Śivasūtra
Con il commento di Kṣemarāja
Autore/i: Vasugupta
Editore: Ubaldini Editore
traduzione dal sanscrito, introduzione e note di Raffaele Torella.
pp. 128, Roma
L’Opera basilare e il commento principe della corrente spirituale più ricca e più profonda del Tantrismo, lo Śivaismo Kāśmiro.
Gli Śivasūtra costituiscono l’opera basilare di quel vasto e originale movimento filosofico-religioso sorto nel Kāśmir intorno al nono secolo, noto col nome di Śivaismo Kāśmiro. Essi rappresentano il primo tentativo di sintesi, nel segno della non-dualità, della sterminata e multiforme tradizione āgamica śaiva, che rientra nell’ambito più vasto del Tantrismo.
Autore degli Śivasūtra è considerato Śiva stesso; Vasugupta ne sarebbe solo l’interprete e il divulgatore, dopo averli ’trovati’, dietro ispirazione divina, incisi su una roccia del monte Mahādeva. Sono settantotto sūtra, estremamente concisi, miranti a indicare, come lampi secchi e improvvisi, la via verso l’autorealizzazione. Insieme alle Spandakārikā costituiscono il nucleo da cui prende le mosse l’elaborazione in termini più strettamente filosofici di Somānanda e Utpaladeva, i due grandi maestri della ’scuola del Riconoscimento’. Lo Śivaismo Kāśmiro troverà poi la sua più alta sintesi nell’opera di Abhinavagupta (X-XI sec.) e del suo maggiore discepolo, Kṣemarāja (XI sec.), l’autore del “Commento agli Śivasūtra” (Śivasūtravimarśinī) che compare tradotto integralmente nel presente volume.
Gli enigmatici sūtra vengono ivi spiegati alla luce della più matura speculazione śaiva, che ora li illumina dal di dentro, ora ad essi si sovrappone, fornendo un esempio cospicuo di quell’arte dei commentare che tanta parte occupa nella letteratura dell’India.
Torella ha preso in esame, parallelamente, il commento di Bhaskara (Śivasūtravartika), più antico e facente capo a una diversa linea spirituale, segnalandone via via le molte divergenze con Kṣemarāja, e ha tenuto inoltre presente lo Śivasūtravartika di Varadarāja.
Raffaele Torella insegna Sanscrito all’istituto di Studi dell’India e Asia Orientale a Roma, dove si è laureato in Lettere (indologia). Ha al suo attivo svariate pubblicazioni in riviste specialistiche e l’edizione critica di un importante āgama śivaita.
Argomenti: Filosofia Orientale, Spiritualità, Tantra, Testi Sacri,