Terrore Infinito – La Questione Palestinese dalla Guerra del Golfo all’Intifada
Autore/i: Chomsky Noam
Editore: Edizioni Dedalo
introduzione di Serena Marcenò e Salvo Vaccaro, trduzione di Serena Marcenò, capitolo VII tradotto da Salvo Vaccaro.
pp. 432, Bari
Questa raccolta di testi di Noam Chomsky, inediti in Italia, ripercorre un decennio di attenzione continua del politologo e linguista americano sui problemi mediorientali. Articoli, saggi e conferenze testimoniano non soltanto una continuità d’analisi, scevra dalle suggestioni propagandistiche e dai facili entusiasmi, ma anche una specifica lucidità di comprensione della complessità degli eventi il cui intrico rappresenta una sfida per l’ordine e la sicurezza dell’intero bacino mediterraneo. Muovendo dall’instaurazione del Nuovo ordine mondiale all’indomani della guerra del Golfo (1991), e transitando attraverso l’esame degli accordi di Oslo I e II (1993-95), Chomsky prende in considerazione le fondatezze delle speranze di pace affidate a politiche confliggenti con quella tensione diffusa sia nel mondo arabo che in quello israeliano, e occidentale più in generale. In tal senso denuncia il ruolo per niente mediatore degli Usa, la cui politica integra la questione palestinese in una più raffinata strategia di dominio globale che vede nei governi israeliani, con lievi sfumature secondo il colore politico, il «gendarme periferico», fedele alla stessa superpotenza. L’Intifada scoppiata nel 2000 e la recente escalation tesa allo sterminio «sempiterno» del problema palestinese viene colta in tutta la sua drammaticità, spiegando come la fragilità intrinseca degli accordi di pace abbia dilazionato nel tempo un conflitto inserito a tutto tondo e non casualmente nella nuova èra aperta dopo l’11 settembre con la campagna di terrorismo statuale contro le formazioni terroristiche e gli «stati fuorilegge».
Noam Chomsky (1928) è il più noto linguista vivente. Lavora presso il Department of Philosophy & Linguistics del MIT. Sin dagli anni Sessanta si è accreditato come tra gli analisti più lucidi e radicali della politica mondiale e delle sue ingiustizie. Tra i suoi ultimi lavori, Il nuovo militarismo umanitario (Trieste 2000), Egemonia americana e «stati fuorilegge» (Bari 2001), 11 settembre. Le ragioni di chi? (Milano 2001).
L’89 e certamente uno spartiacque epocale. All’euforia di una unificazione planetaria della Storia umana è, tuttavia, lentamente subentrata una sensazione di impotenza e di ansia. Ogni voce dissonante sembra sommersa da un rumore di fondo pervasivo e insistente, che impedisce di distinguere. Anche la produzione di libri si inserisce in questa atmosfera irreale. Il mondo sembra omologarsi ad un’immensa borsa finanziaria, concentrata su tabelle che segnalano quotazioni, sigle, cifre.
L’epilogo della pretesa “moderna” di controllare l’esperienza, la vita e la natura e la trasformazione dell’accadere quotidiano in una specie di allucinazione dove si e perso il senso del limite e il confine fra immaginario e reale. Bisogna allora guardare se ci sono crepe, lacerazioni che lasciano intravedere un ulteriore spazio mentale. E necessario sostenere la ricerca di nuovi percorsi, e l’ambizione a pensare il futuro.
La collana si propone di promuovere diverse “letture critiche” del mondo contemporaneo per tentare di decifrare la trama dei processi in atto e fornire stimoli a chi si interroga sul senso del nostro presente. Il carattere “globale” delle trasformazioni impone una visione ampia dall’analisi, che non si limiti ai saperi specialistici e che, a partire dalle specialità locali, faccia emergere tutto ciò che resiste all’omologazione universale. Per questa ragione, sebbene si rivolga ad un pubblico essenzialmente italiano, la collana intende avere una dimensione internazionale, essenzialmente europea, ma con un’attenzione anche alla società statunitense, le cui trasformazioni anticipano sempre più quelle del Vecchio Continente.
Argomenti: Complotti e Cospirazioni, Corruzione, Medio Oriente, Rivoluzioni Rivolte e Guerre Civili, Storia Moderna e Contemporanea,