Quando i Soldi Finiscono – La Fine dell’Età dell’Abbondanza dell’Occidente
Titolo originale: When the Money Runs Out
Autore/i: King D. Stephen
Editore: Fazi Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Fabrizio Saulini, collana: Le Terre n° 229.
pp. 336, Roma
…King ha scritto in ambito finanziario il corrispettivo di un libro horror, persino più spaventoso, perché lui parla della realtà… (The Wall Street Journal)
«Sono nato nel 1963, e purtroppo ero un pò troppo giovane per vivere in prima persona l’epoca dei Beatles, di Jimi Hendrix e della Summer of Love, ma dal punto di vista economico non potevo venire al mondo in un momento migliore». Attacca così l’economista Stephen D. King, ma subito a fare da contrappunto all’idilliaca evocazione degli anni del boom è la desolante realtà di oggi. Questo saggio è infatti uno dei più lucidi ritratti dell’attuale crisi, tanto che, dalla sua uscita in lingua inglese, ha fatto rabbrividire i lettori di mezzo mondo: che succede quando i soldi finiscono? Certo, l’espressione, avverte King, non va presa alla lettera: di fatto i soldi non finiscono mai, la moneta si può sempre creare dal nulla e stampare a piacimento. Ma forse la società occidentale ha raggiunto un punto di non ritorno, una svolta epocale che segna la fine di quell’età dell’abbondanza che consideravamo ormai il nostro habitat naturale. Quello della crescita costante e inarrestabile è un mito a cui dobbiamo rinunciare? Per King lo dobbiamo quantomeno rivedere. Pensioni, sanità pubblica e reddito garantito sono promesse che possiamo mantenere? Sostenitori del rigore e delle politiche espansive si arrovellano con il rebus della crescita senza venirne a capo, i politici privilegiano il consenso elettorale al rispetto degli obblighi verso i creditori internazionali e le banche centrali diventano veri e propri organi politici, o, come li chiama l’autore, il potere dietro il trono. King presenta in termini accessibili anche al lettore meno esperto le teorie dei grandi dell’economia di un campo e dell’altro, come Smith, Hayek, Marx e Keynes, e nella sua narrazione abbondano gli esempi tratti dall’attualità economica, dall’Argentina al Giappone, dallo Zimbabwe all’Indonesia. La storia, ricorda l’economista britannico, insegna che i momenti di recessione e di sfiducia sono i più pericolosi, quelli in cui si riaffaccia l’incubo dell’estremismo politico. Per questo il saggio di King è un’esortazione a porre in fretta un argine al dilagare della situazione. L’autore invia al nostro continente un messaggio senza tanti giri di parole: «A meno di un accordo fiscale vincolante, l’Eurozona fallirà: è meglio dunque che i leader si sbrighino a dire come vogliono metterlo in piedi».
Stephen D. King è laureato in economia e in filosofia ad Oxford e lavora come responsabile globale della ricerca economica alla banca HSBC. Dal 2007 è membro del Consiglio Ombra della Banca Centrale Europa. Collabora stabilmente con The Independent e The Economist. Quando i soldi finiscono è il suo primo libro pubblicato in Italia.
Argomenti: Libri vari,