Libri dalla categoria Politica
Battiato la Voce del Padrone – 1945-1982: Nascita, Ascesa e Consacrazione del Fenomeno
Autore/i: Zuffanti Fabio
Editore: Arcana Editrice
prima edizione, introduzione dell’autore.
pp. 318, Roma
Franco Battiato è da oltre cinquant’anni una figura unica nel panorama artistico italiano per il suo impavido muoversi tra il pop e la ricerca più ardita, fino a esplorare il mondo dell’opera, della pittura e del cinema. Ogni passo compiuto da Battiato è peculiare per coraggio, originalità, intraprendenza e forza di volontà. Questo libro narra del percorso che da un piccolo paese siciliano arriva alle vette delle classifiche: dal 1945, anno di nascita del musicista, al 1982, momento della consacrazione con la voce del padrone, uno degli album più venduti nella storia della discografia italiana. In questo lasso di tempo il cammino di Battiato è impervio e segnato da numerose crisi: abbandona il paese natale per affrontare la metropoli e le sue sirene incantatrici, realizza il sogno di diventare musicista ma presto rinuncia al facile successo commerciale, imbocca la strada della sperimentazione, divide aspramente pubblico e critica fino a tornare sui propri passi per riprendersi, finalmente, quel successo che aveva solo sfiorato agli albori della carriera. Per ricostruire questa appassionante vicenda, Fabio Zuffanti ha effettuato una certosina ricerca in tutto ciò che finora è stato pubblicato sull’argomento e ha analizzato ogni singola canzone dell’artista siciliano (relativamente al periodo citato) con scrupoloso fare musicologico. Ma non sono solo i brani di Battiato a essere sviscerati dall’attenta penna del musicista/scrittore genovese, bensì anche i concerti, le scelte di vita e tutte le collaborazioni, dichiarate e non. Zuffanti ha inoltre interpellato un gran numero di persone che hanno percorso piccoli o lunghi tratti di strada insieme a Battiato: musicisti, grafici, fotografi, giornalisti, collaboratori o semplici amici che con i loro contributi inediti raccontano gustosi retroscena su canzoni, dischi, concerti, registrazioni, copertine, foto, partiture e misticismo. Anche lo stesso Battiato è chiamato a ripercorrere la sua ascesa e consacrazione, e lo fa tramite rare dichiarazioni estrapolate da interviste d’epoca e incontri vari. Dichiarazioni che mettono in luce il suo carattere fiero e senza compromessi, in analisi sempre lucide e illuminanti su arte e società.
Fabio Zuffanti è musicista e scrittore. Ha all’attivo oltre quaranta album come solista o leader di band quali Finisterre, Maschera di Cera, Höstsonaten e una fitta attività concertistica in tutto il mondo. È autore dei saggi O casta musica (2012, Vololibero), Ma che musica suoni? (2014, Zona), Prog, 101 dischi dal 1967 al 1980 (2016, Arcana), del volume di poesie Il giorno sottile (2016, Mora) e della raccolta di racconti Storie notturne (Ensemble, 2018). Nel 2016 è stata pubblicata in Canada la prima biografia su Fabio Zuffanti, Jeux de miroirs, scritta dal giornalista quebecchese Michel Bilodeau.
Nei dettagli di Francesca Messina
Introduzione
- La maestra in estate
- Come son lunghe le sere
- Cosa c’è da guardare?
- Varcherò i confini
- Anche il tuo spazio è su misura
- Riduci le stelle in polvere
- Per distruggere me e le mie verità
- Mi si è rotta l’unghia
- Aranciate, panini, birra
- A quei tempi dormivo in un piccolo letto
- Mon métier, faire le musicien
- C’è chi parte con un Raga della sera
- Mandiamoli in pensione i direttori artistici
- Voli imprevedibili ed ascese velocissime
- Discografia 1965-1982
Ringraziamenti
Maria Luigia – Il Destino di un’Asburgo da Parigi a Parma
Da moglie di Napoleone a duchessa di Parma: il drammatico destino di una donna combattuta tra ragion di stato e ragioni del cuore sullo sfondo di un’Europa in continuo tumulto
Autore/i: Herre Franz
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, traduzione di Letizia Travo, titolo originale: Marie Louise.
Fragile e romantica, Maria Luigia (1791-1847) fu freddamente manovrata come una semplice pedina sulla scacchiera della politica nella prima metà dell’Ottocento. Era un’Asburgo educata all’odio per Napoleone, il gran nemico dell’Austria, ma fu messa senza tanti complimenti nel talamo dell’Empereur, non appena la ragion di Stato lo chiese. Dopo aver accettato, all’inizio con rassegnazione, poi con crescente convinzione, il ruolo di consorte del più potente uomo dell’epoca, dandogli un erede, il piccolo re di Roma, al crollo del sistema napoleonico prese, malgrado le insistenze del marito, la coraggiosa decisione di non seguirlo in esilio e ritornò a Vienna. Dal 1816 in poi, mentre in alcuni paesi andavano affermandosi, sotto la Restaurazione, i movimenti patriottici in lotta per l’indipendenza nazionale, fu duchessa – amatissima – di Parma; qui sposò morganaticamente il conte austriaco Adam Adalbert Neipperg, ancora con il conte francese Carl de Bombelles, suo ministro. Sull’inaferabile personalità di Maria Luigia gli storici si sono espressi in termini controversi. La vera Maria Luigia fu l’innocente arciduchessa d’Austria, vittima dei calcoli di Metternich e del padre Francesco I, o la fredda e contegnosa imperatrice dei francesi che abbandonò Napoleone nei giorni della sventura, o la mote e passionale duchessa di Parma, che morì sfinita per amore? Senza nulla concedere alla storiografia di parte, in questa nuova biografia Franz Herre ripercorre, con la consueta agilità narrativa e capacità di penetrazione psicologica, l’esistenza e il destino di «una donna che patì molti torti in vita e molte ingiustizie in morte».
