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Salute e Magia Attraverso i Secoli

Salute e Magia Attraverso i Secoli

Autore/i: Lorìa Emilio

Editore: Piccina Nuova Libraria

presentazione di Rosalio Josè e Cardinale Castillo Lara (Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano).

pp. XIII-798, nn. illustrazioni b/n, Padova

Il filo conduttore del libro è certamente la testimonianza che, nella sua istintiva aspirazione alla sanità, di fronte all’impotenza, talvolta, della scienza, l’uomo ha sempre finito per confidare nell’aiuto divino. Confidenza attestata, come l’Autore ampiamente dimostrerà, dalle mitologie di tutti  popoli, dall’antico Testamento, dai Vangeli infine e dalla venerazione, dopo Cristo, ai molti Santi stimati taumaturghi e protettori dei singoli ammalati. Testimonianza convalidata da fonti storiche, citazioni letterarie, reperti archeologici e soprattutto da abbondante iconografia laboriosamente reperita ed elencata con appassionato studio dall’Autore.
Miracolo, più spesso, è divenuto sinonimo di guarigione prodigiosa. L’Autore si è limitato, allo studio di soli sette Santi protettori (Anna, Apollonia, Biagio, Camillo, Lucia, Cosma e Damiano) dei quali riporta le notizie più rare e peregrine su toponomastica e folclore, usanze e credenze, rappresentanze e ricorrenze, tradizioni, cerimonie e festività, raffigurazioni e attribuzioni tutte autenticate – le più note come le più ignote – da fonti, testi e precisi riferimenti a tempi e luoghi. Su “S. Camillo de Lellis” l’Autore si sofferma per ben centocinquanta pagine: anche perché l’agiografia offre al Lorìa l’occasione di fare ampio esame (e rettifica) delle diverse ipotesi diagnostiche della ferita di cui soffrì il santo. Ne meravigli che autore di tanta erudita ricerca sia un medico dentista anziché uno storico: perché molto spesso. attraverso i secoli, medicina s’è accompagnata a cultura; ma soprattutto perché Lorìa e nato a Petilia – l’antica Petelia – in terra di Magnagrecia ove la cultura si assimilava fin col dialetto.
Quest’opera scritta da uomo di scienza e pervasa di lede e vuole essere un implicito riconoscimento che la dove cessa la fiducia nell’opera della scienza, istintivamente l’uomo attinge alla fede nell’aiuto divino: nel miracolo appunto.
“Non ho né argento, né oro; ma ti do quello che ho nel nome di Gesù Cristo Nazareno alzati e cammina” disse Pietro allo storpio dalla nascita. E da quella prima guarigione operata da un Santo, i miracoli dei Santi protettori in medicina si perpetuano ancora. Il progresso scientifico, anche in medicina, ha di certo ridimensionato di molto la credenza dell’intervento divino in molte guarigioni, “resta però” riconosce l’Autore “il ricordo del santo protettore… coll’aggravarsi della malattia o… di fronte ai mali incurabili ed inguaribili”.
Ed è anche l’intramontabile “ricordo del Santo protettore” un aspetto – neanche il minore, in questo nostro tempo di fede obliata o negletta – dell’attualità del libro del Lorìa.
(Antonio Carvelli)

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Presentazione
Salve al Lettore

Capitolo 1
La devozione per “iprotettori” è tradizione pagana?
Bibliografia

Capitolo 2
S. Anna
Iconografia
Bibliografia

Capitolo 3
S. Apollonia
Iconografia
Bibliografia

Capitolo 4
S. Biagio
Iconografia
Bibliografia

Capitolo 5
S. Lucia
Iconografia
Bibliografia

Capitolo 6
Ss. Cosma e Damiano
Iconografia
Bibliografia

Capitolo 7
S. Camillo
Iconografia
Bibliografia

Capitolo 8
Martirologio
Bibliografia

Capitolo 9
Santità
Bibliografia

Capitolo 10
Medicina, Stregoneria, Magia, Santimonia
Bibliografia

Capitolo 11
Sistema ospedaliero
Bibliografia

Capitolo 12
Esculapio
Iconografia
Bibliografia

Capitolo 13
Guarigioni operate dal Cristo

Abbreviazioni
Elenco autori
Indice analitico
Indice delle illustrazioni

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