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Psicologia del Delitto

Psicologia del Delitto

Al di là dell’infrastruttura biologica, sociale e psichiatrica del delitto, conoscenza concreta dell’uomo delinquente in situazione – Concezioni comprensive del delitto: clinica amplificata, psicoanalitica, fenomenologica – Verso un’antropologia criminale.

Autore/i: Hesnard Angelo

Editore: Dott. A. Giuffrè Editore

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Giuseppe Crescenzi, titolo originale: Psychologie du Crime.

pp. VII-374, Milano

Dall’introduzione dell’autore Angelo Hesnard:
«Questo libro non è affatto un’opera di criminologia, disciplina, questa, assai spesso considerata come la « scienza del delitto », mentre è piuttosto una ricerca o una sintesi di ricerche ancora male coordinate fra loro. Della Criminologia esso non espone altro che le condizioni obiettive dette scientifiche per la conoscenza del delinquente e dell’atto criminoso. Il nostro scopo invero è diverso: orientare lo studioso nella ricerca del significato del delitto e della condotta criminosa attraverso la conoscenza concreta del delinquente in profondità.
Una tale conoscenza è più completa e più profonda di quella offertaci dalla psicologia generale. Essa fa appello non solo alla comune clinica psicologica e ad una psicopatologia amplificata e specializzata, ma a tutti i contributi che possono apportare attualmente alla psicologia umana normale le scienze, o arti scientifiche, che pre tendono all’esplorazione dell’uomo, ossia a quella conoscenza concreta che è detta talvolta antropologica.
Scienza dunque dei rapporti dell’essere umano con sè e con il mondo, a cui collaborano discipline diverse, presentemente in via di sviluppo e che muovono prevalentemente da due grandi movimenti culturali, la Fenomenologia e la Psicoanalisi, questi due approcci tra gli altri, come la Sociologia, per esempio, della Soggettività umana.
Il problema del delitto è un problema umano permanente: uno dei più tragici e dei più attraenti, ma anche, ahimè, uno dei più scoraggianti per quanti, giuristi e scienziati, biologi e psichiatri, sociologi ed altri studiosi, l’hanno affrontato per necessità sociale o per il bisogno scientifico di conoscere l’uomo.[…]»

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Prefazione

Introduzione

PARTE PRIMA
INSUFFICIENZA E RELATIVITÀ DEI METODI OBIETTIVI DI CONOSCENZA DELL’UOMO DELINQUENTE

Capitolo I. Bio-criminogenesi e psicologia

  • I. Teoria biocriminogenetica del PENDE
  • II. Concezione biocriminogenetica di B. Di Tullio
  • III. Critica della bio-criminogenesi

Capitolo II. Sociocriminogenesi e psicologia

  • I. Il delitto come fenomeno sociale
  • II. Gli approcci psicologici della sociologia criminale
  • III. Il delitto come fenomeno di massa
  • IV. Il posto della psicologia nella sociologia criminale mondiale
  • V. La disorganizzazione sociale del mondo contemporaneo, fattore criminogeno
  • VI. Le nuove concezioni sociologiche

Capitolo III. Comprensione dei delitti patologici

  • I. Gli inadattati sociali
  • II. L’elemento psicopatologicO nei reati comuni
  • III. La criminalità sessuale dei non alienati
  • IV. I delitti psicopatologici propriamente detti (schizofrenici, paranoici, psicosi diverse)

Capitolo IV. Psicologia della delinquenza minorile

  • I. La casa, la strada e l’ambiente familiare
  • II. I fattori puberali di scatenamento nelle reazioni delittuose
  • III. Le bande di adolescenti

PARTE SECONDA
DESCRIZIONE ED ANALISI CLINICA DELLE GRANDI CONDOTTE CRIMINOSE


Capitolo I. Le grandi condotte criminose (dal furto all’omicidio)

  • I. Furti senza condotta omicida
  • II. Furti con condotta omicida
  • III. La condotta dell’omicida in generale

Capitolo II. L’omicidio e le sue molteplici forme

  • I. I delitti pseudopassionali
  • II. Delitti di motivazione parzialmente nevrotica
  • III. Psicologia del delitto ordinario sue numerose modalità
  • IV. Psicologia dei delitti speciali: parricidio, infanticidio
  • V. Psicologia di delitti speciali (seguito): Infanucidi – Mentalità di seviziatori di ragazzi

Capitolo III. Delitti considerati legittimi dai loro autori o commessi per un inconscio senso di colpa

  • I. Il delitto passionale
  • II. I delitti ideologici (religiosi, politici, ecc.)
  • III. I delitti imperfetti (incompleti, non preparati, non volontari)
  • IV. Psicologia della piromania

Capitolo IV. Pericolosità del delinquente e suoi indici psicologici

  • I.  Insufficienza della concezione obiettiva di pericolosità
  • II. La prognosi dello stato di pericolosità attraverso lo studio individualizzato della personalità sotto l’aspetto della soggettvità
  • II. Il ritorno della pericolosità

PARTE TERZA
CONCEZIONE COMPRENSIVA DELLA CRIMINALITÀ

Capitolo I. Concezione clinica amplificata dal De Greeff (antropologia clinica)

  • I. Principi della concezione clinica amplificata di Etinne De Greeff
  • II. L’Io e i suoi legami morali e affettivi
  • III. Il sentimento dell’ingiustizia subita
  • IV. L’atteggiamento e i processi criminogeni
  • V. Variazioni nei rapporti con l’ambiente
  • VI. Un caso interessante di criminogenesi visto dal De Greeff
  • VII. Lo svolgimento della criminogenesi e il passaggio all’atto

Capitolo II. Comprensione psicoanalitica del delinquente

  • I. Le prime ricerche psicanalitiche sul delinquente
  • II. Il senso di colpa e l’autopunizione nel delinquente
  • III. Carenza affettiva nell’infanzia dei futuri delinquenti
  • IV. Carattere simbolico delle condotte criminose
  • V. Analisi del Lagache della personalità del delinquente
  • VI. L’aggressività e l’aggressione nel delinquente
  • VII. L’atteggiamento dell’uomo di fronte alla propria morte e a quella dell’altro

Caritolo III. Contributi della fenomenologia alla psicologia criminale

  • I. Lo svincolamento del delinquente
  • II. Delitto e valori morali irreali
  • III. La dialettica della coppia delinquente-vittima
  • IV. Legame interumano e valore. Il delitto, catastrofe intersoggettiva

Capitolo IV. Sintesi riassuntiva delle concezioni comprensive dell’uomo delinquente. Verso un’antropologia criminale

  • I. Insegnamenti e lacune della concezione clinica amplificata
  • II. Insegnamenti della psicoanalisi contemporanea
  • III. Contributi fenomenologia alla clinica criminale
  • IV. Verso un’antropologia criminale

Conclusione

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