L’Amante di Napoleone – Vita e Passioni di Maria Walewska
La donna che amò Napoleone nel trionfo e nella sconfitta
Autore/i: Sutherland Christine
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, traduzione di Joan Peregalli, titolo originale: Marie Walewska.
pp. 274, Milano
Polonia, 1806. Maria ha vent’anni, è una donna bellissima e dolce, inesperta della vita e dell’amore, sposata a un anziano nobile polacco, Anastasy Walewski. Figlia di un aristocratico caduto in guerra contro i russi, adora il suo paese, che nel 1795 è stato smembrato tra le potenze confinanti fino a perdere persino il nome sulle mappe. Napoleone, trentasettenne, è il conquistatore trionfante d’Europa. A Varsavia incontra Maria, ed è il colpo di fulmine. Travolta e lusingata dal suo ardore, fiduciosa di poter aiutare il proprio paese, la giovane ne diventa l’amante. Finirà per innamorarsene perdutamente e, due anni e mezzo più tardi, gli darà un figlio. Ma quest’evento, che pure riempe di gioia Napoleone, sembra ridestare in lui le aspirazioni a fondare una dinastia: di lì a poco divorzia da Giuseppina e sposa Maria Luisa, figlia dell’Imperatore d’Austria. Da allora, però, il suo astro tramonta. Con la campagna di Russia, il crollo delle alleanze, le difficoltà sul fronte spagnolo, infine la battaglia di Lipsia, è costretto ad abdicare. Maria, nonostante tutto, rimane al suo fianco: lo raggiunge nel suo esilio all’isola d’Elba, gli è vicina dopo la tragica sconfitta di Waterloo e fino alla partenza per Sant’Elena. Morirà tre anni dopo. Il loro figlio Aleksander, cui Walewski ha dato il suo nome, farà una brillante carriera sotto Napoleone III come ambasciatore di Francia a Londra e poi ministro degli Esteri.
Il Mistero del Mar Morto – I Rotoli di Qumran : dalla Scoperta all’Intrigo
Titolo originale: The Dead Sea scrolls deception
Autore/i: Baigent Michael; Leigh Richard
Editore: Marco Tropea Editore
prefazione degli autori, traduzione di Silvia Lalla.
pp. 264, 1 cartina b/n f.t., Milano
I rotoli del Mar Morto furono ritrovati all’interno di alcune caverne situate a circa trenta chilometri a est di Gerusalemme nel 1947 e nel 1956. Ma solo oggi Baigent e Leigh sono riusciti a ricostruire quello è stato definito “lo scandalo accademico del ventesimo secolo”.
E ci spiegano come e perché la stragrande maggioranza degli ottocento antichi manoscritti in ebraico e aramaico, rimasti sepolti per diciannove secoli, sono stati tenuti nascosti dalle varie accademie di orientamento religioso fino a tempi molto recenti.
Con una serie di interviste, un’approfondita analisi storica, l’esame di materiali originali, editi e inediti, gli autori sono riusciti a scoprire la vera ragione dell’aspra contesa scatenatasi tra gli studiosi attorno ai ritrovamenti di Qumran.
Quelle pergamene infatti contengono niente meno che una sconvolgente reinterpretazione delle origini del Cristianesimo, una versione totalmente innovativa della vicenda storica di Gesù, e addirittura consentono di guardare da una nuova prospettiva alle tre grandi religioni monoteistiche nate nel Medio Oriente.
Esso chiarisce, in modo estremamente semplice e di piacevole lettura, le complicazioni che hanno portato ad una severa censura ecclesiastica del contenuto dei manoscritti per quasi un quarto di secolo.
Passione e Tragedia – La Storia degli Ebrei Russi
La gloriosa e tragica storia degli ebrei russi, protagonisti e vittime di un sogno che divenne un incubo
Autore/i: Calimani Riccardo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione dell’autore.
pp. 424, Milano
La storia degli ebrei russi è stata, rispetto a quella delle altre comunità ebraiche presenti in Europa, la più ricca di sfumature, suggestioni e contraddizioni, in quanto caratterizzata da intense fiammate di partecipazione rivoluzionaria alla vita politica e culturale dalla quale abitualmente erano esclusi. Confinati negli innumerevoli villaggi della cosiddetta «zona di residenza», una sorta di enorme ghetto a cielo aperto che si estendeva dall’Ucraina alla Lituania, gli ebrei vissero per secoli in condizione di sostanziale isolamento, con una propria lingua e una propria fede, fino a raggiungere, all’inizio del XX secolo, la considerevole cifra di 5 milioni di individui, pari al cinque per cento della popolazione.
Di fronte al diffondersi dell’antisemitismo, fomentato dal regime zarista con la «fabbricazione» dei falsi Protocolli dei Savi di Sion e la tolleranza nei confronti di pogrom sempre più cruenti, gli ebrei non solo andarono a ingrossare le file dei maggiori gruppi politici d’opposizione, ma fondarono un proprio partito, il Bund, che per primo in Russia difese energicamente gli interessi e i diritti di larghe masse di diseredati.
Poi si avverò la previsione di un cinico ministro zarista: un terzo degli ebrei russi emigrò in America, un terzo morì sui campi di battaglia della Grande Guerra e un terzo finì per assimilarsi, gettandosi nelle fauci del leone sovietico. Ben presto, infatti, le speranze di uguaglianza e superamento di ogni forma di discriminazione suscitate dalla Rivoluzione d’Ottobre, alla quale gli ebrei avevano dato un contributo decisivo, si spensero tragicamente durante il lungo e fosco periodo del Terrore staliniano. Nella «patria del socialismo» il risultato fu beffardo e paradossale: nel secondo dopoguerra si scatenò la lotta contro il «cosmopolitismo» ebraico e venne proibita la pubblicazione del Libro nero, agghiacciante testimonianza del genocidio nazista nei territori sovietici occupati. Inoltre, dopo la caduta del Muro di Berlino, l’Unione Sovietica diventò il paese che fornì a Israele un grandissimo numero di immigrati. Proseguendo la sua ricerca sul mondo ebraico, Riccardo Calimani ripercorre le tappe fondamentali del tortuoso e, nei suoi risvolti più inquietanti, ancora poco noto itinerario degli ebrei in Russia e nell’Unione Sovietica, e rivisita il dibattito sulla «questione ebraica» in seno al marxismo, da Marx ed Engels a Kautsky e Lenin. In questo racconto di ampio respiro spiccano le esperienze esistenziali di uomini come Il’ja Erenburg, Isaak Babel’, Vasilij Grossman, Osip Mandel’štam e Boris Pasternak, ma anche come Lev Trockij e Abram Léon, in cui l’autore coglie i paradigmi dei differenti modi nei quali si è storicamente declinata la presenza culturale ebraica nel mondo occidentale.
