Una Famiglia
«Solo l’immaginazione può farci sentire il dolore di un altro» (Rousseau)
Autore/i: Ōe Kenzaburō
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
traduzione di Elena Dal Prà.
pp. 182, Milano
Pubblicato per la prima volta a puntate sulla rivista scientifica «Sawarabi», Una famiglia ripercorre tappa dopo tappa la drammatica vicenda di Hikari, il figlio di Kenzaburō Ōe, nato con una grave malformazione al cervello. Oggi Hikari ha trentaquattro anni e, anche se autistico e soggetto a crisi epilettiche, è un affermato compositore di musica classica. Le riflessioni di Kenzaburō sugli episodi e le figure emblematiche che hanno avuto un ruolo decisivo nel “recupero” di suo figlio si susseguono in uno stile rapido e incisivo e non mancano di sollevare temi di scottante attualità: dai diritti degli emarginati alla necessità dell’assistenza ai disabili, dall’accettazione dell’handicap come problema di tutta la società alla tragedia delle vittime di Hiroshima.
Kenzaburō Ōe è nato nel 1935 in un villaggio dello Shikoku (Giappone). Ha studiato letteratura francese all’università di Tokyo e ha vinto il suo primo premio letterario con il romanzo La cattura. La sua prima opera tradotta in inglese fu Un’esperienza personale (1968), ispirata alla sua vicenda di giovane padre di un figlio cerebroleso. Strenuo fautore del pacifismo postbellico, profondamente toccato dalla tragedia di Hiroshima – argomento trattato nel saggio Note su Hiroshima (1981) -, nel 1994 ha vinto il premio Nobel per la Letteratura.
Oggi vive nella periferia di Tokyo. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Il grido silenzioso (1987), Insegnaci a superare la nostra pazzia (1992), Ieri, 50 anni fa, con Günter Grass (1995), Un’esperienza personale (1996) e Gli anni della nostalgia (1997).
Argomenti: Giappone, Letteratura Giapponese, Musica, Storie di Vita,