Ragione e Società nel Medioevo
Autore/i: Murray Alexander
Editore: Editori Riuniti
prima edizione, premessa dell’autore, traduzione di Maria Lucioni.
pp. 436, tavv. b/n f. t., Roma
Il Medioevo è di solito ricordato come un’epoca dominata dalla fede religiosa che informa e ispira ogni aspetto della realtà, ogni azione dell’uomo. Ma questa è anche un’età in cui si affermano campi di esperienza e di sapere indipendenti da una concezione trascendente e imperniati sul ruolo centrale della ragione. La vita economica, l’impulso straordinario della moneta, la psicologia mercantile dell’ «avarizia» e dell’ «ambizione» sono i primi segni di una cultura che cambia. E lo sviluppo delle matematiche, la progressiva laicizzazione del pensiero filosofico, la nascita di alcune grandi letterature nazionali via via rimodellano l’organizzazione della conoscenza e aprono al nuovo la mentalità sociale. Su questa linea, che si riaggancia a una importante tradizione laica di studio del Medioevo, Murray ricostruisce, con ricchezza di particolari e vivacità di aneddoti, due secoli e mezzo di storia, dalla fine dell’XI secolo agli inizi del XIV, in ampia prospettiva europea.
Un saggio, dunque, che inquadra il «protorazionalismo» della cultura medievale sullo sfondo dei sommovimenti sociali, civili e morali (i commerci, la trasformazione delle città, la dinamica di nobiltà e borghesia) che aprono la via all’età moderna.
Alexander Murray (1934) è Fellow dell’University College di Oxford dove insegna Storia medievale. Della sua intensa attività saggistica ricordiamo in particolare gli scritti dedicati alla mentalità religiosa nel XIII secolo.
Premessa all’edizione italiana
I. Introduzione
1. Greci e ebrei, p. 11 – 2. La ragione nel medioevo, p. 15 – 3. Il piano del libro, p. 22 – Note al capitolo I, p. 29.
Parte prima L’economia e la mente nella formazione della società occidentale
II. La moneta
1. Una teoria della moneta per l’alto medioevo, p. 34 – 2. L’impero carolingio, p. 37 – 3. L’effetto dell’Islam: l’Islam orientale, p. 45 – 4. L’effetto dell’Islam: l’Islam occidentale, p. 51 – 5. L’esplosione monetaria (950-1100 ca.), p. 55 – Note al capitolo II, p. 62.
III. L’avarizia
1. I ladri, p. 69 – 2. La simonia: l’avidità di coloro che vendevano benefici, p. 71 – 3. Gli ebrei, p. 74 – 4. La satira, p. 78 – 5. L’omelia, p. 83 – Note al capitolo III, p. 87.
IV. L’ambizione
1. Il fatto sociale: la mobilità di classe, p. 91 – 2. Il fatto psicologico: l’ambizione, p. 109 – Note al capitolo IV, p. 117.
V. Ragione e potere
1. La ragione di fronte alla natura, p. 124 – 2. La ragione di fronte agli altri uomini, p. 128 – 3. L’intrinseca utilità del sapere e della ragione, p. 140 – Note al capitolo V, p. 146.
Parte seconda L’aritmetica
VI. L’età buia dell’aritmetica europea
1. L’antica Europa germanica (500-800 ca.) p. 155 – 2. L’Inghilterra (650-750 ca.), p. 157 – 3. La rinascita carolingia, p. 161 – 4. L’età di Gerberto, p. 167 – Note al capitolo VI, p. 171.
VII. Lo sviluppo della mentalità aritmetica
1. Gli strumenti: a) l’abaco, p. 175 – 2. Gli strumenti: b) le cifre arabe, p. 179 – 3. L’evoluzione: a) l’assenza di numeri e l’esagerazione, p. 185 – 4. L’evoluzione: b) l’invasione dei numeri, p. 190 – Note al capitolo VII, p. 196.
VIII. Gli uomini e la matematica
I. Il commercio, p. 202 – 2. Il governo, p. 206 – 3. La matematica e l’individuo, p. 214 – Note al capitolo VIII, p. 220.
Parte terza Il leggere e scrivere
IX. La scala dell’università
1. La riforma gregoriana: i suoi effetti sul posto del sapere nella Chiesa, p. 228 – 2. Il carrierismo nelle università: le «scienze lucrative» p. 231 – 3. Lo status del sapere, p. 239 – Note al capitolo IX, p. 244.
X. L’élite intellettuale
1. I «rustici» e «la folla», p. 249 – 2. Le reazioni popolari, p. 255 – 3. L’orgoglio nazionale dell’intelletto: la Francia e Firenze, p. 261 – Note al capitolo X, p. 267.
XI. L’assalto alla cittadella: la teoria
1. L’assalto teorico all’autorità sacerdotale, p. 271 – 2. L’assalto teorico alla nobiltà, p. 281 – Note al capitolo XI, p. 291.
XII. L’assalto alla cittadella: la pratica
1. L’assalto alla politica secolare, p. 296 – 2. L’assalto alla politica ecclesiastica, p. 304 – Note al capitolo XII, p. 322.
Parte quarta La nobiltà e la religione
XIII. La nobiltà e la Chiesa 33
1. I fatti, p. 332 – 2. Gli argomenti: in favore del privilegio nobiliare, p. 335 – 3. Gli argomenti contro il privilegio nobiliare, p. 338 – Note al capitolo XIII, p. 343.
XIV. I nobili erano migliori cristiani?
1. Gli attacchi della letteratura alla nobiltà, p. 346 – 2. I santi nati nobili, p. 350 – 3. La nobiltà e il celibato, p. 353 – Note al capitolo XIV, p. 361.
XV . Gli effetti religiosi della condizione nobiliare
1. La virtu della magnanimità, p. 369 – 2. La conversione: l’anima malata, p. 375 – 3. La conversione: la vita militare, p. 385 – Note al capitolo XV, p. 392.
XVI. Il santo: l’uomo senza classe sociale
1. Il santo come socialmente anfibio, p. 400 – 2. La virtù del parlare con franchezza, p. 406 – 3. L’universalità del richiamo del santo, p. 410 – 4. Conclusione, p. 412 – Note al capitolo XVI, p. 416.
Bibliografia
Indice dei nomi
Argomenti: Economia, Medioevo, Società, Storia della Moneta,