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Rudolf – La Biografia di un Principe Ribelle che fa Piena Luce sulla Tragedia di Mayerling

Rudolf – La Biografia di un Principe Ribelle che fa Piena Luce sulla Tragedia di Mayerling

Titolo originale: Rudolf. Kronprinz und Rebell

Autore/i: Hamann Brigitte

Editore: Longanesi & C.

prefazione dell’autrice, traduzione dall’originale tedesco di Giorgio Cuzzelli.

pp. 416, 37 illustrazioni b/n fuori testo, Milano

«La fine ingloriosa a Mayerling minacciò di compromettere per sempre un giudizio storico obiettivo sulla figura di Rudolf. Dopo Mayerling “scomparvero” anche le ultime fonti che avrebbero potuto illuminarci. Per ventisette lunghi anni, fino alla morte dell’imperatore Francesco Giuseppe, il nome del principe ereditario non potè essere pronunciato a Corte.»

Da quasi un secolo un «giallo storico» continua ad attrarre l’attenzione degli specialisti e di un pubblico estremamente vasto: la tragedia di Mayerling, protagonisti l’erede al trono d’Austria, Rudolf d’Asburgo, e la diciassettenne baronessina Mary Vetsera. I fatti sono noti: al mattino del 29 gennaio 1889, il giovane arciduca viene trovato morto, accanto alla giovanissima amante, in una stanza del castello di caccia di Mayerling, entrambi con il cranio fracassato da una revolverata sparata a bruciapelo. Il resto – tutto il resto – è avvolto da una fitta nebbia di comunicati ufficiali dapprima falsi e poi contraddittori, di deposizioni, rapporti di polizia, perfino reperti autoptici, tutti almeno in parte menzogneri. Districarsi fra tante falsità e tante fantasie è uno dei compiti che si è assunta Brigitte Hamann, già biografa della madre di Rodolfo, la sventurata Sissi. Le ricerche della Hamann, svoltesi negli archivi pubblici e privati di mezza Europa (compresi i paesi dell’Est), consultando le carte ma anche interpellando i discendenti dei personaggi allora alla ribalta, simulano il lavoro di un ipotetico giudice istruttore, meticoloso nella sua indagine e rigoroso nelle sue deduzioni, ma a esso affiancano la figura dello psicologo, che sottopone a una vera e propria analisi la personalità e l’operato dell’infelice protagonista. La Hamann ridimensiona decisamente la storia d’amore del principe ereditario, il quale porta con sé nella morte la giovane Vetsera non certo per concludere una impossibile e proibita vicenda sentimentale (le sue relazioni extraconiugali non si contano). Le ragioni del suicidio di Rodolfo sono in effetti molte e diverse: le frustrazioni personali nel disturbato rapporto con il padre, l’impossibilità di far prevalere una sua concezione politica liberale e costituzionale nell’ambiente gretto e retrivo della Corte viennese, i suoi entusiasmi, il filosemitismo, il concetto della borghesia come valvola di sicurezza per uno Stato sclerotizzato, in parte anche il suo affetto per la madre non ricambiato con particolare calore, o il gelo della sua vita coniugale, tutto si assomma per creare nell’uomo quel malessere, quel disagio esistenziale che presto inciderà funestamente su una struttura psichica che già nella prima adolescenza ha mostrato le sue debolezze e che per di più è tarata dagli aspetti negativi del patrimonio genetico dei Wittelsbach. Rodolfo psichicamente è davvero figlio di Sissi, passionale e gelido, turbolento, inquieto, idealista e al tempo stesso disincantato come lei, ma più concreto, forse più intelligente, con un’intelligenza stimolata da buoni maestri che gli hanno insegnato molte cose senza peraltro badare a irrobustirgli il carattere. Ma Rodolfo non è il fantoccio, vacuo e vanesio, che spesso è stato descritto. Nettamente in contrasto con il padre, dalle cui durezze e imposizioni gli parve di potersi liberare, cresciuto in solitudine e quindi tanto più esposto agli influssi – culturali e poi politici – che gli vennero dall’esterno, mirante a una propria autonoma realizzazione come fautore di ideologie innovatrici, generoso e intrepido giornalista o solerte studioso di scienze naturali, fin con lo scontrarsi con se stesso, in una rinnovata situazione di solitudine e infelicità, che gli parve senza ulteriori vie d’uscita. E, per una beffa del destino, gli toccò in sorte di diventare celebre più per la sua morte, tanto chiacchierata, che per la sua vita, tanto combattuta.

Brigitte Hamann è autrice di una fortunatissima biografia sulla vita di Elisabetta d’Absburgo (Sissi), già apparsa in questa collana, e dell’album fotografico Elisabeth. Bilder einer Kaiserin.

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