Trattato di Astrologia Magica
Autore/i: Crowley Aleister
Editore: Manilo Basaia Editore
introduzione di Giuseppe Jerace, premessa di John Symonds e Kenneth Grant, traduzione di Delia Sacco.
pp. 248, Roma
Crowley iniziò gli studi di astrologia all’età di ventitrè anni, i suoi interessi verso questa disciplina erano fondamentalmente magici, poichè egli non era completamente un astrologo, bensì un mago che usava l’astrologia come tecnica, per questo non era interessato tanto alla sua valenza divinatoria ma la vedeva come uno strumento della magia interpretativa. Questo «Trattato di astrologia magica» fu chiamato da Crowley «Liber 536» equivalente numerico nella Cabala dello Zodiaco, ed analizza con particolare rilievo gli aspetti magico erotici dell’oroscopo permettendo quindi al lettore che abbia già una conoscenza sia pur minima dell’astrologia di affrontare tale disciplina da un punto di vista che non mancherà, in un periodo come il nostro caratterizzato da un vivace dibattito sull’argomento, di fornire spunti e argomenti estremamente interessanti.
Aleister Crowley (1875 – 1947) è una delle figure più discusse tra i «maghi» del nostro secolo. Dotato di una vitalità straordinaria, nemico dichiarato del cristianesimo, appassionato alpinista, dopo aver vagabondato per diversi anni alla ricerca della «verità» tornò in Inghilterra, sua terra d’origine, dove entrò a far parte della Golden Dawn. Cominciò anche a fare uso massiccio di droghe, abitudine che lo accompagnerà per tutta la sua vita. Staccatosi dall’Alba d’oro fondò prima L’Astrum Argentinum poi L’Ordo Templi Orientis dando vita a comunità esoteriche che crearono notevole scandalo tanto da costringerlo a cambiare continuamente la sede dell’Ordine.
Argomenti: Astrologia, Magia, Trattati,