Psichiatria e Antipsichiatria
Titolo originale: Psychiatry and Anti-Psychiatry
Autore/i: Cooper David
Editore: Armando Armando Editore
pp. 168, Roma
L’autore di questo volume propone una tesi paradossale, tagliente: la pratica psichiatrica ufficiale e i connessi tipi di trattamento acquisiscono ed esauriscono il loro senso nell’ambito di un’operazione per mezzo della quale alcuni membri di una famiglia e di una società in genere fanno sì che altri vivano al posto loro il caos che rifiutano di affrontare dentro di sé. Più precisamente, la teoria e la pratica ufficiale della psichiatria offrono gli alibi necessari a questa operazione e, convalidandola, la rendono irreversibile.
David Cooper illustra il fondamento di questa tesi con un accurata critica degli assunti teoretici della psichiatria, di cui denuncia la derivazione dalle scienze naturali e, di conseguenza, la assoluta irrilevanza per la situazione umana; nonchè attraverso una dettagliata ricostruzione del processo di invalidazione sociale e del ruolo che in tale processo svolgono la famiglia prima ed il medico poi.
Infine, nell’ultimo capitolo, l’autore ci propone il resoconto dello svolgimento, e delle connesse difficoltà, di quella che egli definisce un’esperienza di anti-pschiatria; e cioè di un tentativo di vivere la pratica psichiatrica in una forma che rifiuti il ruolo, che invece secondo Cooper abitualmente svolge, di esecutrice di una nascosta violenza.
- Violenza e psichiatria
- La famiglia e la schizofrenia
- Studio di una famiglia
- L’infermo, la sua famiglia e l’ospedale
- Villa 21: un esperimento in anti-psichiatria
- Ulteriori considerazioni
Argomenti: Malattie della Mente, Psiche, Psichiatria, Psico-Patologie, Studio Pratica e Ricerca,