Scimmietta ti Amo – Psicologia, Cultura, Esistenza: da Neanderthal agli Scenari Atomici
Autore/i: De Marchi Luigi
Editore: Longanesi & C.
in copertina: «Angstgefühl» di Edvard Munch, litografìa (1893).
pp. 232, Milano
Qual è il filo conduttore sotteso alla vicenda della scimmia umana dalla sua emergenza biologica alle odierne temute apocalissi? Con percezione sintetica e originale delle strutture psicologiche che permangono costanti nell’avvicendarsi di ideologie, istituzioni e culture, Luigi De Marchi rinviene alla radice delle forme di civiltà uno shock esistenziale, ossia quel «trauma primario e ricorrente che la scimmia umana ha subito quando ha preso coscienza del proprio destino di morte, e le sue particolari capacità intellettive e affettive hanno moltiplicato in lei l’angoscia di morte e la sofferenza per la morte dei suoi simili». Pervaso da tale angosciosa consapevolezza, inestricabilmente connessa alla propria dimensione psichica e partecipativa, l’uomo ha esercitato contro di essa la più antica delle rimozioni e la cultura si è così costituita come una serie di formazioni reattivo-difensive a questa minaccia radicale. I miti e i riti da sempre messi in opera per mascherare il tabù originario, cioè per esorcizzare l’angoscia di morte scaricandola in comportamenti ora aggressivi e sadici ora espiatori e masochisti, rivelano così il substrato psicologico della violenza intraspecifica degli umani. La principale forma di elaborazione paranoicale e gregaria dell’angoscia di morte, e perciò la causa storicamente più alta della distruttività e passività umane, appare all’autore il millenarismo religioso e politico, che è stato a un tempo tentativo di fuga e illusione di salvezza. Di fronte alla sua crisi epocale, che è la crisi delle ideologie totalitarie e delle morali coercitive, questa riflessione individua la possibilità di una «mutazione» della cultura umana, capace di promuovere un incremento armonico della vita e radicata nei bisogni emozionali più profondi: il desiderio e l’amore.
Luigi De Marchi, saggista, psicologo e psicoterapista, è stato un pioniere della ricerca psico-sociologica in Italia. È il fondatore della psicopolitica, un metodo di indagane che sviluppa una lettura psicologica delle grandi dinamiche sociali. Protagonista di battaglie per la riforma del costume e per la legalizzazione della contraccezione, è presidente dell’Associazione Italiana per l’Educazione Contraccettiva e Sessuale. Tra le sue opere spiccano: Sesso e civiltà (1959), Sociologia del sesso (1963), Wilhelm Reich: Biografìa di un’idea (1970) e Psicopolitica (1976).
Argomenti: Libri vari,