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Teorie delle Comunicazioni di Massa

Teorie delle Comunicazioni di Massa

Autore/i: Wolf Mauro

Editore: Bompiani

introduzione dell’autore.

pp. 288, Milano

Il libro presenta un’analisi critica delle principali teorie e dei più importanti modelli elaborati nella ricerca sulle comunicazioni di massa. L’evoluzione degli studi in questo settore è stata legata sempre a fattori quali le esigenze pratiche poste dagli apparati di comunicazione rispetto ai loro bisogni di conoscenza, le teorie sociologiche prevalenti nei vari periodi, i modelli analitici del processo comunicativo che si sono andati via via affermando.
Il libro presenta un’analisi approfondita di due tendenze significative: il tema degli effetti di lungo termine generati dai media e il tema del rapporto tra il funzionamento degli apparati di comunicazione e la qualità dell’informazione di massa. Infine, viene analizzata una serie di questioni e di problemi interni ai due ambiti di studio citati, illustrando possibili convergenze con discipline che si occupano di problemi comunicativi considerati da altre prospettive.

Mauro Wolf è stato professore associato di Tecnica del linguaggio radiotelevisivo presso il DAMS di Bologna. Si è occupato di comunicazioni di massa e di sociologia con libri e saggi, tra cui Gli apparati delle comunicazioni di massa (1977), Sociologia della vita quotidiana (1979), Tra informazione ed evasioni: i programmi televisivi di intrattenimento (1981), La ripresa diretta. Spettatori e testi della contemporaneità televisiva (1984), Teorie delle comunicazioni di massa (Bompiani, 1985), Gli effetti sociali dei media (Bompiani, 1992).

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INTRODUZIONE

PARTE PRIMA. L’EVOLUZIONE DELLA RICERCA SULLE COMUNICAZIONI DI MASSA

1. – CONTESTI E PARADIGMI NELLA RICERCA SUI MEDIA

  • 1.1 – Premessa
  • 1.2 – La teoria ipodermica
  • 1.2.1 – La società di massa
  • 1.2.2 – Il modello “comunicativo” della teoria ipodermica
  • 1.2.3 – Il modello di Lasswell e il superamento della teoria ipodermica
  • 1.3 – L’approccio empirico-sperimentale o “della persuasione”
  • 1.3.1  – I fattori relativi all’audience
  • 1.3.2 – I fattori legati al messaggio
  • 1.4 – L’approccio empirico sul campo o “degli effetti limitati”
  • 1.4.1 – Le ricerche sul consumo dei media
  • 1.4.2 – Il contesto sociale e gli effetti dei media
  • 1.4.3 – Retorica della persuasione o effetti limitati?
  • 1.5 – La teoria funzionalista delle comunicazioni di massa
  • 1.5.1 – L’impostazione struttural-funzionalista
  • 1.5.2 – Le funzioni delle comunicazioni di massa
  • 1.5.3 – Dagli usi come funzioni alle funzioni degli usi: l’ipotesi degli “uses and gratifications”
  • 1.6 – La teoria critica
  • 1.6.1 – Lineamenti generali della teoria critica
  • 1.6.2 – L’industria culturale come sistema
  • 1.6.3 – L’individuo nell’epoca dell’industria culturale
  • 1.6.4 – La qualità della fruizione dei prodotti culturali
  • 1.6.5 – Gli «effetti» dei media
  • 1.6.6 – I generi
  • 1.6.7 – Teoria critica vs. ricerca amministrativa
  • 1.7 – La teoria culturologica
  • 1.8 – La prospettiva dei “cultural studies”
  • 1.9 – Le teorie comunicative
  • 1.9.1 – Il modello comunicativo della teoria dell’informazione
  • 1.9.2 – Il modello comunicativo semiotico-informazionale
  • 1.9.3 – Il modello semiotico-testuale
  • 1.10 – Conclusioni

PARTE SECONDA. NUOVE TENDENZE DELLA RICERCA: MEDIA E COSTRUZIONE DELLA REALTÀ

2. – LO STUDIO DEGLI EFFETTI A LUNGO TERMINE

  • 2.1 – Premessa
  • 2.2 – L’ipotesi dell’agenda-setting
  • 2.3 – Alcuni dati sull’effetto di agenda-setting
  • 2.3.1 – Il differente potere di agenda dei diversi media
  • 2.3.1 – Effetti cognitivi vs. predisposizioni?
  • 2.3.3 – Quali conoscenze e quali pubblici per l’effetto di agenda-setting?
  • 2.4 – Limiti, problemi e aspetti metodologici nell’ipotesi dell’agenda-setting
  • 2.4.1 – Le agende dei diversi media
  • 2.4.2 – La natura e i processi dell’agenda-setting
  • 2.4.3 – Il parametro temporale nell’ipotesi dell’agenda-setting
  • 2.4.4 – Altre questioni in agenda

3. – DALLA SOCIOLOGIA DEGLI EMITTENTI AL “NEWSMAKING”

  • 3.1 – Premessa
  • 3.2 – Gli studi sugli emittenti: dal “gatekeeper” al “newsmaking”
  • 3.2.1 – La ricerca sui gatekeepers
  • 3.2.2 – Gli studi sulla “distorsione involontaria”
  • 3.2.3 – Aspetti metodologici della ricerca sul newsmaking
  • 3.3 – Il newsmaking: criteri di rilevanza e “notiziabilità”
  • 3.3.1 – Frammentazione dell’informazione e notiziabilità
  • 3.4 – Il newsmaking: i valori/notizia
  • 3.4.1 – Criteri sostantivi
  • 3.4.2 – Criteri relativi al prodotto
  • 3.4.3 – Criteri relativi al mezzo
  • 3.4.4 – Criteri relativi al pubblico
  • 3.4.5 – Criteri relativi alla concorrenza
  • 3.5 – Le routines produttive
  • 3.5.1 – La raccolta dei materiali informativi
  • 3.5.2 – Le fonti
  • 3.5.3 – Le agenzie
  • 3.5.4 – Lo scadenzario
  • 3.6 – La selezione delle notizie
  • 3.7 – L’editing e la presentazione delle notizie
  • 3.8 – Alcune osservazioni finali

CONCLUSIONI
NOTE
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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