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Psichiatria e Fenomenologia

Psichiatria e Fenomenologia

Collana・Storia della Scienza

Autore/i: Rossi Monti Mario

Editore: Loescher Editore

introduzione, avvertenze e note bibliografiche dell’autore.

pp. 268, figure b/n, Torino

Nell’ambito dei diversi indirizzi in cui si articola la psichiatria contemporanea l’impostazione fenomenologia ha rappresentato e rappresenta una delle fondamentali modalità di approccio al mondo della malattia mentale. L’indirizzo fenomenologico in psichiatria ha trovato il suo naturale complemento nelle filosofie dell’esistenzialismo tanto che si è soliti parlare di un unico indirizzo fenomenologico-esistenziale. Dalla vasta produzione scientifica dei maggiori esponenti dell’indirizzo fenomenologico-esistenziale scaturisce – più che una precisa tecnica terapeutica – un diverso modo di volgersi allo studio della persona considerata nella sua inscindibile unità. Tale impostazione reagisce alle esasperazioni di una psichiatria che aveva fatta propria la filosofia del tardo positivismo e che impegnata a discriminare, classificare e catalogare il sintomo psichiatrico rischiava di non vedere, dietro la malattia, la persona e con essa il suo peculiare modo di essere nel mondo.

Mario Rossi Monti
è nato a Milano nel 1953. Si è laureato in medicina presso l’Università degli studi di Firenze discutendo una tesi in psichiatria.

STORIA DELLA SCIENZA: (Collana diretta da Paolo Rossi)
Le teorie scientifiche viste sia nella loro autonomia sia nel rapporto con le metafisiche, con le visioni del mondo, con le “immagini della scienza” presenti in situazioni storico-sociali determinate: una storia della scienza che non si risolve in una pura epistemologia, nè si dissolve in una sociologia delle istituzioni scientifiche.

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Introduzione
Avvertenza
Nota bibliografica

I. – COMPRENDERE E SPIEGARE

  • Dilthey: un mondo vissuto
  • Dilthey: l’autonomia delle scienze dello spirito
  • Jaspers: immedemmarsi e comprendere
  • Jaspers: la lente della teoria
  • Husserl: il mondo «alla mano»
  • Husserl: l’epoché fenomenologico-trascendentale
  • Husserl: la regione della soggettività trascendentale
  • Paci: la psicologia fenomenologica e la fondazione della psicologia come scienza

II. – DAL MONDO DELL’OVVIO ALL’UNIVERSO DEL POSSIBILE

  • Binswanger: alla ricerca di un mondo perduto
  • Husserl: la fonte di tutti i mali
  • Heidegger: verso le cose stesse
  • Heidegger: la trascendenza come struttura della soggettività
  • Binswanger: intenzionalità, presenza e trascendenza
  • Binswanger: le declinazioni del trascendere
  • Cargnello: il negativo del delirio
  • Wyrsch: psicopatologia ed antropoanalisi
  • Binswanger: mondi allo specchio
  • Sartre: la disintegrazione del mondo
  • Merleau-Ponty: l’allucinazione come realtà
  • Laing: una scienza delle persone

III. – IL GIOCO DELLE PARTI: NORMALITÀ E PATOLOGICA

  • Jaspers: immagini del mondo
  • Binswanger: ordine e disordine
  • Binswanger: storia di un tacco malfermo
  • Cargnello: normalità e normatività
  • Minkowski: fatto clinico e fatto psicopatologico
  • Sartre: assurdità di una radice
  • De Martino: schizofrenia e mentalità mitico-magica
  • Laing: il sistema del falso Io

IV. – LA FOLLIA COME STORIA VISSUTA

  • Bleuler: un pianto senza lacrime
  • Laing: la ragazza di Kraepelin
  • Jaspers: il complesso sintomatico paranoideo
  • Binswanger: in balìa del nemico
  • Minkowski: un caso di melancolia schizofrenica
  • von Gebsattel: un’illusione fobico-olfattiva
  • Cargnello: temporalità e spazialità maniacale
  • Gentili, Muscatello, Ballerini, Agresti: il vissuto corporeo nella schizofrenia Binswanger: dal mondo etereo al mondo sepolcrale
  • Straus: un filo spezzato

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