Riccardo Calimani (Venezia 1946) si è laureato in Ingegneria elettrotecnica all’università di Padova e in Filosofia della scienza all’università di Venezia. Fra le sue opere principali, pubblicate da Mondadori, ricordiamo: I destini e le avventure dell’intellettuale ebreo (1996; Premio Tobagi), Gesù ebreo (1998), Paolo (1999), Ebrei e pregiudizio (2000), Storia del ghetto di Venezia (2000; Oscar 2001), Storia dell’ebreo errante (2002), L’inquisizione a Venezia (2002), L’Europa degli ebrei (2002), Non è facile essere ebreo (2004). Nel 1986 ha ottenuto il Premio cultura della Presidenza del Consiglio dei ministri, nel 1997 il Premio europeo per la cultura.
Il Paradiso è un Cavallo Bianco che non Suda Mai
Autore/i: Celentano Adriano; Ripa di Meana Ludovica
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prima edizione.
pp. 248, Milano
Il Paradiso è un cavallo bianco che non suda mai: di paradossi come questo, espressi in una lingua sincopata, tutta ritmo, come di chi parla cantando, Celentano ne ha seminati a piene mani nelle pagine di questo libro. Ma a voler ben vedere, quelli di Celentano non sono paradossi. Sono, per lui, la semplice verità: esperienze di vita che si fondono in un nevrotico e caleidoscopico turbinio di immagini fantastiche, attese, speranze, illusioni di un Candido dei nostri giorni che ha un occhio rivolto al cielo e l’altro al box office. Ogni canzone di Celentano, ogni suo film e ancor più questo suo libro scritto in presa diretta, raccontato a braccio nel corso di molte notti insonni, accreditano il mito di un uomo semplice, genuino, che ha il coraggio di operare delle scelte, che ha il dono di vivere e di esprimersi naturalmente senza ricorrere in modo artificioso agli additivi d’uso: cultura, impegno sociale, proteste, eversione, ecc. In questo, forse, è la ragione del suo straordinario successo che dura senza flessioni da venticinque anni e che si è esteso dal campo specifico della canzone al mondo dello spettacolo più in generale, facendo di lui un uomo record, dagli incassi senza precedenti. Dopo tante offerte e altrettanti rifiuti e tentennamenti, Celentano si è deciso a buttar fuori per la prima volta tutto quello che non ha mai detto. Ne è nato un libro strano, diverso, in cui Celentano parla di tutto, anche di Dio, chiamandolo semplicemente «Lui» e mescolandolo al profano della sua vita con grande semplicità e un pizzico di calcolata civetteria. Un libro tutto da gustare. Perché si ride. Perché ci si commuove. Perché è un libro di Celentano, insomma. Un libro che lascia, in chi lo legge, la sensazione che sia molto ancora quello che Celentano deve dire.
Il Dio Interno – Un Messaggio che Viene dal Mondo della Vita
Titolo originale: A God Within
Autore/i: Dubos René
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
unica edizione, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Maria Giulia Castagnone.
pp. 298, Milano
Uno scienziato parla in queste pagine, ma non come son soliti gli scienziati, né delle stesse cose. Di che parla? Di un dio che è nascosto in noi. Che dio? Il dio della differenza e della varietà. Agendo entro la materia, questo dio fa sì che il mondo si esprima attraverso innumerevoli e distinti individui. Sempre è stata ambizione della scienza fissare leggi universali. E invece lo scienziato René Dubos celebra la diversità e il rigoglio del mondo della vita. Vi è in ogni cosa (uomo, popolo, luogo, animale, eccetera) un carattere proprio (un seme che deve crescere, verdeggiare e fiorire). Tuttavia, la nostra civiltà tende all’uniformazione – e alla distruzione. Partendo dall’ecologia, il discorso di Dubos arriva a investire l’intera storia, l’intera cultura, l’intero arco delle forme spirituali dell’uomo. Gli ecologi radicali sono di solito anche apocalittici: dovunque essi vedono l’estinzione delle particolarità e la fine delle simbiosi. Non è il caso di Dubos. Una tendenza, egli afferma, non è un destino, e nonostante una civiltà che imbratta, dilapida, aggredisce e si sente padrona, la vita continua a tessere la tela inesauribile e variopinta delle sue invenzioni sempre nuove. Ancora oggi non vi è uomo che sia completamente uguale a un altro uomo (non vi sono né doppioni né superfluità né indebolimenti della creazione); ancora oggi ognuno di noi è legato ai luoghi, alle stagioni, ai ritmi cosmici più di quanto non si voglia credere. Il dio nascosto è un dio potente, e questo libro che lo celebra è un libro di scienza e insieme un libro di saggezza. Non solo esso porta il sostegno di una complessa e matura visione scientifica a molti temi della “controcultura” contemporanea, ma suggerisce a ogni lettore come diventare se stesso, riconciliandosi con la propria natura (con la Natura) e sviluppando quel messaggio segreto che ci viene dal fondo stesso della materia e che è scritto sin nell’intimo delle nostre cellule.
René Dubos è nato a Parigi nel 1901, ma si è specializzato negli Stati Uniti come microbiologo e patologo sperimentale. È stato per 44 anni docente alla Rockefeller University. Per le sue importanti scoperte gli è stato assegnato il premio Passano, che è il maggior riconoscimento americano in campo medico. Fra le sue opere, ricordiamo: Man Adapting; Man, Medicine and Environment; So Human an Animal, Choisir d’être humain; Reason Awake! Science for Man. In edizione Mondadori ha curato, insieme a Barbara Ward, Una sola Terra, che è un rapporto «sull’ambiente umano del nostro pianeta» commissionato dalle Nazioni Unite.
Coca e Cocaina – Dalla Divina Pianta degli Incas alla Polvere Bianca di Manhattan
Autore/i: Worthon Daniel S.
Editore: Savelli Editori
unica edizione, introduzione di Marco Lombardo Radice.
pp. 144, ill. b/n, Perugia
Dalla coca, la «divina pianta» degli Incas, alla cocaina, piccoli cristalli bianchi che la rivoluzione industriale del XIX secolo ha trasformato in una droga di piacere.
Coca: la sua storia, uso, consumo e commercio che s’intrecciano alle vicende dei suoi scopritori occidentali. Un’ampia sezione è dedicata ai sistemi di coltivazione e raccolta.
Cocaina: la scoperta, i metodi di estrazione, l’uso, gli effetti, i rischi e i pericoli, gli adulteranti e i test per individuarli.
