Trattato delle Lacrime
Fragilità di Dio, fragilità dell’anima
Autore/i: Chalier Catherine
Editore: Editrice Queriniana
introduzione dell’autrice, traduzione dal francese di Fausto Savoldi.
pp. 216, Brescia
Filosofa attenta alle radici ebraiche della nostra cultura, Catherine Chalier affronta qui un tema spesso trascurato in filosofia per la sua dimensione emozionale: le lacrime. Le lacrime di Giacobbe, di Esaù o di Giuseppe, quelle dei profeti o del salmista stimolano a riflettere sulla ricca gamma di emozioni che esse significano, dalla disperazione alla gioia, dalla rivolta alla compassione. Ma la questione fondamentale che esse sollevano è quella della natura dell’uomo, questo essere che dovrebbe portare in sé l’immagine di Dio, e che pure è capace di lacrime, sollevando in tal modo interrogativi sulla sua fragilità costitutiva.
Ancor più profondamente, e in modo più sorprendente, la tradizione orale dell’ebraismo (Talmud e Midrash) non esita a contravvenire all’interdetto della rappresentazione di Dio evocando le sue lacrime. Su chi e su che cosa piange l’Eterno? Che ci dicono le sue lacrime rispetto alla sua relazione con gli uomini? Analizzando le molteplici risposte della tradizione ebraica, Catherine Chalier mostra come esse si colleghino con un pensiero incessantemente orientato verso la vita condivisa.
Catherine Chalier è docente di filosofia all’università di Paris X – Nanterre, e ha pubblicato molte opere che esplorano il legame tra la filosofia e la fonte ebraica del pensiero. Tra le sue pubblicazioni: Lévinas, l’utopie de l’humain; – L’inspiration du philosophe; – Sagesse des sens; – Pour une morale au-delà du savoir. Kant et Lévinas; – La trace de l’infini. Emmanuel Lévinas et la source hébraïque. In traduzione italiana: Le matriarche. Sara, Rebecca, Rachele e Lea (2002); – Trattato delle lacrime. Fragilità di Dio, fragilità dell’anima (2004).
Argomenti: Cultura, Ebraismo, Tradizioni,