Ricchezza e Povertà – Nel Cristianesimo Primitivo
Autore/i: Autori vari
Editore: Città Nuova Editrice
a cura di Maria Grazia Mara, collana: Studi Patristici.
pp. 304, Roma
Il commento dei Padri della Chiesa a due testi biblici – l’episodio del giovane ricco e la parabola del ricco stolto – consentono di comprendere in che modo le comunità cristiane dei primi cinque secoli elaborano il rapporto tra annuncio evangelico, beni terreni e istanze sociali. Le dieci grandi figure che vengono qui convocate per comporre una ricca antologia di interpretazioni – Clemente, Origene, Cipriano, Ilario, Basilio, Gregorio Nazianzeno, Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Agostino e Cirillo – offrono un quadro delle diverse concezioni presenti nel cristianesimo primitivo. «Poiché i Padri sono gli uomini della Parola biblica – scrive Maria Grazia Mara – ci troviamo così a seguire una traccia di storia dell’esegesi: un’esegesi che, mentre esprime nei testi della letteratura cristiana di cinque secoli l’attenzione e la preoccupazione della comunità cristiana per i fatti sociali, economici e politici, non perde mai di vista la storia della salvezza».
L’opera, riportando fra l’altro brani tra i più significativi e “roventi” di tali prestigiosi autori, consente di cogliere con chiarezza una pluralità di voci che non porta a delle contraddizioni. Pluralità dovuta a determinate circostanze storiche, ambientali, personali dei singoli Padri, ma anche segno della inesauribile profondità della Parola biblica e di quel rispetto della libertà delle coscienze nei cui confronti si pone l’annuncio. E tuttavia pluralità che si fa concorde su alcuni punti irrinunciabili: la bontà delle cose, l’uguaglianza degli uomini, il dovere di condividere, sino a mutarla, la condizione del povero.
Maria Grazia Mara è ordinario di Storia del cristianesimo presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Roma La Sapienza. Si occupa di ricerche sul cristianesimo antico e moderno. Tra i suoi lavori: I martiri della via Salaria (ed. critica), Studium, Roma 1964; L’Evangile de Pierre (apocrifo), testo critico, traduzione, commento, coll. Sources Chrétiennes, Parigi 1975; Ambrogio. La storia di Naboth, ed. critica, traduzione, commento, Japadre, L’Aquila 1975; Paolo di Tarso e il suo epistolario. Ricerche storico-esegetiche, Japadre, L’Aquila 1983; L’influsso di Paolo in Agostino, in “Le epistole Paoline nei Manichei, nei Donatisti, nel primo Agostino”, Istituto Patristico Augustinianum, Roma 1989; Erasmo da Rotterdam. Parafrasi della Lettera ai Romani, japadre, L’Aquila 1990.
Argomenti: Cristianesimo, Religione, Religioni Antiche, Religioni e Culti Misterici, Storia delle Religioni,