Attualmente esistono molte pubblicazioni su marijuana, eroina ed altre droghe, ma questa è la prima organica monografia dedicata alla cocaina, che ogni giorno di più si diffonde in Italia: illustrazioni, disegni e foto accompagnano le varie parti del libro.
In appendice una raccolta di scritti e testimonianze sull’uso di coca e cocaina, dallo studioso ottocentesco Paolo Mantegazza a Freud, dallo scrittore anni Venti Pitigrilli al sudamericano Albujar.
Nell’introduzione Marco Lombardo-Radice pone gli interrogativi della sinistra oggi di fronte al diffondersi nelle sue fila di una droga sino a ieri ritenuta fascista.
Il Mistero Rudlf Hess – La Missione in Inghilterra del Numero Due di Hitler
Titolo originale: «Rudolf Hess: Botengang eines Toren?»
Autore/i: Schmidt Rainer F.
Editore: Editori Riuniti
prefazione dell’autore, traduzone di Marco Marroni con la collaborazione di Teresa Gregorace.
pp. 416, Roma
Il 10 maggio 1941, a sei settimane dalla campagna di Russia, ebbe luogo uno degli avvenimenti più misteriosi di tutta la seconda guerra mondiale: Rudolf Hess, il più fedele seguace del Führer, volò attraverso le linee nemiche fino a raggiungere la Gran Bretagna. Quale offerta recava agli inglesi? Agì di propria iniziativa o con l’assenso di Hitler? Come rispose il governo di Churchill alle offerte di Hess, e come reagì Stalin? E perché gli inglesi hanno coperto i documenti relativi al volo con una clausola di segretezza che si estende fino al 2018?
Tutte le questioni relative alla spettacolare ed enigmatica missione del delfino di Hitler hanno potuto fino a oggi essere soltanto oggetto di speculazioni e di ipotesi. Rainer Schmidt – che per primo ha potuto esaminare oltre duemila atti ufficiali e le carte private di Churchill – svela, in un libro appassionante e inquietante, il segreto e i retroscena del volo di Hess.
Magia e Scienza – Da Paracelso a Newton
Titolo originale: From Paracelsus to Newton. Magic and the Making of Modern Science
Autore/i: Webster Charles
Editore: Società Editrice Il Mulino
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Pietro Corsi, collana: Intersezioni n° 7.
pp. 166, Bologna
È inevitabile, forse, che riguardando indietro all’origine e allo svolgimento di un processo culturale, lo storico sia portato a sottolinearne gli aspetti gravidi degli sviluppi futuri e ad accantonarne le contraddizioni, le permanenze, le scorie; a trasformare, insomma. in strada maestra quello che era un sentiero accidentato e tortuoso. Questo è quanto pare essere accaduto per la nuova scienza che, secondo lo schema lineare e semplice della storiografia, avrebbe preso avvio nel Seicento liberandosi dell’antica cultura astrologica, alchemica, magica. Ma, avvertiva Lucien Febvre, il metodo migliore per fare storia è spesso quello di complicare ciò che appare troppo semplice: Webster pare aver fatto tesoro di questo insegnamento e in quest’opera mette in luce l’inadeguatezza di un’interpretazione che separi ed opponga l’una all’altra “vecchia” e “nuova” scienza. Paracelso e Newton. L’attenzione che gli scienziati della seconda metà del Seicento continuarono a dedicare alla profezia, alla magia spirituale e alla magia demoniaca, e dall’altra parte l’impostazione spesso moderna data da Paracelso ai problemi scientifici suggeriscono che si deve parlare di contiguità, più che di opposizione tra le due età, e che molti capitoli della storia della scienza seicentesca, a cominciare da quello del predominio del meccanicismo, vanno radicalmente riscritti.
Charles Webster, insegna Storia della medicina nell’Università di Oxford. Tra le sue opere ricordiamo, tradotta in italiano, La grande instaurazione. Scienza e riforma sociale nella rivoluzione puritana (Milano, Feltrinelli, 1980).
Prefazione
Introduzione
- Profezia
- Magia spirituale
- Magia demoniaca
Indice dei nomi
John Bowlby – Dalla Psicoanalisi all’Etologia
Titolo originale: John Bowlby – From Psychoanalysys to Ethology
Autore/i: Van Der Horst Frank C.P.
Editore: Raffaello Cortina Editore
prima edizione, prefazione all’edizione italiana di Nino Dazzi, prefazione di Jerome Kagan, introduzione e ringraziamenti dell’autore, traduzione di Diego Sarracino, collana: Psicoanalisi e Ricerca collana diretta da Massimo Ammaniti e Nino Dazzi.
pp. 202, ill. in b/n, Milano
Basandosi su materiale inedito tratto da interviste e documenti d’archivio, John Bowlby. Dalla psicoanalisi all’etologia racconta la vita e il percorso di ricerca del grande studioso, analizzando il processo di influenza reciproca fra la teoria dell’attaccamento e le scoperte in campo etologico. Vengono inoltre documentati i numerosi scambi personali fra Bowlby e alcuni celebri colleghi e la collaborazione con Mary Ainsworth. Esplorando il significato di questi sodalizi, van der Horst getta luce sul graduale passaggio dalla psicoanalisi all’etologia, che avrà importanti ripercussioni non solo sul lavoro di Bowlby ma anche sull’intero campo della psicologia dello sviluppo.
Frank C.P. van der Horst lavora come psicologo alla clinica De Waag di Rotterdam e come ricercatore presso il Center for Child and Family Studies della Leiden University. La sua attività di ricerca è orientata a descrivere l’evoluzione storica dei concetti delle scienze comportamentali, in rapporto alle teorie e all’opera di John Bowlby, René Spitz, William Goldfarb, Jean Piaget e Harry Harlow.
