Rivelazioni Private e Apparizioni
Autore/i: Mucci Giandomenico
Editore: Editrice Elle Di Ci
presentazione di G. D. M., in copertina: Santa Maria in Trastevere, Natività (particolare).
pp. 192, Leumann (Torino)
L’esperienza mostra che i pastori d’anime, anche quelli più inclini allo studio, raramente trovano il tempo di affrontare un tema come quello delle rivelazioni private e delle apparizioni, dai forti e misteriosi caratteri dell’ultrasensibile, racchiuso per di più in volumi non facilmente accessibili intellettualmente anche da coloro che hanno studiato teologia. Il volume perciò cerca di sintetizzare la materia, sfrondandola delle sue esemplificazioni, insistendo sui fondamenti teologici classici, rifacendosi ai grandi autori e a sicuri interpreti contemporanei, con un linguaggio non tecnico se non in quei luoghi nei quali le espressioni tecniche sono garanzia di chiarezza.
La dottrina teologico-spirituale qui esposta è quella dei mistici cattolici, illuminata dalla sapienza della Chiesa e approvata dal suo Magistero. Il fine dell’esposizione è pastorale ed esclude quindi sia le dotte discussioni degli specialisti sia la completezza della bibliografia. Si ribadisce però in più punti la necessità di essere cauti nel discernimento dei fenomeni esaminati, che esigono una mai troppo lodata prudenza nei padri spirituali, sia per il bene delle anime che essi guidano, sia per l’immagine che i facili e acritici entusiasmi danno della Chiesa nella società attuale.
Rivelazione Pubblica e Rivelazioni Private
Si intende per «Rivelazione pubblica» la parola di Dio contenuta nella Sacra Scrittura, trasmessa dalla Tradizione divino-apostolica, proposta e interpretata dal Magistero della Chiesa per tutti gli uomini di tutti i tempi. Cristo è il suo centro. Ed è ritenuta conclusa con la morte dell’ultimo Apostolo.
«Private», «speciali» o «particolari» si chiamano tutte le rivelazioni opposte a quella pubblica. Nelle rivelazioni private non esiste certezza sulla loro origine divina, e il loro fine non è la salvezza dell’uomo come tale.
Alla Rivelazione pubblica è dovuta l’obbedienza della fede; alle rivelazioni private va concessa l’adesione dipendente dalle prove arrecate e dall’esercizio del proprio senso critico.
Apparizioni
È sostenibile la tesi dell’identità tra il meccanismo psicologico delle apparizioni e il meccanismo dell’allucinazione? Non c’è dubbio che esistano somiglianze tali da suggerire alla mentalità positivistica una facile identificazione tra la fenomenologia mistica e quella patologica. Ma, essendo ogni evento mistico un fatto che s’inserisce nel naturale dinamismo psicofisico della persona, restandone da esso in qualche misura condizionato, è importante lo studio dei fattori umani, temperamentali, religiosi e culturali, che condizionano le apparizioni. Non va dimenticato tuttavia che la «verità» della persona mistica, con i suoi vissuti e i suoi fenomeni, sopravanza le possibilità della psicologia e della psichiatria, poiché il fatto mistico sfugge, nella sua essenza, alle metodologie delle scienze empiriche.
Giandomenico Mucci, gesuita, è stato professore di Ecclesiologia e di Spiritualità a Benevento, Napoli e Roma. Oggi si occupa, come redattore della Civiltà Cattolica, delle relazioni della Chiesa con la cultura contemporanea e, ancora, di spiritualità. Ha pubblicato vari studi tra libri e articoli su riviste specializzate. Esercita intensamente il ministero pastorale.
Argomenti: Credenze, Cristianesimo, Misticismo, Teologia Cristiana,