitualmente riconosciutale. In contrasto con l’immagine pubblica di regina solenne e distaccata davanti ai sudditi, Vittoria è un essere umanamente fragile, come attesta in particolare il suo rapporto coniugale col cugino Alberto di Coburgo-Gotha (caso raro di matrimonio d’amore tra regnanti) e poi la sua straziante sofferenza di vedova. In questo saggio biografico una donna cerca di comprendere una delle donne più celebri della storia, di restituirne l’immagine veritiera, liberandola dalla crosta zuccherina dell’aneddotica agiografica cosi come dai luoghi comuni denigratori. Un libro agile ed elegante, rigorosamente documentato, di gradevolissima lettura.
Anka Muhlstein è nata nel 1935 a Parigi. Completati gli studi universitari alla Sorbona, ha lavorato in editoria. Sposatasi nel 1974 con un americano, si è trasferita a New York, dove attualmente vive e lavora. Ha pubblicato nel 1971 Par les jeux de Marcel Proust e nel 1976 La Femme Soleil. Les femmes et le pouvoir: une relecture de Saint-Simon.
Argomenti: Biografie, Femminilità, Storia, Storia dei Costumi, Universo Femminile,