Prefazione all’edizione italiana
Prefazione
Ringraziamenti
Introduzione
- Cenni biografici e inizi di carriera
- La solitudine del bambino. Il rapporto per l’OMS e gli studi sulla separazione
- La collaborazione con James Robertson. L’importanza dell’osservazione
- L’incontro di Bowlby con l’etologia. Gli studi di Lorenz, Tinbergen e Hinde
- Dalla teoria alle conferme empiriche. Harry Harlow e la natura dell’amore
- Il ruolo di Mary Ainsworth nello studio dell’attaccamento
Conclusioni
Bibliografia
Indice dei nomi
Indice analitico
Vite dei Santi dal III al VI Secolo – 4 Volumi in Cofanetto
1) Vita di Antonio – 2) La Storia Lausiaca – 3) Vita di Cipriano, Vita di Ambrogio, Vita di Agostino – 4) Vita di Martino, Vita di Ilarione, In memoria di Paola
Autore/i: Autori vari
Editore: Fondazione Lorenzo Valla / Arnoldo Mondadori Editore
introduzione di Christine Mohrmann, testi critici e commenti a cura di G. J. M. Bartelink, A. A. R. Bastiaensen, Jan W. Smit, traduzioni di Pietro Citati e Salvatore Lilla, Marino Barchiesi, Luca Canali, Carlo Carena, Claudio Moreschini.
vol. 1 pp. XCII-290, vol. 2 pp. XXIII-424, vol. 3 pp. LXIII-472, vol. 4 pp. LXI-390, Milano
Volume 1: Vita di Antonio
Questa raccolta non ha precedenti nel mondo. Diretta e curata da Christine Mohrmann, la maggiore studiosa vivente del latino e del greco cristiano, essa comprende le principali Vite dei Santi, che furono scritte dal terzo al sesto secolo sia nell’Oriente greco che nell’Occidente cristiano: in Africa settentrionale e in Egitto, in Palestina e in Cappadocia, in Gallia e in Italia… Il lettore moderno non vi troverà soltanto fughe dal mondo, esempi religiosi, drammatiche tentazioni diaboliche, ascese verso il cuore dell’anima; ma il piu vasto, ricco e pittoresco quadro dell’esistenza quotidiana nei secoli che videro la decadenza dell’impero romano, l’invasione dei barbari e la formazione della cultura bizantina. Tutta la ruvida vitalità popolaresca, che la letteratura classica aveva tenuta lontana, prorompe in questi racconti, come in pochi altri testi cristiani.
Il racconto, che viene presentato nel primo volume della raccolta, è la Vita di Antonio, scritta nel quarto secolo da Atanasio : il «best-seller» della letteratura cristiana, presente in centinaia di codici nelle nostre biblioteche, tradotto in latino, copto, etiopico, siriaco, armeno, georgiano ; e ispiratrice di un corteo di quadri e di libri, da Bosch a Grünewald fino a Flaubert. Conosciamo l’infanzia e la giovinezza di Antonio, le notti trascorse vegliando e pregando, gli anni passati nei sepolcri, le grida, le percosse e le tentazioni demoniache, quando le immagini femminili e quelle delle bestie feroci invadevano tumultuando la piccola cella: il lento progresso ascetico, la predicazione intorno ai demoni, la fuga verso il deserto interno, presso un rivo d’acqua e poche palme: i miracoli compiuti in nome di Dio, le battaglie contro i filosofi neoplatonici e gli eretici ariani; e, infine, la dolcissima morte nel cuore del deserto, da dove i suoi occhi contemplarono per l’ultima volta il Monte Sinai, sacro ai pellegrini. In pochi racconti della letteratura universale, troviamo una semplicità cosi sublime: tanta tensione drammatica, tanta ingenuità favolosa, unite a una sottile sapienza intellettuale, che continueranno ad affascinare, oggi come sedici secoli fa, un grandissimo pubblico.
Volume 2: La Storia Lausiaca
La Storia Lausiaca di Palladio, nato nel 363 in Galazia, nell’Asia Minore, e morto vescovo circa sessanta anni dopo, è il secondo volume della grande raccolta di Vite dei Santi, curata da Christine Mohrmann. La Vita di Antonio era un racconto dominato da una figura unica, seguita dalla nascita alla morte. La Storia Lausiaca è invece un romanzo a mille episodi, un polittico dagli infiniti scomparti, dipinto da un pittore ora ascetico ora favoloso drammatico ora comico.
Le montagne di Nitria, il deserto di Libia e di Scete, le rocce della Tebaide, le pianure di Palestina non sono più abitate da pochi eremiti solitari; ma da una folla colorita di monaci, che abitano in monasteri, in celle isolate, in locande; come se, all’improvviso, l’alveare formicolante delle città orientali si fosse rifugiato nei deserti. Qualcuno di questi monaci, che forse ha alle spalle omicidi e ladrocini, è capace di sovrumani ascetismi: digiuna, non dorme, non si lava, resta chiuso in una tomba: canta e prega tutta la notte sotto la pioggia e la neve; trascorre l’esistenza in una perpetua contemplazione estatica, quasi abitasse già in cielo, tra gli apostoli, i profeti e i patriarchi. Qualcuno scrive, e insegna ai giovani discepoli i segreti della parola di Dio. Qualcuno costruisce case sotto le vampe del sole egiziano, intreccia foglie di palma, lavora il suo piccolo campo, vive insieme alle antilopi, come in un nuovo Eden. Qualcuno cede all’orgoglio e ai desideri della carne, che li torturano proprio qui dove sono fuggiti per vincere la carne e l’orgoglio, e alle mille tentazioni che il Demonio, onnipresente come Dio, prepara loro ogni minuto. Molti, infine, conoscono che la semplice letizia del cuore – quell’ironia che l’umiltà sceglie per mascherarsi – è la forma più alta di santità; passano tra i potenti della terra, i vescovi, i sapienti, gli angeli e i demoni, travestiti da domestici, da schiavi, da buffoni di Dio.
Volume 3: Vita di Cipriano, Vita di Ambrogio, Vita di Agostino
Il terzo volume delle Vite dei Santi, a cura di Christine Mohrmann, raccoglie le biografie di tre fra i santi più celebrati dalla Chiesa e dalle comunità cristiane.
La Vita di Agostino comincia nel punto dove le Confessioni si arrestano. La maturità e la vecchiaia del più grande scrittore cristiano sono raccontate da chi gli era stato vicino per anni, aveva vissuto e mangiato accanto a lui, ne aveva ricevuto le confidenze e i rimproveri, osservandolo giorno per giorno nella sua affollatissima esistenza di vescovo, di polemista antieretico, di predicatore, di asceta, di guida d’anime. La comunità monastica fiorisce sotto la sua guida discreta ed elegante, sempre nuove persone vengono toccate dalla sua parola eloquente e soave, quando i Vandali invadono improvvisamente l’Africa. Essi distruggono le città e i villaggi, uccidono gli abitanti, radono al suolo le chiese, torturano i sacerdoti; e intanto, tra le mura di Ippona assediata, mentre il suo mondo di cristiano e di romano sembra precipitare in rovina, Agostino moribondo continua a correggere sino all’ultimo giorno i suoi libri teologici, e piangendo e gemendo loda il Padre di ogni misericordia e di ogni consolazione.
