Ulbricht – I Segreti della Politica e della Vita Privata dell’Ultimo tra i “Grandi” Comunisti, Sopravvissuto a Stalin e a Togliatti
Titolo originale: Ulbricht – Eine polistische Biographie
Autore/i: Stern Carola
Editore: Longanesi & C.
traduzione dal tedesco di Lapo Berti.
pp. 384, 31 illustrazioni in b/n f.t., Milano
Ulbricht è senza dubbio l’ultimo “grande” del comunismo dopo la morte di Stalin e di Togliatti; eppure, mentre di tali personaggi, ed altri, sono apparse parecchie biografie (ricordiamo l’essenziale Stalin di Isaac Deutscher pubblicato dalla Longanesi & C.), di questo personaggio cosi importante si sapeva ben poco fino alla comparsa del documentatissimo volume di Carola Stern, Con la pazienza di un ricercatore di laboratorio, l’autrice ha rintracciato tutti i passi compiuti da Ulbricht nella sua carriera, da falegname a capo di Stato. I primi capitoli, infatti, ci descrivono l’infanzia e la giovinezza a Lipsia, l’ascesa nella gerarchia KPW durante la repubblica di Weimar, i suoi anni d’esilio a Parigi e a Mosca, la parte piuttosto vistosa avuta nelle grandi epurazioni, i suoi continui rapporti con il Cremlino, la sua attività come capo della SED e i vari atteggiamenti presi nelle situazioni politiche di questi ultimi anni. L’autrice, tuttavia, non si è preoccupata soltanto di chiarire con materiale finora sconosciuto le varie fasi della carriera politica di Ulbricht, ma ha cercato con successo di penetrare nella sua vita privata, rimasta finora inviolabile nonostante i tentativi dei migliori giornalisti e Saggisti. Così, non risponde soltanto alle domande più impellenti: in che cosa crede veramente Ulbricht?, come riuscì a seguire la politica di Chrusscev senza allontanarsi da quella di Stalin?, si sente cittadino tedesco o sovietico?, ma anche ad altre rimaste finora senza risposta, cioè che tipo di persona è intimamente quest’uomo, forse il più odiato della storia tedesca. Carola Stern, che fino al 1951 è stata insegnante all’università del Partito SED, dopo la sua fuga dall’Istituto di Sociologia e Scienze politiche ha studiato alla libera università di Berlino. È ora assistente all’Istituto di Scienze politiche del Fu, consulente di casa editrice dal 1960, collaboratrice della radio della Germania Federale. Ha pubblicato numerosi saggi sui problemi del comunismo e ha curato recentemente un reportage su Ulbricht per la televisione tedesca.
L’Autobiografia di Bertrand Russell 1872 – 1967
«Un documento vhe si può soltanto paragonarealle classiche confessioni di Rousseau.» (sir Stanley Allen)
«Autobiografia eccezionale, che dovrebbe essere letta da tutte le persone intressate al pensiero del diciannovesimo secolo.»
(sir Julian Huxley)
«Una delle testimonianze più sorprendenti e completamente soddisfacenti che abbia mai letto.» (sir Denis Borgan)
«Nella prima parte delleue memorie Russell racconta le ribellioni al severo conformismo familiare e le prime lotte contro le contraddizioni e le ingiustizie della società vittoriana. Il tutto condito con la feroce ironia che è la caratteristica di questo scrittore.» (Corriere della Sera)