Una Filosofia per l’Uomo
Le vie del realismo critico
Autore/i: Mariani Eliodoro
Editore: La Scuola Editrice
prefazione dell’autore.
pp. 352, Brescia
La scelta del titolo di questo lavoro, «Una filosofia per l’uomo» vuol significare la «humanitas» del domandare e riflettere filosofico, al riparo da quelle ambizioni con le quali si è talora preteso di coprire gli immensi problemi del destino umano, e insieme al riparo da quei cominciamenti radicali ed assoluti ai quali si è spesso ricorsi – da Cartesio, a Kant, a Husserl – per garantirsi un procedimento rigoroso.
Il metodo d’un realismo critico, graduale e convergente, affida invece al pensiero il compito di chiarire, con la riflessione, le motivazioni delle proprie verità e certezze, intese nel loro aspetto teoretico-gnoseologico e come processo storico-pratico del pensiero umano. L’utilizzazione delle varie «fonti di conoscenza», e il discorso «critico» che viene ripetuto su di esse, anche col sussidio della fenomenologia, si accompagna al tentativo di collegare una verità gnoseologico-teoretica a una «veritas sapientialis»: la prima fondata sul significato della quaestio disputata de veritate di San Tommaso; la seconda sulle esigenze agostiniano-bonaventuariane di una filosofia sapienziale.
Su questa base l’Autore, che è francescano, fonda la sua problematica personalistica: con un’ampia analisi dell’esistenzialismo, da Jaspers ad Heidegger in particolare e poi a G. Marcel, egli si dispone al confronto sui temi dell’uomo, quali la morte, la speranza, il concetto di persona intesa come realtà spirituale, dinamica, aperta, dialogica, in comunione con le cose e con Dio. A tale scopo egli ha attinto spunti e ragioni del suo immaginismo francescano al pensiero bonaventuriano e scotista, che consentono di andar oltre, se possibile, alla pura e semplice relazione di «analogia» dell’uomo col mistero dell’Essere Infinito.
A questa tematica si riporta indirettamente anche il saggio posto in appendice sul problema religioso in Hegel e sulla relazione Diomondo, immanenza-trascendenza, che ne è il tema centrale, attraverso un confronto tra Hegel e Romano Guardini.
L’insieme dei motivi personalistici e immaginistici che occupano la parte più notevole del volume indica un itinerario di ricerca che è, in realtà, presente in ogni sua parte, anche se non sempre evidente: la filosofia non basta a tutto, neppure a soddisfare le sue ambizioni; ma la sua fatica è giustificata dal fatto che, ad ogni tappa, ad ogni riflessione attenta sui vari modi dell’essere, le è dato di scoprire dei «sentieri», di annotare delle «convergenze», di svelare vestigia ed immagini che rimandano, a dispetto della sua stessa insufficienza, a un mistero che la circonda e la sovrasta. in questo sta i’umanità del pensiero filosofico.
Eliodoro Mariani nato a Carema (Torino) è frate minore della Provincia Veneta di S. Antonio. Si è laureato in Filosofia all’Università di Padova con Luigi Stefanini discutendo la tesi, poi pubblicata, su Esperienza e intuizione religiosa. Saggio sul pensiero di Piero Martinetti.
Ha insegnato Filosofia e Letteratura nei Seminari della sua Provincia Minoritica e nell’Istituto Magistrale Seghetti di Verona succedendo a Mons. Zamboni. Ordinario e Decano della Facoltà di Filosofia nel Pontificio Ateneo «Antonianum» di Roma, con particolare interesse a problemi di Filosofia della conoscenza, di Etica fenomenologica e di Analitica del linguaggio religioso. Si è interessato pure, con lavori di mediazione culturale, a temi di spiritualità e storia francescana in qualità di Direttore-di Riviste qualificate e Direttore delle Cattedre Francescane di Verona, Padova, Roma. È membro della «Società Scotistica Internazionale» e del «Centro di Studi Bonaventuriani» di Bagnoregio (Viterbo). Collabora ai servizi culturali dell’Osservatore Romano.
Argomenti: Esistenzialismo, Fenomenologia, Filosofia,