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Petrarca – L’Italiano Dimenticato

Petrarca – L’Italiano Dimenticato

In un presente dominato dall’immagine e dalla prosa, c’è di nuovo spazio per un padre letterario troppo a lungo rinnegato?

Autore/i: Quondam Amedeo

Editore: Rizzoli

prima edizione, premessa dell’autore, in copertina: Francesco Bonsignore, ritratto del Petrarca, galleria Borghese, Roma.

pp. 280, Milano

Per secoli riconosciuto come padre della tradizione letteraria italiana, memorizzato, imitato, plagiato da schiere di scrittori e di poeti, Francesco Petrarca viene nell’Ottocento risorgimentale e romantico accantonato, quasi rinnegato. Considerato l’emblema di una società aristocratica e clericale, non può non entrare in conflitto con la tensione laica e borghese che anima un popolo in cerca di riscatto dalla dominazione straniera, simbolo per eccellenza dell’autonomia della poesia e del lavoro intellettuale, non può non scontrarsi con il nuovo bisogno di letteratura impegnata, che accende i cuori ai valori politici, etici e civili. Così, nella galleria di antenati con cui l’Italia fonda la propria identità di nazione, a Petrarca è preferito Dante, poeta filosofo e dell’azione, che ebbe il coraggio di parlare la lingua viva e multiforme del popolo: Dante è il campione della lotta ai tiranni, l’autentico padre degli italiani; Petrarca é il simbolo di una letteratura chiusa in se stessa: è un non italiano, anzi il non italiano per eccellenza. Amedeo Quondam inquadra nelle sue linee essenziali questo autentico “colpo di stato” (o “congiura”) delle patrie lettere e lo fa rivolgendosi al lettore con estrema chiarezza e semplicità. Dando voce a testimoni illustri come Foscolo, Leopardi, Alfieri e De Sanctis, fa rivivere in queste pagine una fase cruciale della nostra storia culturale e lo fa soprattutto per interrogarsi sul presente: oggi che le ideologie sono crollate e i nazionalismi si temperano per dare corpo a organismi che riuniscono identità differenti, come l’Unione europea, è possibile finalmente riabilitare Petrarca e con lui il modello estetico ed etico di una letteratura orgogliosa di essere autonoma e indipendente?

Amedeo Quondam è ordinario di Letteratura italiana presso l’università La Sapienza di Roma. Tra le sue opere ricordiamo Rinascimento e classicismo (Bulzoni 1999), Questo povero cortegiano. Castiglione, il libro, la storia (Bulzoni 2000) e Cavallo e cavaliere. L’armatura come seconda pelle del gentiluomo moderno (Donzelli 2003).

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Premessa

  1. Il gioco degli spiccioli
  2. A proposito di identità nazionale, di Petrarca e di Dante
  3. Tre poeti e due padri
  4. Il paradigma dell’identità nazionale: De Sanctis e il romanzo della Storia

Riferimenti bibliografici

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