Storia della Magia
Autore/i: Lévi Éliphas
Editore: Orsa Maggiore Editrice
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Maria Dela Fuente.
pp. 416, Vicenza
L’ambizioso obiettivo di Éliphas Lévi è di depurare la magia di tutte le incrostazioni volgari, superstiziose e ciarlatanesche e di elevarla a dignità di scienza: una scienza – o piuttosto un’“Alta Scienza”, come egli la chiama – che è una sintesi della filosofia e della religione e che riconcilia la ragione e la fede. Senonché di questa scienza i moderni hanno “smarrito e quasi perduto la chiave”, che occorre ricercare nella tradizione degli antichi maghi, degli alchimisti e dei cabalisti: nelle massime di Confucio e Zoroastro, negli scritti di Enoch e Trismegisto, nei misteri orfici ed eleusini, e soprattutto nella Cabala ebraica. Con queste intenzioni – che non sono quelle dello storico, evidentemente, ma di chi vuol raccogliere l’eredità degli Iniziati – Lévi esplora la plurimillenaria storia della magia, mescolando disinvoltamente erudizione e fantasia visionaria.
Éliphas Lévi (1810- 1875) (pseudonimo di Alphonse-Louis Constant) Figlio di un ciabattino, compì i suoi studi in seminario, che abbandonò alla vigilia dell’ordinazione a sacerdote. Si interessò di musica, pittura e poesia con mediocri risultati. A Londra, dove si stabilì nel 1854, si affiliò ai Rosacroce e si immerse nello studio e nella pratica delle arti magiche. Tornato a Parigi, assunse il nome di Éliphas Lévi Zamed e fondò la “Revue philosophique et réligeuse”, a cui collaborarono firme illustri come lo storico Michelet e il glottologo Littré, e che fu soppressa nel 1858. Cominciò allora a scrivere il suo ponderoso trattato di Alta Magia, di cui la Storia della magia costituisce la seconda di tre parti. Ebbe numerosi discepoli, perlopiù di elevata condizione.
Argomenti: Magia,