Storia e Visioni di Sant’Ildegarda
L’enigmatica vita di un’umile monaca del Medioevo che divenne confidente di papi e imperatori
Autore/i: Pernoud Régine
Editore: Edizioni Piemme
introduzione dell’autrice, traduzione dal francese a cura di Attilio Marasco.
pp. 190, nn. tavv. a colori f.t., Casale Monferrato (AL)
Erbe, piante e alberi apparvero; anche il sole, la luna e le stelle avanzarono secondo il loro ordine e i pesci nell’acqua e apparvero volatili…
Al centro del mondo l’uomo riceve i venti che muovono con il soffio della loro energia l’intero firmamento e l’animano con movimento circolare. Nella forma dell’uomo è la totalità della sua opera che Dio ha consegnato.
Nata nel 1098 in Germania Ildegarda di Bingen visse come umile monaca di un oscuro monastero sulle rive del Reno fino all’età di quarant’anni, quando per ordine del padre spirituale trascrisse le mirabili visioni mistiche che avevano occupato la sua mente fin dalla prima infanzia. Immediatamente il libro divenne oggetto di dispute e controversie in tutta l’Europa finché il papa, i vescovi e san Bernardo di Clairvaux non ebbero dato la loro approvazione.
Da quel momento, Ildegarda di Bingen manifestò i doni straordinari della sua poliedrica genialità: più di settanta sinfonie da lei composte risuonavano nelle chiese di tutta Europa; le sue predicazioni ispirate da sapienza illuminata vennero ripetute a Treviri, Magonza, Colonia e in molte altre città: semplici contadini e uomini potenti si recavano da lei per trovare una via di saggezza; persino i conti delle Fiandre, l’imperatore Carlomagno e il papa stesso si rivolsero a Ildegarda per un consiglio. Ispirata dalle sue visioni mistiche, Ildegarda continuò a scrivere: nei suoi libri si tratta di un universo infinito in continua espansione; delle relazioni tra l’uomo-microcosmo e la natura-macrocosmo; della malattia come rottura dell’armonia cosmica e della medicina dolce come via naturale per ristabilire la sintonia tra corpo e spirito.
Pochi anni dopo la sua morte Ildegarda venne proclamata santa. Ancor oggi, contro ogni forma di razionalismo e di meccanicismo, Ildegarda di Bingen incarna l’ideale di una sapienza «alternativa», intuitiva, ecologica, visionaria.
Régine Pernoud è riconosciuta come una delle massime studiose del Medioevo a livello mondiale. Direttrice degli Archivi Nazionali Francesi e docente di storia medioevale alla Sorbona di Parigi, è autrice di numerose opere scientifiche e di divulgazione, tradotte in tutte le maggiori lingue.
Argomenti: Biografie Religiose, Storia di Donne, Vita di Santi,