Simboli della Vandea – Emblemi ed Insegne dell’Armata Controrivoluzionaria
Autore/i: Charbonneau-Lassay Louis
Editore: Il Cerchio Iniziative Editoriali
introduzione dell’editore, traduzione di Adolfo Morganti e Andrea Piras.
pp. 94, numerose illustrazioni in bianco e nero, Rimini
Nel 1793 scoppiava l’insorgenza dell’Ovest della Francia contro il nuovo stato giacobino, una rivolta di popolo “per Dio e per il Re” che sarebbe durata fino alla Restaurazione e che provocò una vasta serie di fenomeni paralleli in Italia, in Spagna e nell’area di lingua tedesca.
Ovviamente questo bicentenario è scorso molto più in sordina del “mitico” ’89 ma la carenza di interesse di massa non ha potuto nascondere un crescente interesse verso questa pagina di storia.
Grazie a studiosi come Pierre Chaunu, Reynald Secher e Jean Dumont l’incantesimo illuminista si è rotto e chiunque ha oggi in mano gli strumenti per capire quale fu la posta in gioco nell’impari conflitto tra la Republique e gli insorti vandeani: lo scontro tra due visioni del mondo irriducibili ed opposte.
Nell’economia della pubblicazione dell’Opera Omnia di Charbonneau-Lassay, la stampa di questo volume vuole essere un omaggio alla singolare e provocatoria attualità dell’insorgenza vandeana, il cui spessore spirituale e religioso non è ancora adeguatamente conosciuto ed apprezzato.
Louis Charbonneau-Lassay nacque a Loudun, nel Poitou, nel 1871, da una famiglia di origine contadina. Insegnò in un istituto religioso in Vandea e, per il suo spiccato interesse per la numismatica e l’araldica divenne segretario della Revue du Bas-Poitou e collaboratore del Bulletin des Antiquaires de l’Ouest, pubblicando diversi studi di numismatica, storia e preistoria celtica e gallo-romana.
Sollecitato dal cardinale Dubois, allora vescovo di Parigi, a partire dagli anni ’30 si dedicò completamente alle ricerche di simbologia, con particolare riguardo al simbolismo del Sacro Cuore di Gesù. Le vicissitudini della seconda guerra mondiale colpirono duramente l’opera di Charbonneau-Lassay: la sua opera principale, Le Bestiaire du Christ, fu stampato all’inizio della guerra e la quasi totalità delle copie, assieme alle matrici originali delle moltissime incisioni su legno ivi incluse, bruciò insieme alla Casa Editrice a Bruges, durante l’invasione del Belgio.
Louis Charbonneau-Lassay morì il 26 dicembre 1946 a Loudun, nella sua antica magione.
Tra le sue opere, oltre al Bestiaire du Christ, ricordiamo l’Histoire des Cluîtenux de Loudun, raccolte postume di saggi come L’ésotérisme de quelques symboles géometriques chrétiens e la miriade di collaborazioni a prestigiose riviste tra cui Regnabit, Le Rayonmnnerzt Intellectual e Atlantis.
Argomenti: Araldica, Politica, Segni e Simboli, Simbologia, Storia, Storia dei Costumi,