Poesie
L’edizione più completa delle Poesie del grande poeta gallese
Autore/i: Thomas Dylan
Editore: Giulio Einaudi Editore
premessa, traduzione e note di Ariodante Marianni, con un’appendice di vesioni di Eugenio Montale, Piero Bigongiari, Alfredo Giuliani, titolo originale: Collected Poems, in copertina: Dylan Thomas in una fotografia del 1938.
pp. IX-270, Torino
«L’apparizione di questo selvaggio figlio del Galles sulla scena letteraria inglese è stata già un fatto quasi magico – ha scritto di Thomas Attilio Bertolucci – cui ha forse aggiunto suggestione la presenza stregonesca di una madrina singolare, Edith Sitwell. Aveva vent’anni, Thomas, quando pubblicò il librettino delle diciotto poesie prime (Eighteen Poems) e chi aveva orecchio fino senti che era nato finalmente un poeta nuovo, naturale anche se oscuro, un’alternativa al rigore intellettuale di Eliot e alla concettosità abile di Auden: un cantore, un bardo, come se non se n’erano più uditi dopo Yeats.
Il volume che segui nel 1945 (Deaths and Entrances) confermò, anche se come capita, le voci discordi non mancarono, l’impressione che questa volta si, ceravamo. Purtroppo, alla radice di quest’impeto visionario c’era un’intossicazione, prima che di parole, di alcool. Thomas, all’inglese, è stato un “maudit”, votato, per dirla con quell’altro grande selvaggio, Rimbaud, al “déreglement de tous les sens”… La sua vita orribile ed eroica non deve far dimenticare la sua poesia, di un volo che non ha eguali nella poesia, non soltanto anglosassone, di questi anni».
A quattro anni dalla prima edizione, Ariodante Marianni ripropone ai nostri lettori una scelta notevolmente ampliata delle poesie di Thomas: e arricchisce la sua versione dei contributi di traduzione di Piero Bigongiari, Alfredo Giuliani, Eugenio Montale. È questa un’occasione unica, perciò, di rigustare, in tutta la varietà di toni e sfumature attribuitele dall’estro di tanto esperti e illustri traduttori, la poesia «visionaria» di Thomas: la sua tecnica di composizione affine a quella musicale, col suo gusto per consonanze e dissonanze, per gli impasti dei timbri e le invenzioni dei ritmi; la predilezione per i contenuti primordiali; la ricchezza e la polivalenza delle associazioni d’immagini; il senso di un universo sconosciuto e inconoscibile, dove il processo nascita-morte si svolge «sotto cieli noncuranti» e tuttavia partecipi.
Dylan Thomas nacque il 27 ottobre 1914 a Swansea, nel Galles. Suo padre insegnava alla Grammar School del paese, dove il ragazzo Dylan compì i suoi primi studi, dando precocemente prova del suo esplosivo talento di poeta nel 1934 con Eighteen Poems. La infaticabile scopritrice di talenti letterari, Edith Sitwell, riconobbe subito in lui una voce di poeta completamente nuova. Seguirono Twenty-Five Poems nel 1936, e nel 1939 The World I Breathe e The Map of Love, dove si alternano versi e prose. Nel 1940 Thomas si rivela narratore col libro di racconti A Portrait of the Artist as a Young Dog. Thomas aveva lavorato per un anno come reporter al «South Wales Evening Post». Nel 1936 aveva sposato Caitlin Mac Namara e si era stabilito a Laugharne, in una casa sul mare. Dal matrimonio con Caitlin ebbe una figlia. Scoppiata la guerra, riformato dal servizio militare, cominciò a lavorare negli studi radiofonici della BBC di Londra. La collaborazione radiofonica continuò per tutto il resto della sua vita e le sue radioconversazioni furono l’occasione di molte delle sue più belle pagine di prosa. Dopo le raccolte di poesie Deaths and Entrances (1946) e In Country Sleep (1931) pubblicò i suoi Collected Poems 1934-1952.
Si recò più volte negli Stati Uniti, per letture di poesie, e in Italia, soggiornando soprattutto all’isola d’Elba. La vita febbrile e sregolata degli ultimi anni minò gravemente la sua salute. Dopo aver consegnato alla BBC il «dramma per voci» Under Milk Wood partí per un nuovo «poetry-reading tour» negli Stati Uniti. Morì per emorragia cerebrale a New York il 9 novembre 1953.
Di Thomas, Einaudi ha pubblicato Prose e racconti e Molto presto di mattina, che raccoglie le conversazioni radiofoniche tenute alla BBC dal 1945 al 1953. Questa stessa collana ospita ora anche Ritratto dell’autore attraverso le lettere, una suggestiva scelta dell’epistolario (a cura di Costantine Fitzgibbon), che può essere letta come una appassionata autobiografia.
Argomenti: Letteratura, Poesia,