Teatro da Camera
Anche la comparsa di una rondine va segnalata, tanto più se ha l’aspetto gaio, sorridente, fantasioso e incantato degli sketch teatralissimi di Giordano Falzoni, pittore surrealista ed ora…
Autore/i: Falzoni Giordano
Editore: Rizzoli
pp. 176, Milano
Giordano Falzoni è nato a Zagabria nel 1925, mentre i genitori entrambi violinisti erano in tournée.
Dopo aver studiato a Firenze e a Parigi, si è trasferito a Roma dove attualmente vive. Nel 1947 cominciò a collaborare con l’esposizione di alcune sue minuscole pitture all’attività della Compagnie de l’Art Brut. Nel 1948 esce sulla rivista parigina “Les Cahiers de la Pleiade” il suo saggio La vie comme aventure. Nell’anno successivo, sulla rivista surrealista “Neon” esce il suo Manifeste de la gaie Typographie. La sua prima personale di pittura, alla Galleria dell’Obelisco di Roma, nel 1951, è presentata da Andrè Breton. Ed è il gruppo surrealista di Breton ad organizzare la sua prima personale a Parigi, nel 1954. Nella primavera del 1963, dal suo incontro con il regista americano Ken Dewey e con un gruppo d’attori tra cui Carmen Scarpitta e John Coe, nasceva il Gruppo ACT di Roma: una piccola compagnia sperimentale che dava spettacoli semiclandestini nel teatrino del Maestro Nascimbene, subito salutata da un articolo di Vito Pandolfi (Nasce l’avanguardia a Roma, “Il Punto”, giugno ’63) come l’indizio che una nuova ondata innovatrice stava avvicinandosi per il teatro a Roma. La profezia fu confermata dai fatti. L’appello lanciato dal Gruppo ACT ai Novissimi di Roma, perchè collaborassero con testi anche non nati per il teatro alla attività sperimentale della nuova compagnia, fu subito raccolto da Alfredo Giuliani ed Elio Pagliarani. A Palermo, nell’autunno successivo, il Gruppo ACT era una delle due compagnie che con i loro spettacoli affiancavano i lavori del Gruppo ’63: con testi di Falzoni, Pagliarani e Giuliani.
Al ritorno da Palermo, il Gruppo ACT di Roma dava, all’aperto, nei pressi di Porta Rossa, Gli alberi delle nostre navi: un lavoro scritto da Falzoni appositamente per essere distrutto e più tardi ribattezzato Archeologia per l’effetto di reperti che ne derivò. Ha scritto dietro commissione del Group Once di Ann Arbor un breve lavoro – snowplay – le cui battute “vanno usate come la neve quando si gioca a palle di neve”.
Nel giugno del 1965 il Teatro dei Novissimi ha dato a Roma, con la regia creativa di Toti Scialoja e Piero Panza, L’occhio, compreso nel presente volume. Suoi copioni sono stati pubblicati: nell’Antologia del Gruppo ’63 e sulle riviste: “Il Caffè”, “Marcatré” e “Grammatica”.
Questo libro raccoglie una scelta della vasta produzione di atti unici che Giordano Falzoni, scrittore a volta a volta visionario, sibillino e demistificatorio, ha composto negli ultimi tre o quattro anni. Si tratta di una produzione ancora quasi interamente inedita che segue vari filoni di ricerca e si offre alle più diverse esperienze di allestimento e di interpretazione. I copioni qui raccolti sono tutti adatti anche alla semplice lettura. Taluni invitano il lettore a scegliere tra varie azioni teatrali prospettate come contrappunto del dialogo, o addirittura ad inventare completamente l’azione stessa. Altri ricostruiscono in una dimensione immaginaria il ciclo integrale del teatro: dall’argomento, al dialogo, all’azione scenica, alla scenografia, alla antologia della critica in un ipotetico programma di sala. Una sezione a parte è dedicata ai bambini: quattro copioni per pubblico e attori d’età compresa tra l’infanzia e l’adolescenza.
La teatralità di Falzoni
Intervista
SI SOGNA QUEL CHE SI È
- Il ritorno di Ulisse ovvero L’amore per il disordine
- L’acqua nel pozzo
- Si sogna quel che si è
L’OCCHIO
- L’occhio
- Serata in famiglia
- La casa sulla spiaggia
IL GRANDE FREDDO
- Il grande freddo ovvero Quando si cresce in famiglia
- Fiabe di primavera
- Passeranno anche queste orribili notti
LA GRANDE MISSIONE
- Le formiche
- La grande missione
- La terra promessa
PER BAMBINI
- La cicala e la formica
- La bella pianta verde
- La fontanella di Pipolo e Popilo
- Sotto l’albero
Argomenti: Biografie, Cultura, Storia, Teatro e Spettacolo,