La Vita di Ambrogio è la biografia di un vescovo politico, che difende con coraggio implacabile i diritti e i privilegi della Chiesa contro il potere imperiale; e vede l’imperatore prostrato ai suoi piedi, come l’ultimo dei supplici e dei penitenti. È anche la storia della città di Milano nel quarto secolo: dei suoi primi santi, dei suoi riti e delle lotte feroci tra cattolici e ariani.
La Vita di Cipriano ci riporta due secoli indietro, quando la Chiesa nascente era ancora perseguitata e martirizzata. Per il suo biografo, Cipriano è l’esempio di tutte le virtù cristiane: la dolcezza e la durezza, la carità e la pazienza, la calma e l’ardore dell’anima fusi in un meraviglioso equilibrio. Il martirio – dapprima rivelatogli in sogno, lungamente atteso e rinviato e infine raccontato in pagine di straordinaria bellezza – non è che il sigillo con cui Dio rende perfetta la sua esistenza.
Volume 4: Vita di Martino, Vita di Ilarione, In memoria di Paola
La Vita di Ilarione e In memoria di Paola, comprese in questo quarto volume di Vite dei Santi, sono state composte dal più contraddittorio e bizzarro tra i santi cristiani. San Girolamo è stato il massimo traduttore della Bibbia e un vivacissimo epistolografo: un polemista feroce ed ingiusto e un nostalgico asceta; e non ha mai saputo dimenticare l’amore per lo stile e per la parola nemmeno negli estremi slanci religiosi.
La Vita di Ilarione è una deliziosa invenzione letteraria. Da principio, Girolamo vuole disegnare il ritratto di un sant’Antonio palestinese, che vive di radici crude e di erbe dei campi sul margine del deserto. Ma il nuovo Antonio è perseguitato dalla forza miracolosa che si nasconde nel suo corpo: fa miracoli controvoglia, con una specie di ironia e di disprezzo, costretto dai fedeli. Così egli fugge la Palestina dove è conosciuto; e, a questo punto, la Vita di Ilarione si trasforma in un divertentissimo racconto di avventure, di viaggi, di fughe in luoghi sempre più lontani e di miracoli sempre più assurdi e quasi umoristici.
In memoria di Paola è la storia di una grande aristocratica romana, che abbandonò la sua città, la sua famiglia, le sue ricchezze, per vivere nei luoghi dove Cristo aveva vissuto. A questa donna, Girolamo fu profondamente legato; e, nel corso di due veglie dolorosissime, mentre le dita gli si irrigidivano sullo stilo, egli disegnò il ritratto della sua figura tenace, ostinata, incapace di moderazione, desiderosa di superare qualsiasi limite umano. Sullo sfondo sta la Palestina del quarto secolo, che Paola e Girolamo visitano come pellegrini. Conosciamo così i luoghi santi, quali erano allora: il sepolcro di Cristo, il presepe di Betlemme, la quercia di Abramo, la tomba di Rachele e tutti i nomi che portano con sé il profumo della Bibbia: Sion, Engaddi, Gerico, Cana, il monte Tabor, il lago di Tiberiade…
Opera di Sulpicio Severo, la Vita di Martino ci trasporta nella Gallia del quarto secolo. Di famiglia militare e soldato per molti anni, Martino trasformò la sua milizia di soldato in milizia di Cristo. Eremita nell’isola Gallinaria, vescovo-asceta, mai in collera, mai turbato, mai afflitto, mai ridente, tanto da sembrare estraneo alla natura umana, egli visse la sua fede come una battaglia quotidiana. Lottò contro i contadini della Gallia, che veneravano la dea Cibele: distrusse con le sue mani i templi e gli idoli pagani, come se il Dio nel quale credeva così profondamente fosse in primo luogo l’oscuro Dio della forza.
Christine Mohrmann ha raccolto i suoi studi fondamentali nei tre volumi delle Études Latin des Chrétiens, a bui fra poco se ne aggiungerà un quarto. A.A.R. Bastiaensen ha pubblicato un libro sul vocabolario liturgico nell’Itinerario di Egeria e diversi studi sulla liturgia latina e il cerimoniale epistolare degli antichi scrittori cristiani. Per questa raccolta, ha curato l’edizione commentata della Vita di Cipriano, della Vita di Ambrogio e della Vita di Agostino. Jan W. Smit è professore di latino cristiano e medioevale presso l’Università di Amsterdam: ha pubblicato un volume sulla lingua e lo stile di san Colombano e diversi studi, tra cui uno sul simbolo di Cristo come «cavaliere trionfante». Luca Canali insegna letteratura latina all’Università di Pisa: per la Fondazione Lorenzo Valla, ha tradotto la Vita di Cipriano e la Vita di Ambrogio nel terzo volume di questa raccolta. Claudio Moreschini, che insegna letteratura cristiana antica all’Università di Pisa, ha studiato sopratutto il platonismo latino, Gregorio Nazianzeno, e ha curato e tradotto le opere di Tertulliano.
Saggi Critici – Storia della Letteratura Italiana
5 Volumi in Cofanetto
Autore/i: De Sanctis Francesco
Editore: Editori Laterza
«Saggi Critici» sesta edizione a cura di Luigi Russo, «Storia della Letteratura Italiana» nona edizione a cura di Benedetto Croce.
Saggi Critici, vol. 1 pp. 324, vol. 2 pp. 360, vol. 3 pp. 392, Storia della Letteratura Italiana, vol. 1 pp. 432, vol. 2 pp. 476, Bari
- Saggi Critici – 3 volumi
- Storia della Letteratura Italiana – 2 Volumi
Francesco Saverio De Sanctis (Morra Irpina, 28 marzo 1817 – Napoli, 29 dicembre 1883) è stato uno scrittore, critico letterario, politico, Ministro della Pubblica Istruzione e filosofo italiano.
Fu tra i maggiori critici e storici della letteratura italiana nel XIX secolo.
Tra il Dubbio e l’Inganno – Da Versace al Caso Forti una Doppia Trappola Mortale
Autore/i: Matassa Lorenzo
Editore: Koinè Nuove Edizioni
pp. 352, Roma
“Cerchi la verità sul caso Versace?
Vuoi veramente metterti nei guai,
mio giovane compagno di tavolo verde…
Guarda che questo non è poker, né black jack.
