Riflessi d’Oriente
2500 anni di specchi in Cina e dintorni
Autore/i: Autori vari
Editore: Silvana Editoriale
a cura di Marco Guglielminotti Trivel, saggi di: Gilles Beguin, Marco Guglielminotti Trivel, Ma Jinhong, Marcello Pacini, Aurora Testa.
pp. 240, 140 illustrazioni a colori e 11 in b/n, Cinisello Balsamo (Milano)
Lo specchio è un oggetto da toeletta comunemente adoperato dalle più diverse culture del pianeta, ognuna delle quali lo ha caricato – nel corso del tempo e in misura diversa l’una dall’altra – di significati e implicazioni simboliche che finiscono per esulare dall’uso pratico e sconfinano spesso nel campo delle superstizioni, della magia, della psicologia, della spiritualità.
Il volume intende così presentare una panoramica ragionata sui significati dello specchio in Asia orientale e sul valore culturale e artistico delle ricche raffigurazioni che ne ornano il verso, in cui sono condensate visioni cosmologiche, simbologie e concezioni estetiche che incarnano le aspirazioni e gli auspici della società che li ha prodotti. Il nucleo centrale dello studio è costituito dagli specchi prodotti in Cina tra il periodo degli Stati Combattenti e le Cinque Dinastie (V secolo a.C. – X secolo d.C.); sono anche documentati esempi di produzioni più antiche (VI secolo a.C.) e più recenti (fino al XIX secolo d.C.), per sfiorare da un lato la questione dell’origine dello specchio in Cina e per mostrare dall’altro i suoi mutamenti nella società cinese tarda. Ai manufatti cinesi – molti dei quali inediti – sono accostati pezzi provenienti dal vicino contesto orientale, per offrire una panoramica completa, che va oltre gli attuali confini nazionali.
Il volume, che accoglie puntuali saggi storico-artistici dedicati a questo tema, è completato da una bibliografia, da un glossario e da una tavola cronologica.
Argomenti: Cultura, Orientalistica, Oriente, Simbolismo, Tradizioni Popolari,