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Siberia

Siberia

L’Epopea della Siberia, finora mai raccontata, appassionante quanto la storia del west americano.

Autore/i: Bobrick Benson

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, prefazione, ringraziamenti e cronologia dell’autore, traduzione di Roberta Rambelli.

pp. XI-504, nn tavole b/n f.t., Milano

La Siberia è una delle più grandi regioni della terra, eppure tra le più misteriose e meno conosciute. Questo libro è la prima storia completa dell’immenso territorio che, dagli Urali al Pacifico e dal mar Glaciale Artico alle montagne centroasiatiche, occupa più di un settimo della superficie mondiale.

La conquista di tale sterminato paese comincia alla fine del secolo XVI con l’incursione del cosacco Ermak, al servizio dei ricchi mercanti Stroganov. È l’inizio di un’avanzata rapidissima: centomila chilometri quadrati all’anno. Una tappa dopo l’altra, inseguendo le preziose pellicce degli zibellini, dei castori, delle volpi azzurre, in cinquant’anni i russi si impadroniscono dei bacini dell’Ob, della Lena, si scontrano con i cinesi e arrivano al Pacifico. Vengono fondati i primi insediamenti, arrivano i veri avventurieri, gli eretici, i mercanti e, a partire dalla fine del Seicento, i deportati. Si tratta di un’immigrazione numericamente modesta e apparentemente marginale, se rapportata allo spazio siberiano: i coloni sono pochi e sparsi. Soli in mezzo a una natura ostile, vivono in condizioni estreme: i primi freddi cominciano ad agosto, gli ultimi si avvertono ancora a giugno; mancano le strade e i trasporti sono quasi impossibili; i fiumi sono per mesi preda dei ghiacci, e in primavera il disgelo è spaventoso; i cavalli muoiono di fatica, gli uomini spesso di fame. Con grande passione e vivacità Benson Bobrick narra la straordinaria avventura della conquista della Siberia, per molti aspetti paragonabile a quella del West americano: dalle brutalità della colonizzazione e distruzione delle culture locali ai grandi viaggi di esplorazione del XVI secolo, che riuscirono a dare un’identità geografica al paese; dai tentativi intrapresi dalla Russia per inserirsi nel continente americano attraverso l’Alaska, la California e le isole Hawaii, alla trasformazione di questa regione in una gigantesca colonia penale per criminali e dissidenti politici; dalla costruzione della Transiberiana – la più affascinante ferrovia del mondo, che attraversa sette fusi orari – alle infuocate battaglie in nome della Rivoluzione del 1917; dalla realtà del terribile universo concentrazionario staliniano, il Gulag, alla Siberia di oggi, una terra addormentata e immensa che è l’area più ricca di risorse del pianeta e costituisce la speranza futura della Russia, la vera ultima frontiera del mondo.

Benson Bobrick, storico e autore di una biografia di Ivan il Terribile, conosce a fondo la Siberia, dove ha viaggiato a lungo. Vive e lavora a New York.

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Prefazione e ringraziamenti
Cronologia

PARTE PRIMA

  • La terra addormentata
  • Oltre lo spartiacque
  • «A oriente del sole»
  • «Oro morbido»
  • Il fiume del Drago Nero
  • «L’Ermak della Kaméatka»
  • Amministrazione
  • La scomparsa di un mondo

PARTE SECONDA

  • Mappa del pensiero di uno zar
  • La grande spedizione del Nord
  • L’America russa

PARTE TERZA

  • Il fondo del sacco
  • La nuova frontiera
  • La strada ferrata per la guerra

PARTE QUARTA

  • I Rossi e i Bianchi

L’officina del diavolo
Orizzonti
Note Bibliografia Indice dei nomi

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