Forse è una roulette, ma di roulette russa si tratta.
Ritieni veramente di volere giocare con la pistola puntata alla tempia?
Mi chiedi di sapere… sapere…
ma c’è gente che è stata sterminata per molto meno…
E, poi, a cosa serve la verità?
La verità che cerchi non esiste perché è negata dalle stesse persone che dovrebbero cercarla…”
Lorenzo Matassa, magistrato con venti anni di esperienza professionale (sue furono le indagini che portarono all’individuazione e alla condanna dei mandanti e degli assassini dì Don Pino Puglisi), avvocato e scrittore. Ha svolto l’incarico di consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta nata per approfondire la tematica delle infiltrazioni dei Servizi segreti russi in Italia e sulle attività di controspionaggio svolte dalla nostra Intelligence.
Usa ciò che Sei
Titolo originale: Utilise ce que tu es
Autore/i: Fun-Chang
Editore: Edizioni Amrita
introduzione dell’editore, traduzione dal francese di Daniela Muggia.
pp. 72, ill. b/n, Torino
È un antico racconto zen proveniente dalla tradizione cinese e precedente l’era cristiana. Un imperatore cinese che s’interroga sul senso della vita incontra un Saggio: questi gli permetterà di allargare la sua coscienza e d’intravedere sorprendenti aspetti di civiltà terrestri antiche e future. L’imperatore imparerà a vivere al presente lasciandosi guidare dall’intuizione, ed “usando ciò che egli stesso è”. Ne emerge, con la chiarezza e l’humor sottile che è proprio dei grandi Saggi, un insegnamento profondo ed universale, per essere felici ed utili al prossimo. Alla delicatezza del testo si accompagna l’estrema raffinatezza delle illustrazioni.
I No che Aiutano a Crescere
“Non dicendo di no al momento giusto rischiamo di sottrarre possibilità e risorse a noi stessi e ai nostri cari”
Autore/i: Phillips Asha
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
presentazione di Giovanni Bollea, traduzione dall’inglese di Lucia Cornalba, titolo originale: Saying no. Why it’s important for you and your child.
pp. 192, Milano
Un neonato strilla, un bambino vampirizza la madre, un adolescente sta fuori fino a notte fonda. Per paura di frustrarli, i genitori spesso rinunciano a educare i figli a riconoscere i confini tra l’io e il mondo, a controllare gli impulsi, a dominare l’ansia, a sopportare le avversità. Nelle famiglie si creano così situazioni di disagio per la semplice incapacità di dire un no. Dovrebbe essere ovvio che in certi casi bisogna dire di no, eppure l’opinione comune è che sia meglio dire di sì. Non saper negare o vietare qualcosa al momento giusto può pero avere conseguenze negative sulla relazione tra genitori e figli, come anche sullo sviluppo della personalità dei bambini. Attraverso la narrazione di una serie di casi studiati in qualità di psicoterapeuta, Asha Phillips fa capire in quali circostanze un no possa essere molto più efficace, positivo e formativo di un sì. I no che aiutano a crescere non è un libro di regole e ricette su come si fa a dire di no; concezioni e approcci pedagogici sono cambiati nel tempo e con le società, e oggi non ci sono più idee univoche sull’educazione infantile. Per i genitori ciò costituisce un’occasione di libertà ma in certi casi diventa motivo di confusione e incertezza. Questo libro intende allora aiutare il genitore in difficoltà a riflettere su di sé e sulla sua famiglia, offrendogli strumenti per la messa a fuoco dei problemi e il loro superamento, e allo stesso tempo costituisce anche una lettura piacevole e interessante per tecnici e specialisti.
Asha Phillips, psicoterapeuta infantile, ha lavorato nel dipartimento pediatrico e nelle consulenze di carattere psicologico della prestigiosa Tavistock Clinic di Londra. Attualmente fa il consulente privato. Il suo bestseller I no che aiutano a crescere, pubblicato da Feltrinelli nel 1999 e giunto alla quarantaquattresima edizione nel 2008, è stato riproposto in un’edizione ampliata nel 2013.
Morire … e poi? – Una Indagine Parapsicologica sulla Sopravvivenza
Titolo originale: Death…and After?
Autore/i: Ryzl Milan
Editore: Edizione CDE
premessa all’edizione italiana e traduzione di Massimo Biondi, introduzione dell’autore.
pp. 216, Milano
Sommario:
Premessa all’edizione italiana
- Introduzione
- Una teoria della coscienza
- Morire… e poi?
- Una confessione necessaria
- Fenomeni medianici
- Esperienze fuori del corpo
- Apparizioni
- Esperienze in prossimità della morte
- Ricordi di reincarnazioni
- Vecchie illusioni o nuove verità
- Anatomia della morte
- Imparare a conoscere il «mondo superiore»
- Mentre viviamo
Appendice I – Componenti invisibili della personalità umana
Appendice II – La più bella esperienza della mia vita è stata la mia morte (di Stefan von Jankovich)
Storia del Mondo – 3 Volumi
Volume 1: Età Antica e Medioevo – Volume 2: Età Moderna – Volume 3: Età Contemporanea
Autore/i: Garraty John Arthur; Gay Peter
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
a cura della Columbia University, traduzione di Giampaolo Barosso, Margherita Bignardi, Giovanni Fattorini, Lidia Lax e Lia Volpati, titolo originale: The Columbia History of the World.
vol. 1 pp. XVI-474, vol. 2 pp. 475-894, vol. 3 pp. 895-1174, Milano
Scrivere una storia del mondo è certo un’ardua impresa, ma questo non ha mai scoraggiato gli storici, sin dai tempi dei Greci. I monaci medievali e gli eruditi del Rinascimento si cimentarono in questa fatica. Leopold von Ranke, il padre della moderna storia scientifica, pensò di coronare la sua lunga e feconda carriera di studioso con una storia del mondo, ma non riuscì a portare a termine l’opera perché la morte lo colse anzitempo. Oggi, un secolo dopo Ranke, scrivere una storia del mondo è diventato sempre più difficile. Sappiamo molto di più di quello che sapeva Ranke, la nostra concezione della storia è più vasta e più completa della sua. Anche il nostro mondo è diventato più vasto e abbraccia veramente tutto il pianeta terra. Non esistono più culture e civiltà privilegiate, la tradizionale demarcazione tra mondo occidentale e mondo orientale è stata per sempre abbattuta. Questa storia del mondo compilata da quaranta studiosi e specialisti della Columbia University, sotto la direzione di John A. Garraty e Peter Gay, ha il grande merito di essere riuscita a vagliare e a raccogliere tutti i fatti importanti (politici, militari, sociali, economici, scientifici, culturali, geologici) accaduti sul nostro pianeta dalla formazione dell’universo ai giorni nostri, e ad esporli in forma piana e sintetica, tenendo conto delle interpretazioni più recenti e accreditate sui molti problemi della storiografia mondiale.
