Realtà e Finzione
Come attraverso la conoscenza dei protagonisti dell’arte, della scienza e della politica il più grande filosofo contemporaneo ricerchi la comprensione di tutto
Autore/i: Russell Bertrand
Editore: Longanesi & C.
traduzione dall’inglese, di Luciano Savoia.
pp. 352, Milano
Come si diventa uno dei più grandi filosofi al mondo? In questo libro Bertrand Russell ci spiega nel modo più stimolante lo sviluppo del suo pensiero dall’adolescenza sino ad oggi. Quali sono state le letture che maggiormente lo colpirono determinando reazioni, umori e considerazioni di vario carattere?
Ad esempio, Shelley gli servì per comprendere il significato e l’estensione della rivolta romantica, mentre Turghenev, che per circostanze familiari fu il primo narratore russo da lui conosciuto, e considerato né un grande poeta né un genio della narrativa, gli svelò un mondo di giovani immensamente più interessanti di quelli frequentati da lui a Cambridge, perchè tendevano verso una società nuova. Il grande poeta Walt Whitman gli insegnò a trovare dei paesi in via di sviluppo, le cosiddette Terre della Promessa, come Mazzini gli apparì il simbolo di uomini che esiliati dal proprio paese, riescono a mantenere ferme e costanti le loro aspirazioni per la libertà e così via. Tutti questi brevi saggi di indole letteraria, che possono essere ritenuti tra i più brillanti della critica mondiale, ci introducono nel nocciolo di una polemica che Russell ha impegnato sino ai nostri giorni: qual è la libertà individuale e nazionale, quali sono i limiti dell’uomo libero, e delle società libere, e come si possa rispondere quando questi vengono minacciati. È noto che Bertrand Russell figura tra i più vivaci e polemici scrittori del nostro secolo, e questo è certamente il più polemico e vivace dei libri da lui pubblicati.