Storia della Filosofia Occidentale – 4 Volumi
E dei suoi rapporti con le vicende politiche e sociali dall’antichità ad oggi
Autore/i: Russell Bertrand
Editore: Longanesi & C.
presentazione di Mario Monti, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Luca Pavolini.
vol. 1 pp. XIV-298, vol. 2 pp. 314-633, vol. 3 pp. 648-880, vol. 4 pp. 904-1172, Milano
Volume primo – la filosofia greca
«Vi sono molte storie della filosofia, ma nessuna, che io sappia, ha l’identico scopo che io mi son posto. I filosofi sono insieme effetti e cause: effetti delle loro condizioni sociali e della politica e delle istituzioni del loro tempo; cause (se sono fortunati) delle dottrine che modellano la politica e le istituzioni delle età successive. Nella maggior parte delle storie della filosofia, ciascun filosofo risulta isolato; le sue opinioni sono esposte senza nessun riferimento fuorché, al massimo, alle opinioni di filosofi precedenti. Ho tentato, al contrario, di mostrare ciascun filosofo, fin dove la verità lo consente, come un risultato del suo milieu, un uomo in cui erano cristallizzati e concentrati i pensieri e i sentimenti che in una forma vaga e diffusa erano comuni alla società di cui faceva parte. Ho quindi esposto brevemente quelle parti del cammino fondamentale della storia che, a mio parere, hanno avuto maggiore influenza sul pensiero filosofico, e l’ho fatto più ampiamente nei casi in cui è probabile che la storia sia poco familiare ai lettori. La filosofia, fin dai tempi più antichi, non è stata soltanto un affare di scuola o di discussione tra un pugno di uomini istruiti. Ha fatto parte integrante della vita della comunità, e come tale ho cercato di considerarla. Se vi è qualche merito nel presente volume, deriva da qui.» (Dalla prefazione di B. Russell)
Volume secondo – da Aristotele a san Tommaso
«Nel tentativo di render comprensibili la genesi e il significato della filosofia cattolica, sono stato costretto a dedicare alla storia generale più spazio di quanto non ne sia richiesto dalla filosofia antica o da quella moderna. La filosofia cattolica è essenzialmente la filosofia d’una istituzione, e cioè della Chiesa cattolica; la filosofia moderna, anche quando è lontana dall’ortodossia, è largamente legata a problemi, specie nel campo etico e nella teoria politica, derivati dal punto di vista cristiano sulla legge morale e dalle dottrine cattoliche in merito ai rapporti fra Stato e Chiesa.
Nel paganesimo greco-romano non esisteva la situazione di doppio «lealismo», come quello dovuto, fin dal principio, dal cristiano a Dio e a Cesare o, in termini politici, alla Chiesa e allo Stato. Per queste ragioni il lettore troverà nelle seguenti pagine molta storia ecclesiastica e politica, il cui/rapporto con lo sviluppo del pensiero filosofico può non riuscire a tutta prima evidente.
È tanto più necessario riferire qualcosa della storia di questo periodo, quanto più il periodo stesso è oscuro e tutt’altro che familiare anche archi ha la storia antica e moderna sul palmo della * mano. (Pochi filosofi veri e propri hanno avuto maggior influsso sul pensiero filosofico di quanto ne abbiano avuto Sant’Ambrogio, Carlo Magno e Ildebrando. Riferire ciò che è essenziale intorno a questi uomini e ai loro tempi è quindi indispensabile, se si vuol esporre in maniera adeguata il nostro Soggetto.» (B. Russell)
Volume terzo – dal Rinascimento a Hume
«Il periodo storico comunemente detto «moderno» ha un orientamento intellettuale che differisce per molti versi dal periodo medioevale. Due Sono le differenze fondamentali: la diminuita autorità della Chiesa e l’accresciuta autorità della scienza; Quasi tutto ciò che distingue il_mondo moderno dai secoli precedenti è da attribuirsi alla scienza, che raggiunse i suoi spettacolosi successi nel XVII secolo. Il Rinascimento italiano, per quanto non medioevale, non è moderno; è più vicino alla migliore età della Grecia. Il XVI secolo, con la sua fissazione teologica, è più medioevale del mondo di Machiavelli. Il mondo moderno, per quel che riguarda la forma mentis, comincia nel XVII secolo.
Nessun Italiano del Rinascimento sarebbe stato incomprensibile a Platone o ad Aristotele: Lutero avrebbe atterrito Tommaso d’Aquino, ma questi non avrebbe trovato difficoltà nel capirlo. Il XVII secolo è differente: Platone ed Aristotele, l’Aquinate e Occam avrebbero trovato che Newton non aveva né capo né coda.» (B. Russell)
Volume quarto – da Rousseau a oggi
«La vita intellettuale del XIX secolo fu più complessa di quella d’ogni epoca. Ed eccone le cause. Primo: l’area interessata era più grande di quanto non fosse mai stata prima; l’America e la Russia dettero importanti contributi, e l’Europa acquistò sempre maggior conoscenza delle filosofie indiane, sia antiche che moderne. Secondo: la scienza, che era stata una importante fonte di novità dal XVII secolo, fece nuove conquiste, specialmente in geologia, biologia e Chimica organica. Terzo: la produzione di macchine alterò profondamente la struttura sociale e dette agli uomini un nuovo concetto della loro potenza in rapporto al mondo fisico che li circondava. Quarto: un profondo rivolgimento, sia filosofico che politico, contro i sistemi tradizionali del pensiero, della politica e dell’economia, cominciò a dar luogo ad attacchi contro molte convinzioni ed istituzioni fino allora ritenute inattaccabili. Questo rivolgimento assunse due forme assai differenti, una romantica, l’altra razionalistica (uso questi termini in un senso molto lato). Il rivolgimento romantico passa da Byron, Schopenhauer e Nietzsche a Mussolini ed Hitler; il rivolgimento razionalistico comincia con i filosofi francesi della Rivoluzione, passa, in modo attenuato, ai filosofi radicali in Inghilterra, per poi acquistare una forma più profonda in Marx e affermarsi, infine, nella Russia sovietica.» (B. Russell)
Bertrand Russell nacque in Inghilterra nel 1872 da una famiglia aristocratica. La sua vocazione per la logica e la matematica si affermò negli anni universitari a Cambridge e sfociò nei monumentali Principia Mathematica, frutto della collaborazione con A. N. Whitehead. Parallelamente agli studi matematici Bertrand Russell coltivò il suo interesse per le scienze dell’uomo e la filosofia contribuendovi con una impressionante mole di scritti.
Sempre presente con vivacissimi interventi sui problemi che hanno messo in pericolo la pace del mondo, una delle sue ultime azioni fu quella di dar vita al tribunale che prese il suo nome per giudicare i crimini di guerra nel Vietnam. È morto nel 1970. Le opere di Russell sono pubblicate in Italia dalla Longanesi & C.
Argomenti: Filosofia, Filosofia Occidentale, Storia del Pensiero,