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Storia della Follia nell’Età Classica

Storia della Follia nell’Età Classica

con l’aggiunta di : La follia, l’assenza di opera e Il mio corpo, questo foglio, questo fuoco

Autore/i: Foucault Michel

Editore: Rizzoli

nuova edizione accresciuta, prefazione e appendici tradotte da Emilio Renzi e Vittore Vezzoli, traduzione di Franco Ferrucci.

pp. 680, Milano

Quando, alla fine del XIX secolo Freud operò la sua rivoluzione nella scienza e nella psicologia occidentali decifrando il linguaggio della follia e leggendone le tracce nell’inconscio dei «sani» e dei «saggi la cultura occidentale aveva da secoli rimosso l’esistenza autonoma del pazzo, la sua funzione sociale, la sua capacità di parlare e di comunicare, confinandolo nell’universo concentrazionario del manicomio. Foucault costruisce la fenomenologia storica e strutturale della follia nella fase cruciale di trapasso dal tardo Medioevo ai prodromi della rivoluzione industriale.
Nell’età medievale, infatti, il folle, pur incarnando con la sua patologia devianza e trasgressione, peraltro ferocemente punite, era nondimeno ammesso ai margini della comunità.
Ma al declino del Medioevo (la «nave dei folli» ne è il sintomo) i pazzi cominciano a essere espulsi dalle città e rimossi dalla comunicazione sociale con la comunità dei savi che producono-. obbediscono o comandano. Da questo momento in poi si costituisce la «criminalizzazione» della follia, la sua segregazione e repressione nel manicomio.
Consapevolmente Foucault delinea l’analogia fra la prima istituzione totale, il manicomio appunto, la prigione e le workhouses, le «case di lavoro» dove erano costretti al lavoro coatto i «vagabondi Il pazzo e il criminale vengono costituiti in figure separate perché diventa pericoloso il messaggio di libertà e di insubordinazione delle loro parole «dementi L’intreccio fra manicomio, carcere e workhouse.
la genesi punitiva e segregativa della psichiatria, emergono non solo nelle analisi di Foucault in quest’opera straordinariamente anticipatrice degli sviluppi più avanzati della psicoanalisi e della psichiatria di questi anni, ma nell’interessante appendice di un «anonimo del 1676» sulla Storia dell’ospedale generale.

Michel Foucault (Poitiers 1926) ha pubblicato fra l’altro: «Le parole e le cose» (1967), «Nascita della clinica» (1969), «Surveiller et punir» (1975).

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