Una Vita sul Sentiero di Guerra – Autobiografia di un Capo Crow
Titolo originale: Plenty-coups Chief of the Crows
Autore/i: Molti Trofei
Editore: Bompiani
prima edizione, a cura di Frank B. Linderman, a cura di Giorgio Spina, traduzione di Annamarcella Falco Tedeschi.
pp. 272, ill. in b/n f.t., Milano
Molti Trofei, vecchio capo indiano Crow, rievoca in questo libro una singolare vicenda tribale che si inserisce come una tessera insolita nel variopinto mosaico dell’epopea del West. E’ la storia di una popolazione di Pellerossa in lotta continua per la propria sopravvivenza, non tanto per arginare l’avanzata dell’Uomo Bianco, quanto per difendere le sue terre e le sue fonti di alimentazione dalle altre tribù di Indiani del Nordovest. Sul filo di queste vicende si snodano le avvincenti memorie che il vecchio Molti Trofei evoca a Frank B. Linderman sul finire degli anni Venti, a breve distanza dalla morte avvenuta il 4 marzo 1932.
“….Molti Trofei, un tempo giovane capo guerriero, divenne il vero capo del suo popolo. A quel tempo, vi erano fra i Crow due guerrieri più anziani e più noti, ma fu Molti Trofei che vide con chiarezza la necessità per il suo popolo di adattarsi alla nuova situazione e di affrontarla. Grazie alle doti notevoli del suo eloquio e alla forte personalità, riuscì a conquistarsi facilmente qualsiasi uditorio. Si recò più di una volta al ministero per gli Affari Indiani a Washington per rivendicare il buon diritto della sua gente, che ben presto lo riconobbe come la figura più rappresentativa dei Crow. Dispensava consigli alla sua gente, dando lui per primo l’esempio; cominciò ben presto a coltivare la terra, si stabilì in una casa di legno e aprì perfino un emporio di generi vari, nel quale gli uomini della sua tribù potevano svolgere i loro commerci; consigliava instancabilmente i suoi clienti di mostrarsi amichevoli con i Bianchi, i cui modi di usurpatori esasperavano la sua gente. Un funzionario della Burlington Railway Company, che aveva dovuto trattare con Molti Trofei l’acquisto dei diritti di transito sul territorio Crow per la costruzione della stradaferrata, mi scrisse recentemente: “L’ho trovato leale. E’ saggio e abile; un autentico uomo di Stato”. Un apprezzamento notevole, se si considera che proviene da un moderno uomo d’affari. Nonostante i molti motivi di sfiducia e di diffidenza che gli avvenimenti gli avevano fornito, Molti Trofei rimase sempre un americano leale. Quando gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Germania, l’anziano capo dei Crow incitò i giovani a dare il loro contributo, spesso esprimendo il rimpianto di non poter andare lui stesso al fronte a combattere. Per la sua lealtà e per la sua opera a favore dei buoni rapporti tra il suo popolo e quello dei Bianchi venne scelto quale rappresentante di tutte le tribù indiane a deporre la corona di fiori dei Pellerossa sulla tomba del Milite Ignoto ad Arlington. Poiché gli antichi Pellerossa del Nordovest erano soliti attribuire le date di nascita delle persone basandosi su avvenimenti accaduti nella loro storia tribale, o riferendosi a stagioni rimaste memorabili per la loro capricciosità, spesso l’attribuzione dell’anno di nascita a un vecchio indiano può non concordare con il nostro calendario. E’ molto probabile, quindi, che il capo dei Crow fosse assai più anziano di quanto non credesse. Comunque, so che era stanco ed era pronto, arriverei a dire addirittura un poco ansioso, di andare al “Paese di Là”, quando gli venne la chiamata, il 4 marzo 1932. Voglia il Cielo che il mio vecchio amico abbia trovato là i bisonti e viva per sempre con essi, in una perenne stagione estiva”.
Frank Bird Linderman (25 settembre 1869 – 12 maggio 1938) fu uno scrittore, politico, alleato ed etnografo dei nativi americani. Nato a Cleveland, nell’Ohio, andò da giovane in Occidente e si innamorò della vita sulla frontiera del Montana. Lavorando come trapper per diversi anni, ha vissuto con le tribù Salish e Blackfeet, imparando le loro culture. In seguito divenne un avvocato per loro e altri indiani delle pianure del nord. Scrisse delle loro culture e lavorò per aiutarli a sopravvivere alle pressioni degli europei americani. Ad esempio, sostenne l’istituzione della riserva indiana di Rocky Boy nel 1916 nel Montana per i senza terra Ojibwe (Chippewa) e Cree , e continuò come avvocato per i nativi americani fino alla sua morte.
Argomenti: Biografie, Indiani d'America, Storia, Storia dei Popoli,