John A. Garraty è nato a Brooklyn nel 1920. È specialista di storia americana. Ha scritto due apprezzate biografie, «Henry Cabot Lodge» e «Woodrow Wilson», e la fondamentale «The American Nation».
Peter Gay è nato a Berlino nel 1923. Trasferitosi n.egli Usa nel 1941, prese la cittadinanza statunitense nel 1946. È uno storico della cultura e ha studiato soprattutto il periodo dell’Illuminismo.
Tra le sue opere bisogna ricordare «Voltaire’s Politics» e «Weimar Culture».
Storie di Bambole – Un Libro Fotografico
Autore/i: David Thomas; Kohout Pavel
Editore: Magnus Edizioni
su un’idea di Pavel Kohout, Pavel Kohout ha scritto a San Lazzaro sul Lago Maggiore e Vienna, Massimo Giacometti ha elaborato la versione italiana nello spirito del testo originale.
pp. 56, numerose fotografie a colori, Milano
Uno scrittore arriva nello studio del fotografo e, appesi alle pareti, trova una serie di ingrandimenti a colori di bellezze provocanti: donne delicate, misteriose, dominatrici, sbarazzine, ingenue, esotiche, una tavolozza di caratteri e di temperamenti.
Dove hai scovato delle modelle così?
domanda, estasiato, il visitatore.
Nelle vetrine dei negozi! risponde l’autore.
E da qui è nata l’idea di presentare i manichini come personaggi: a un tempo copia e prototipo di esseri viventi.
Il fotografo usa le sue macchine in maniera magistrale e lo scrittore, nel comporre i testi, costruisce un divertissement verbale altrettanto raffinato. L’eroe della storia – il manichino Adamo, a cui il Creatore affida il compito di scoprire da solo la donna che più gli aggrada – incontra una serie di donne-manichino, una per ogni lettera dell’alfabeto. Così da «Anna l’architetto» a «Zeta la zoologa» è un fuoco d’artificio continuo di mini-ritratti e brevi racconti, sprizzanti di trovate spassose e di allusioni, una girandola di parole che ruota attorno all’iniziale di ciascun personaggio.
Testo e immagini si rincorrono in gioioso contrappunto creando un piccolo capolavoro per la delizia degli appassionati di fotografia e di letteratura.
Il dottor Thomas David, nato a Budapest nel 1940, vive a Vienna ed è un’autorità internazionalmente riconosciuta nel campo della chirurgia veterinaria, con al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche. La fotografia è la sua seconda vocazione. Ha esposto in varie città europee tra cui Vienna, Amburgo, Francoforte, Monaco. Ha pubblicato vari libri fotografici: Die griechischen Inseln – Der mythische Archipel; Griechland. Das Festland – Von Geheimnis seiner Landschaften; Kreta.
Pavel Kohout, nato a Praga nel 1928, vive a Vienna da quando le autorità cecoslovacche lo hanno privato della cittadinanza (fine 1979). Internazionalmente noto come drammaturgo e romanziere, ha anche lavorato come regista teatrale al Burgtheater della capitale austriaca. Tra le sue opere: Die Henkerin, romanzo; Die Einfàlle der heiligen Klara, romanzo; Aus dem Tagebuch eines Konterre-volutionàrs; Weissbuch in Sachen Adam Juràček, romanzo; August, August, August, commedia; Maria kämpft mit den Engeln, commedia.
Un’Americana a Roma
1847-1849
Autore/i: Fuller Margaret
Editore: Edizioni Studio Tesi
prima edizione, a cura di Rosella Mamoli Zorzi, traduzione delle lettere I, III, V-XV e note di Cristina Malagutti, traduzione delle lettere II, IV, XVI, XVII di Rosella Mamoli Zorzi, collana: Collezione Filo di Perle n° 23.
pp. 384, Pordenone
«È tempo, in questo tempo, che la Donna, l’altra metà dello stesso pensiero, l’altra stanza nel cuore della vita, prenda il suo turno e inizi a pulsare appieno; e si migliorerà la vita delle nostre figlie femmine, cosa che sarà di massimo aiuto perché migliorino e mutino anche i nostri giovani figli maschi»… Margaret Fuller
Le lettere che Margaret Fuller inviò da Roma al New York Tribune dal 1847 al 1849, sono un documento di interesse eccezionale per meglio conoscere la storia del Risorgimento. La giornalista, giunta a Roma nella primavera del ’47, fu testimone dei moti rivoluzionari del ’48, delle giornate gloriose della Repubblica Romana, dell’assedio della città da parte dei francesi e della sua caduta nel luglio ’49. Nelle sue corrispondenze ricorrono di continuo i nomi dei protagonisti della storia italiana di quegli anni, come Mazzini, Garibaldi, Pio IX. Ma al discorso politico, commentato sempre da un punto di vista personale, si affianca il discorso su Roma e queste pagine possono essere lette come un diario, in cui un’americana, protestante e repubblicana, abbia registrato le forti impressioni suscitate in lei da un paese, una città, una gente, che sentiva diversi e lontani, ma dalla cui civiltà era profondamente affascinata e attratta.
Sarah Margaret Fuller Ossoli (23 maggio 1810 – 19 luglio 1850), comunemente nota come Margaret Fuller , era una giornalista, editrice, critica e sostenitrice dei diritti delle donne americana associata al movimento trascendentalista americano. Il suo libro Donna nel diciannovesimo secolo è considerato il primo grande lavoro femminista negli Stati Uniti. Un anno dopo, fu inviata in Europa per il New York Tribune come prima corrispondente femminile. Presto fu coinvolta con le rivoluzioni in Italia e si alleò con Giuseppe Mazzini . Ha avuto una relazione con Giovanni Ossoli, con il quale ha avuto un figlio. Tutti e tre i membri della famiglia morirono in un naufragio al largo di Fire Island, New York , mentre si recavano negli Stati Uniti nel 1850. Il corpo di Fuller non fu mai recuperato.