Pulcinella
Il filosofo che fu chiamato pazzo
Autore/i: De Maio Romeo
Editore: Sansoni Editore
premessa dell’autore, in sovraccoperta: Gian Domenico Tiepolo, Il Casotto dei saltimbanchi (particolare), Venezia, Ca’ Rezzonico.
pp. 234, nn. tavole b/n f.t., Firenze
Pulcinella è come Faust e Don Giovanni: un mistero e un mito.
In età moderna le grandi meditazioni su di lui iniziano con Callot e si fanno profonde con Molière, Swift, Voltaire, Diderot, Goethe. L’illuminismo coglie di lui la civiltà dell’ironia, l’autonomia di pensiero, la satira politica.
Ma Pulcinella, con lungo anticipo sugli illuministi, aveva intrapreso memorabili battaglie: contro l’ottusità della scuola, contro l’inferiorità della donna, contro la pena di morte, contro la schiavitù, per l’emancipazione dell’attore.
Prima che storici e filosofi – da Dieterich e . Reich a Croce e Jung – ne ricercassero le origini e i significati, musicisti pittori e poeti aprirono nuove vie alla conoscenza di Pulcinella.
Quando infatti Stravinskij creò il suo Pulcinella, alle spalle c’erano anche Cimarosa e Debussy, Lulli e Rachmaninov. E il Pulcinella di Fragonard, dei Tiepolo, di Goya, di Manet anticipa quello di Picasso, così come la poesia di Fielding, del Belli, del Porta, di Scribe anticipa Libero Bovio.
Da questo libro, che esplora fonti inedite e complesse e che analizza la celebre Maschera in rapporto a temi universali come il linguaggio, la donna, la storia, il Cristo, emerge alla fine che patria di Pulcinella è il mondo, anzi il cosmo, e ancora oltre. Napoli con il suo ethnos fondato sulla scienza del probabile, sulla coscienza del destino e sull’ironia, gli apprestò gli strumenti idonei per esprimersi.
E il miracolo di Pulcinella è questo: che rimane se stesso, in tutte le culture che immedesima. E rimane il suo problema: ’e pecche?
Romeo De Maio è nato a Salerno ed è ordinario di Storia del Rinascimento nella Facoltà di Lettere dell’Università di Napoli. E stato Direttore della Scuola Vaticana di Biblioteconomia e Honor Quest al Warburg and Courtauld Institute. E autore di opere che illustrano Rinascimento e Controriforma, tra cui: Bonsignore Cacciaguerra (Milano – Napoli 1964); Savonarola e la Curia Romana (Roma 1970); Società e vita religiosa a Napoli nell’età moderna (Napoli 1971); Riforme e miti nella Chiesa del Cinquecento (Napoli 1973); Michelangelo e la Controriforma (Bari 1978), un classico ormai; Pittura e Controriforma a Napoli (Bari 1983); Donna e Rinascimento (Milano 1987).
Argomenti: Cultura Popolare, Folklore, Racconti, Storia dei Costumi, Tradizioni Popolari,