Storia del Mondo Romano – Volume 1
Dalla fondazione di Roma alla distruzione di Cartagine
Autore/i: Scullard Howard H.
Editore: Rizzoli
prima edizione, edizione italiana a cura di Emanuele Narducci, prefazioni, premessa e introduzione dell’autore, traduzione di Rita Lizzi e Massimo Bruno, in sovraccoperta: Enea ferito, affresco da Pompei Napoli, Museo Archeologico Nazionale.
pp. XVIII-524, Milano
In questo primo volume sono esposte le vicende che vanno dalle lontane origini di Roma fino alla caduta di Cartagine, ultimo ostacolo al dominio del Mediterraneo. Sono secoli densi di avvenimenti: Roma si libera dal dominio regale degli Etruschi ed elabora la costituzione repubblicana; le lotte fra patrizi e plebei portano alla formazione di nuove classi dirigenti: dapprima un’aristocrazia di proprietari terrieri che porta avanti l’ampliamento territoriale, poi una classe sensibile al fascino delle ricchezze che affluiscono dai paesi conquistati, e che si rivolge sempre più a una politica di sfruttamento. Di queste vicende H.H. Scullard ricerca anche i riflessi nella cultura e nelle arti: la fioritura delle arti figurative, che attraverso un’originale rielaborazione dei modelli greci traducono spesso in immagini di chiara lettura l’ideologia del ceto dirigente; la creazione della giurisprudenza e la nascita di una grande letteratura nazionale: due fra i maggiori lasciti di Roma alla civiltà occidentale.
La Storia del mondo romano di H.H. Scullard costituisce da molti anni un indispensabile riferimento per quanti si occupano della civiltà del mondo antico, ma non è solo un’opera specialistica: lo stile della narrazione, spesso avvincente, fa sì che l’opera possa colmare le aspettative anche di un pubblico più vasto.
In questo primo volume sono esposte le vicende che vanno dalla preistoria dell’Italia, e dalle origini di Roma, fino alla caduta di Cartagine, l’ultimo ostacolo al completo dominio del Mediterraneo. Sono secoli densi di avvenimenti importantissimi, sul piano sia della politica interna sia della politica estera; Roma si libera dal dominio regale degli Etruschi ed elabora la costituzione repubblicana; le lotte fra patrizi e plebei portano alla fine all’unificazione dei due ordini e alla formazione di una nuova classe dirigente: dapprima un’aristocrazia di medi proprietari terrieri, salda nei suoi principi, che porta avanti con fermezza l’ampliamento dello stato; in seguito una classe di governo sensibile al fascino delle ricchezze che affluiscono dai paesi conquistati, e che si rivolge sempre più a una politica di sfruttamento, anche per garantire sbocchi economici a una popolazione progressivamente impoverita dalle lunghissime guerre.
Si fa allora nodale il problema dell’imperialismo romano, sul quale ancora non è stata detta una parola definitiva: alcuni (Scullard è fra questi) vedono nell’epoca che precede la distruzione di Cartagine soprattutto lo sviluppo di un imperialismo “difensivo”; altri propendono per un suo carattere più francamente aggressivo. L’Opera di Scullard costituisce anche un’introduzione e una guida sicura al complesso dibattito storiografico, nel quale entrano in ballo fattori ed orientamenti che non sono esclusivamente “accademici”.
La seconda parte del volume fornisce un affresco vasto ed esauriente della vita economica, sociale, culturale e religiosa di Roma nel periodo preso in esame: lo sviluppo di un ceto “affaristico” in seguito alla politica di conquiste, l’arricchimento di pochi e l’impoverimento di larghe masse, che talora cercano in culti “entusiastici” provenienti dalle regioni orientali uno sbocco alle proprie insoddisfazioni; la fioritura delle arti figurative, che attraverso un ’originale rielaborazione dei modelli greci traducono spesso in immagini di chiara lettura l’ideologia del ceto dirigente; la creazione della giurisprudenza e la nascita di una grande letteratura nazionale, due fra i maggiori lasciti di Roma alla civiltà occidentale.
Howard H. Scullard (1903-1983), per lunghi anni professore all’Università di Londra, è stato fra i maggiori studiosi di storia romana del nostro secolo.
Fra le sue Opere: Roman Politics 220 – 150 BC (2ᵃ ed. 1973); Scipio Africanus, soldier and politician (1970); Le città etrusche e Roma, trad. it. 1977; The Elephant in the Greek and Roman World (1974). Ha inoltre curato e largamente redatto l’Oxford Classical Dictionary, un indispensabile strumento di lavoro.
In questa Storia del mondo romano lo Scullard ha fuso appositamente per l’edizione italiana due sue opere precedenti: A History of the Roman World. 753 to 146 BC (4a ed. 1980) e From the Gracchi to Nero. A History of Rome 13 BC to AD 68 (5ᵃ ed. 1982).
Argomenti: Antica Roma, Antiche Civiltà, Antichi Costumi, Sistemi di Potere, Storia,