Spettri del Tempo di Guerra
Titolo originale: The Demon Lover and Other Stories
Autore/i: Bowen Elizabeth
Editore: Edizioni Theoria
a cura di Ottavio Fatica, collana: Biblioteca di letteratura fantastica 6.
pp. 256, Roma
«Cambiano natura, i fantasmi, di pari passo con i tempi?», si chiede agli inizi degli anni cinquanta Elizabeth Bowen. «…Sembrerebbe che in generale essi sappiano adattarsi bene – e forse meglio di noi – alle condizioni di un mondo che cambia: estendono il loro territorio, spostano un poco la loro presa sui nostri nervi e, se spodestati da una parte, mettono su casa da un’altra. Non solo: la follia universale del secolo offre loro un clima propizio. Prima confinati in vetuste magioni, castelli, camposanti, crocevia, viali di tassi, chiostri, orli di scogliere, brughiere e quartieri cittadini decaduti, ora possono vagare dove vogliono. Si trovano a loro agio in un appartamentino, persino in una villetta. Sanno come far cagliare la luce elettrica, spegnere il riscaldamento, de-condizionare l’aria. Da decenni hanno colonizzato i treni e i transatlantici; ora si esprimono al telefono, in automobile, in aeroplano e attraverso le onde radiofoniche. Pure i progressi della psicologia portano acqua al loro mulino: il complesso di colpa è un loro amico fraterno».
Tesi, questa, che la Bowen aveva già dimostrato brillantemente nelle dodici storie di questa raccolta, che risalgono tutte al periodo 1941-44: «fantasie di resistenza», come le chiama l’autrice, sono ambientate quasi senza eccezioni in una Londra irreale, allucinata, e irta di pericoli non solo fisici, una Terra Desolata nella cui lucida anormalità «il subcosciente sovraccarico di ognuno traboccava e si fondeva» in una sorta di vasta anima collettiva. È su questo sfondo che le donne protagoniste dei racconti affrontano una quinta colonna venuta da lontano ma non di rado orribilmente familiare: qualcosa che con la sua presenza «riempie il vuoto di un Io minacciato e insicuro».
Elizabeth Dorothea Cole Bowen (Dublino, 7 giugno 1899 – Hythe, 22 febbraio 1973) è stata una scrittrice irlandese, di romanzi e racconti.
Prefazione all’edizione americana (Introduzione) di Elizabeth Bowen
- Nella piazza
- Domenica pomeriggio
- L’orologio ereditato
- L’anima allegra
- Canzoni che mio padre mi cantava
- Incubo d’amore
- Parole a sproposito
- I beati campi d’autunno
- L’edera avvinceva gli scalini
- Biancospino rosa
- Verde agrifoglio
- Misteriosa Kôr
Indice
Argomenti: Letteratura, Memorie, Racconti, Rivoluzioni Rivolte e Guerre Civili,