Santa Teresa di Lisieux
Una romantica ragazza dell’Ottocento
Autore/i: Magli Ida
Editore: Rizzoli
pp. 208, nn. tavv. b/n f.t., Milano
È bella. I meravigliosi capelli biondi si arricciano in lunghi boccoli sulle sue spalle, i limpidi occhi azzurri illuminano il volto candido e delicato e rendono ancora più affascinante il dolce sorriso. Il mondo se ne innamora: la «piccola» Teresa incarna un ideale perfetto. L’ideale assoluto della donna angelicata, strumento di salvezza per l’uomo, e l’ideale romantico che lo riassume: una fanciulla circondata di fiori e di uccellini, muore d’amore.
Ma Teresa ha lasciato due grossi quaderni neri, le pagine della sua breve vita, la storia di un’anima, la cui limpida apparenza nasconde e rivela profondità oscure di disperazione, di angoscia, il «vuoto di desideri immensi». Ripercorrere con occhi diversi queste pagine, consumate dalla fame di milioni di lettori, significa scoprire fino a che punto individuo e cultura si corrispondano, come il destino di una donna sia inscritto già nella sua bellezza, come l’unica possibilità di emergere dalla norma sia quella di assolutizzarla, renderla perfetta.
Teresa ingaggia una tremenda battaglia contro la finitezza del mondo, un mondo che l’assedia con i suoi messaggi di morte, contro una famiglia «perfetta», incapace di amare, contro una società che non permette di conoscere, di pensare, di agire, contro un Dio che vuole vittime e sacrifici di sangue in segno d’amore. Ha una sola possibilità: cambiare il senso del mondo in cui vive lasciandolo intatto, fare di se stessa l’unica realtà: Nella morte della vita io sarò l’Amore.
Una vita diventa così un’opera d’arte, e il romanticismo trova in Teresa il suo frutto perfetto. Amore e Morte pongono, il loro sigillo sulla meravigliosa bellezza dei suoi ventiquattro anni.
Ida Magli ricostruisce con un’analisi del tutto nuova il modello culturale dell’Ottocento, il mondo della clausura, la «malattia» romantica che accomuna nella stessa disperazione Schopenhauer e Nietzsche, Leopardi e Kafka, di cui Teresa incarna l’ideale immagine femminile, il Simbolo assoluto.
Ida Magli è docente di antropologia culturale all’Università di Roma. La Rizzoli ha pubblicato due fra le sue più importanti opere: Alla scoperta di noi selvaggi (19 81) e Gesù di Nazaret (1982).
Argomenti: Donna, Storie di Vita, Vita di Santi,