Scarlatti Alessandro e Domenico : Due Vite in Una
Autore/i: Pagano Roberto
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, premessa e prologo dell’autore.
pp. 496, Milano
Presentare un’opera storica dicendo che “si legge come un romanzo” è consuetudine tra le più viete del mercato editoriale. Eppure, in un caso come questo, non se ne può fare a meno. L’ambiente e i personaggi di cui si ricostruiscono gli usi, i costumi, i fatti e i pensieri, sono tali da disporsi naturalmente come la scenografia e i protagonisti di un romanzo storico che incomincia alla fine del Seicento e giunge alla metà del secolo successivo. I luoghi sono la Palermo e la Napoli governate dai Viceré, la Roma in cui i pontefici debbono convivere anche con ospiti ingombranti come Cristina di Svezia e Maria Casimira di Polonia, la Firenze estenuata degli ultimi Medici, la Lisbona e la Madrid in cui storie d’ambizione, di follia e d’abiezione si intrecciano al destino di uno dei più grandi compositori del suo secolo e al suo singolarissimo, delicato rapporto con la regale allieva e protettrice. I personaggi, innumerevoli, che vanno da regnanti e cardinali a cantanti, castrati e cortigiane, danno vita a intrighi nei quali l’eros e la brama di potenza, la necessità di sopravvivere e l’avarizia, l’ambizione e l’orgoglio della condizione nobiliare, il senso della morte, il fasto, la pietà, l’amore persino immoderato per Parte, sono le molle principali. Il tutto ruota attorno alle figure di un padre e di un figlio (la più grande dinastia della musica italiana), le cui difficili psicologie, più specchiate nelle vicende che ricostruibili direttamente attraverso confessioni personali o testimonianze documentali, sono indagate da Roberto Pagano con finissimo intuito.
Solo che questo romanzo è tutto Vero, e rappresenta il punto accademicamente più avanzato della ricerca scarlattiana su scala internazionale: è il secondo fondamentale contributo, dopo il Bach di Piero Buscaroli, che la collana “Musica e Storia” della Mondadori offre all’anno dei centenari di Bach e Scarlatti. Concertista di clavicembalo e cultore di musica antica oltre che musicologo, l’autore, il palermitano Roberto Pagano, oltre al rigore scientifico, possiede in comune con il suo conterraneo Leonardo Sciascia il gusto per la ricerca erudita, per l’indagine delle fonti, per certe minuzie che altri trascurerebbe, e la capacità di comporre tutto ciò in un quadro arioso e pieno di sapore.
Argomenti: Biografie, Musica, Storia, Storie di Vita,