Ragguaglio della Schiavitù
Autore/i: Marsili Luigi Ferdinando
Editore: Salerno Editrice
cura di Bruno Basile, in copertina «Maometto IV e guardie del corpo» Bologna Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio.
pp. 78, 16 tavole a colori f.t., Roma
Il conte Luigi Ferdinando Marsili è una figura tuttora poco nota del panorama intellettuale del Settecento, eppure eminente: gentiluomo bolognese, il Marsili (1658-1730) fu militare di carriera, che ebbe lunga e luminosa, terminata come generale al tempo della guerra di Successione di Spagna. Ma il conte fu ben più che un valido soldato: fu scienziato, impegnato sul fronte di numerose discipline naturalistiche, dall’anatomia alla botanica, dalla corografia alla limnologia (la sua Histoire physique de la mer, del 1725, è una vera summa di respiro internazionale); fu collezionista instancabile, tanto da allestire un’immensa raccolta privata di preziosi reperti, nucleo dell’istituenda Accademia felsinea delle Scienze; fu infine orientalista di rango.
Tra le tante opere di lui ci sono rimaste (in latino, in italiano, in francese), questo Ragguaglio della Schiavitù (1728) è un documento per molti tratti agghiacciante. Vi è narrata infatti, in uno stile asciutto ed efficace, l’atroce esperienza patita dal suo autore, fatto prigioniero dai turchi impegnati nell’assedio di Vienna e loro schiavo per quasi due anni (1683-1684). In costante pericolo di vita, ne disprezzo di ogni dignità umana e civile, ridotto a bestia incatenata a un palo, il Marsili vive mesi d’incubo, al seguito d’un esercito prima vincitore e poi sconfitto, traverso paesi desolati, alla mercé di spietati aguzzini. Risaltano mirabilmente in questo racconto la sua fede e la sua immensa forza d’animo, che gli permisero di sopravvivere a prove durissime e di riconquistare infine la libertà, senza nulla perdere del proprio equilibrio interiore. Alle sofferte pagine del Ragguaglio segue Memoriale a Giuseppe re dei Romani, dove l’incredibile personaggio, appena liberato, rende conto della sua sconfitta e si dichiara pronto a riprendere il suo posto di ufficiale in prima linea. Il volume è impreziosito da 12 tavole a colori tratte da un rarissimo codice turco della metà del sec. XVII, vero cimelio nel quale sono illustrati personaggi, costumi e (terribili) usi ottomani coevi alle vicende narrate dal Marsili.
Argomenti: Biografie, Crudeltà Umane, Manipolazione Sevizi e Torture, Memorie, Storia, Storia dei Costumi, Storia del Pensiero,