Una Birra al Caffè Vigàta
Con un racconto inedito di Andrea Camilleri
Autore/i: Camilleri Andrea; Rosso Lorenzo
Editore: Imprimatur Editore
prefazione di Lorenzo Rosso, postfazione di Bruno Gambarotta, le foto in b/n sono tratte dall’archivio del quotidiano «La Sicilia» di Catania.
pp. 144, fotografie in b/n, Reggio Emilia
…È successo un miracolo fra me e i miei lettori: io ho cercato di farmi capire e loro mi hanno capito…
Non è vero che la realtà e letteratura sono separate. La letteratura crea mondi che a volte hanno il privilegio di diventare concreti e conquistare respiro, vita, mare, odori, facce, luoghi. La Vigàta di Camilleri esiste forse solo sui libri, ma diventa reale nel momento in cui turisti da ogni parte del mondo inseriscono nelle loro rotte Porto Empedocle, o i luoghi dove è stata girata la fiction del commissario Montalbano; nel momento in cui il Caffè del paese, quello dove Camilleri ha allestito il suo “ufficio” e passa ore a firmare copie e ricevere ospiti, dai grandi editori ai giornalisti, cambia nome, e diventa Caffè Vigàta.
È un libro di metaletteratura, questo di Lorenzo Rosso, ma è anche e soprattutto il prendere contatto con uno dei più celebri scrittori a cavallo tra i due secoli, con un uomo che dice poco di sè e che tutti conosciamo per la sua voce: profonda, catarrosa, impastata da anni di sigarette.
Si torna dentro la Vigàta, adesso si, quella vera, la Porto Empedocle che non esiste più, se non nei racconti di qualche “sopravvissuto”, “dove arriva forte l’odore del mare” e le navi entrano ed escono dal porto a ritmi vertiginosi. Si torna agli anni della guerra e dei bombardamenti, quando al liceo ci si andava in littorina. Si torna alle prime pulsioni, maturate davanti alle persiane verdi della casa che poi diventò la Pensione Eva. Si torna con la memoria alla partenza, quella cui ogni siciliano non si sottrae, per riscattare le proprie sorti. Per fare poi, immancabilmente, ritorno, “per lavare i panni in Arno”, ma anche perchè senza l’odore del porto e il rumore del mare la vita è un’altra cosa.
I rapporti con Leonardo Sciascia all’ombra di Verga e Pirandello, il racconto di un successo che ha tardato a venire e di tutte le cose che sono accadute nel frattempo, la passione per i romanzi storici e una quantità indicibile di libri letti e immaginati, la ricerca linguistica per preservare un patrimonio che va perdendosi, i bilanci e il futuro.
Il racconto lungo una vita dello scrittore più amato dagli italiani.
Lorenzo Rosso, giornalista torinese, da oltre vent’anni ha l’onore di vivere “ospite, in terra di Sicilia”. Perchè siciliani si nasce e non lo si diventa. Essere ospiti in Sicilia, dove l’ospitalità è sacra, è la condizione migliore per godere di un privilegio riservato a pochi.
Prefazione
- Una birra al Caffè Vigàta
- Il figlio disobbediente
- Specialità da leccarsi i baffi
- Vigàta, il paese dell’anima
Postfazione
Biografia
Ringraziamenti
Argomenti: Letteratura, Letteratura Italiana, Racconti,