Tolstoj
Autore/i: Bachtin Michail
Editore: Società Editrice Il Mulino
introduzione e cura di Vittorio Strada, nota editoriale, traduzione di Nicoletta Marcialis e Olga Strada, in copertina: Ivan N. Kramskoi, ritratto di Leone Tolstoj.
pp. 148, Bologna
Il nome di Michail Bachtin è legato, in primo luogo, a quello di Fëdor Dostoevskij, sul quale nel 1929 egli scrisse una ormai celebre monografia che, riedita in una nuova versione nel 1963, segno il rientro di questo grande studioso nella vita intellettuale del suo Paese, dove per più di trent’anni era stato costretto al silenzio, e l’inizio della sua fama nel mondo. In questi ultimi anni si è scoperto che Bachtin, oltre al suo memorabile libro su Dostoevskij, aveva scritto anche un fondamentale lavoro su Rabelais e una serie di opere che, pubblicate per lo più postume, gli hanno garantito uno dei primi posti nel panorama teorico-letterario del nostro secolo, rivelando un’originalissima figura di pensatore. Mentre in vari Paesi, dalla Francia agli Stati Uniti d’America, fervono interessi e ricerche sull’opera bachtiniana, al «corpus» di opere già note si aggiunge ora questo «Tolstoj». Non si tratta di una monografia, ma di una raccolta di tre saggi giovanili sull’autore di «Guerra e pace» che, qui riuniti per la prima volta, costituiscono una sorpresa, permettendo di vedere anche i suoi scritti su Dostoevskij e sul romanzo in una più ampia prospettiva. In appendice al volume, l’unica intervista concessa da Bachtin, (poco prima della sua morte) sul «romanzo polifonico» di Dostoevskij invita a leggere questo inatteso libro anche nella scia del tradizionale confronto tra opera dei due massimi romanzieri russi, Tolstoj e Dostoevskij appunto. In questa visuale, in un ampio saggio dal titolo «Tra romanzo e realtà: storia di una riflessione critica», che fa da prefazione al volume, Vittorio Strada, che ha curato la presente edizione, illumina i problemi centrali del pensiero bachtiniano e della sua epoca cosi drammaticamente intensa.
Michail M. Bachtin (1895-1975) nel 1918 compì gli studi filologici all’Università di Pietrogrado. Dopo alcuni anni trascorsi a Nevel e a Vitebsk, dove animò l’ambiente culturale e svolse attività d’insegnamento, nel 1924 fece ritorno a Leningrado, costituendo uno dei centri dell’allora intensa vita intellettuale di quella città, finché nel 1929 fu arrestato per la partecipazione al circolo filosofico-religioso «Voskresenie» (Resurrezione). Condannato a una lunga detenzione nel Lager delle Isole Solovki, a causa dell’osteomielite di cui soffriva ebbe commutata la pena nel confino a Kustanaj, ne! Kazachstan. Nel 1936 insegna letteratura russa nell’Istituto pedagogico di Saransk, in Mordovia, dove si trasferisce stabilmente nel 1945, dopo un periodo trascorso a Savel’evo, un villaggio sul Volga. Nel 1972 gli fu permesso di stabilirsi a Mosca. L’opera di Bachtin, a lungo inedita (tranne il suo libro su Dostoevskij, che apparve nel 1929), è uscita gradatamente alla luce negli ultimi due decenni. In Italia è edita da Einaudi.
Introduzione all’edizione italiana, di Vittorio Strada
- Lezioni su Tolstoj
- La drammaturgia di Tolstoj
- Resurrezione
Appendice: Sulla polifonicità dei romanzi di Dostoevskij
Argomenti: Biografie, Letteratura, Pensiero, Storiografia,