Upaniṣad
Autore/i: Anonimo
Editore: Utet
prima edizione, introduzione e cura di Carlo Della Casa .
pp. VIII-590, 5 tavv. b/n f.t., Torino
Dall’introduzione di Carlo Della Casa
«Le Upaniṣad sono trattati di varia estensione, di varia epoca e di varia forma, alcune in prosa, altre versificate, altre ancora miste di prosa e di strofe, son dedicate alla contemplazione o all’illustrazione delle verità supreme e son dirette a rispondere alle domande pressanti dell’individuo, che si chiede quali siano l’origine e il destino dell’uomo, quale ragione regga le varie vicende dell’esistenza, quale sia il fondamento ultimo dell’universo e della vita.
Trattati di questo tipo e di questo nome furono nell’India sempre composti per le esigenze di sette diverse. Ma le Upaniṣad veramente importanti e tipiche sono poco più d’una dozzina, sono denominate Upaniṣad antiche e medie oppure vediche, appartengono alle varie scuole che si rifanno alle Samhita vediche e quindi fanno parte della rivelazione, e risalgono a un periodo compreso, con tutta probabilità, tra il 700 e il 300 a. C.
Il termine, nell’interpretazione che per lungo tempo ha goduto maggior fortuna e che s’attiene al significato più evidente (upa-ni-sad = sedersi vicino) sembra alludere al carattere esoterico dell’insegnamento, partecipato dal maestro al discepolo che, convenientemente preparato e disposto, appunto vicino sedeva.[…]»
Argomenti: India, Orientalistica, Oriente, Spiritualità, Testi Sacri,