Sorgo Rosso
Il capolavoro della letteratura cinese contemporanea e uno dei grandi romanzi di questo secolo. Il libro che ha ispirato il film omonimo di Zhang Yimou, Orso d’oro al Festival di Berlino nel 1988
Autore/i: Mo Yan
Editore: Edizioni Theoria
seconda edizione, introduzione, traduzione dal cinese e cura di Rosa Lombardi, prefazione dell’autore.
pp. 456, Roma
Sorgo rosso è un affresco fiammeggiante degli ultimi decenni di storia cinese, dagli anni ’30 agli anni ’70, raccontati da un giovane della provincia che ripercorre i drammi, gli amori, i lutti della propria famiglia: una storia di lotte fratricide e guerre, di carestie, rapine e scorrerie, di amori e passioni, di riti magici e pratiche stregonesche, di barbarie e di morti, di imprese infime e di gesta eroiche. Dall’epoca d’oro del banditismo negli anni ’20 alla sanguinaria invasione giapponese del decennio successivo, fino agli anni che precedono la Rivoluzione culturale, il romanzo attraversa come un fiume sotterraneo il cuore della Cina e ce la racconta nella sua verità profonda e primitiva, nel suo essere un Paese arcaico e feroce eppure governato da leggi antichissime, sagge e disumane al tempo stesso. Ed è una storia che dà voce e volto, per la prima volta, a quel brulichio di «anime sperdute» che abitano le immense campagne cinesi, tra le sconfinate distese di sorgo «che in autunno scintillano come un mare di sangue», raccontate da Mo Yan con un realismo e un senso vivissimo dell’epica quotidiana che fanno piazza pulita di decenni di ingenua iconografia. Nessun romanzo moderno ha saputo immergersi con tanto febbrile stupore e così impietosa crudezza visionaria nel mondo immobile e senza tempo dei villaggi cinesi, nell’attimo di una trasformazione epocale, «a pochi passi» dal precipizio verso l’anarchia. Dopo aver vinto praticamente tutti i premi letterari in Cina, e dopo il celebre film di Zhang Yimou, nominato all’Oscar per il migliore film straniero e Orso d’oro al festival di Berlino nel 1988, Sorgo rosso è uscito nel 1993 in America, dove per la sua forza mitica e immaginativa è stato paragonato a Cent’anni di solitudine di Garcia Márquez.
Mo Yan è nato nel 1955 nello Shandong ed è considerato il maggior scrittore cinese contemporaneo e il fondatore del movimento letterario della «ricerca delle radici». È autore di tre romanzi e di novelle e racconti. Mo Yan, che ha sempre vissuto in Cina, è un soldato. Lavora al Dipartimento affari culturali dell’«Armata di liberazione popolare», l’esercito cinese.
Argomenti: Cina, Letteratura, Letteratura Orientale, Romanzo,