Statuti Generali della Società dei Liberi Muratori del Rito Scozzese Antico ed Accettato
Pubblicati in Napoli nel 1820 (1821)
Autore/i: Autori vari
Editore: Bastogi Editrice Italiana
prefazione di Aldo A. Mola.
pp. 112, Foggia
Il 23 febbraio 1821 lo spergiuro Ferdinando I, re delle Due Sicilie, intimò ai sudditi d’accogliere a braccia aperte l’armata asburgica che il generale Frimont, su mandato del congresso di Lubiana, guidava a reprimere il sistema costituzionale affermatosi in Napoli nel luglio dell’anno precedente. La rivoluzione liberale aveva le ore contate: di li a poco essa fu spenta nelle gole di Antrodoco, tra le brughiere di Novara e nelle carceri del Lombardo-Veneto e degli Stati pontifici. Lo stesso 23 febbraio 1821 Domenico Gigli, Tommaso Mazza e Orazio De Antellis datarono gli Statuti generali della Società dei Liberi Muratori del Rito Scozzese antico ed accettato, che – scrisse Ulisse Bacci un secolo dopo -, “sia pure con molte modificazioni decretate dalle successive Costituenti, sono ancora le basi fondamentali dell’Istituto”…
…Gli Statuti che qui si pubblicano posson dunque esser considerati, a buon diritto, il lascito dei massoni partenopei a quelli italiani delle venture generazioni: i quali perciò sarebbero tornati ripetutamente a ispirarsene per restituire ordine ai loro lavori, dopo decenni di dolenti peregrinazioni, senza bussola e senza mèta, costretti a “inventare” norme nuove per ignoranza delle antiche. (Dalla prefazione di Aldo A. Mola)
Argomenti: Italia, Massoneria, Società Moderna, Storia Moderna e Contemporanea,