Ricordi・Sogni・Riflessioni – Raccolti ed Editi da Aniela Jaffé
Titolo originale: Erinnerungen, traume, Gedanken von C. G. Jung
Autore/i: Jung Carl Gustav
Editore: Rizzoli
edizione riveduta e accresciuta, introduzione di Aniela Jaffé, traduzione di Guido Russo, in copertina: Fotoritratto di Carl Gustav Jung. Progetto grafico di Aurelia Raffo.
pp. 496, Milano
«I mirabili “Ricordi, sogni, riflessioni” sono uno scritto delizioso, avvincente e tutt’altro che marginale, Ricostruiscono… l’itinerario esistenziale e intellettuale di un uomo che ha dato alla sua opera il ritmo di uno sconvolgente viaggio nell’inconscio.»
(Luciana Sica, la Repubblica Mercurio)
Scritti direttamente da Jung (1875-1961) nelle parti più drammatiche, ricavati in parte da documenti rari e da conversazioni con Aniela Jaffè, che ne ha curato la stesura d’insieme, questi «Ricordi» ricostruiscono la formazione del grande psicologo in un’autobiografia che è, naturalmente, un’autoanalisi, e dunque un’autocritica. Jung ricerca se stesso nella propria infanzia; nelle impressionanti e decisive immagini dei sogni iniziali, nella rievocazione dei viaggi, dei primi interessi per il mondo dell’antropologia e, infine, nel grande «nodo» della sua vita, che rispecchia quasi simbolicamente una delle bipolarità della psiche e della cultura moderna: l’incontro e lo scontro con Freud. L’esigenza di postulare un inconscio collettivo oltre quello individuale, l’aprirsi all’orizzonte mistico e religioso sembrano scaturire dalla convinzione junghiana che Freud non spinge fino in fondo la propria analisi, bloccato com’è dalla «rimozione» di alcuni problemi fondamentali. Così, paradossalmente, Jung si presenta come l’analista di Freud, mentre a sua volta è tenuto a bada da un proprio dramma, che testimonia la tenace presenza di Freud nel suo pensiero.
Argomenti: Analisi, Psicologia, Studio Pratica e Ricerca,