Rapporto dal Purgatorio
Autore/i: Anonimo
Editore: Edizioni San Paolo
seconda edizione, prefazione di monsignor Henri Brincard, introduzione e nota dell’autore, traduzione dal francese di Edmondo Coccia.
pp. 182, Cinisello Balsamo (Milano)
II Purgatorio è un capitolo difficile e problematico della dottrina sull’aldilà. AI termine della vita – lo sappiamo bene – la morte interrompe il rapporto con il tempo che passa e il giudizio di Dio introduce nell’eternità, i giusti nel paradiso della sua presenza, i malvagi nell’inferno della sua assenza. Ma nella logica dei novissimi, la fede inserisce una specie di «escatologia intermedia», uno spazio misterioso ma reale nel quale la misericordia perdonante di Dio sospende le scadenze ineludibili dell’eternità e concede alle anime di purificarsi da ogni residuo di peccato. Purgatorio significa appunto (dal latino purgare) questa possibilità di purificazione interiore. La Bibbia non usa il termine Purgatorio, ma loda la preghiera e il sacrificio per i defunti «perché sia cancellato il loro peccato, e siano assolti dai loro peccati» (cfr. 2Mac 12,39), e san Paolo ammette che «ci si potrà salvare come attraverso il fuoco» (1Cor 3,12-5). Molte spiegazioni, più o meno fantasiose, sono fiorite intorno a questa semplice verità, e – in mancanza di precisi riferimenti biblici – la pietà popolare interpretata dall’arte pittorica e da una predicazione troppo rigorista, hanno rappresentato il Purgatorio come un carcere «delle anime dimenticate». Questo Rapporto interpreta la tradizione spirituale, mistica e teologica, di santi come Veronica Giuliani, Caterina da Genova, Tommaso d’Aquino, e illustra la dottrina cristiana del Purgatorio attraverso una serie di «visioni» affidate come ingenue meditazioni apocrife alla serena valutazione del lettore. Il Purgatorio non è un mito; è una realtà da meditare nella fede: «Possiamo ricavarne più consolazione che apprensione» (card. Journet).
Argomenti: Bibbia, Cristianesimo, Teologia Cristiana, Testi Sacri,