Libri dalla categoria Cromoterapia
Foglie di Primavera – Un’Indagine sulla Dialettica della Follia
Titolo originale: The Leaves of Spring – A Study in the Dialectics of Madness
Autore/i: Esterson Aaron
Editore: Giulio Einaudi Editore
ringraziamenti e introduzione dell’autore, traduzione Raffaele Palminteri e Olga Tancredi, collana: Einaudi Paperbacks n° 38.
pp. 316, ill. in b/n, Torino
Questo volume offre un importante contributo alla comprensione della follia nella nostra società e allo sviluppo di un metodo per lo studio della famiglia e dei suoi componenti, visti nel loro contesto sociale. La prima parte contiene lo studio fenomenologico di una famiglia campione (che era già stata descritta in un libro precedente dello stesso Esterson, Normalità e follia nella famiglia, scritto in collaborazione con Roland D. Laing e tradotto in questa collana). Qui l’autore, sviluppando il suo discorso, esplora i livelli più profondi del modo d’essere della famiglia, studiandone la complessità in modo da decifrare la follia dei suoi componenti e dell’intero sistema. Nella seconda parte l’autore discute la sua metodologia e i principi in essa racchiusi. prendendo avvio da una serie di postulati base, egli sostiene la necessità di una nuova scienza e di un nuovo tipo di metodo per trattare i problemi personali e sociali: una scienza di intervento sociale, di cui vengono discussi i possibili principi in relazione a situazioni microsociali, quali il rapporto psicoanalitico e lo studio della famiglia, e in relazione a situazioni macrosociali, quali la lotta rivoluzionaria.
Aaron Esterson, si è laureato in medicina nel 1951 e dopo qualche anno di pratica generica si è specializzato in psichiatria, lavorando in numerosi ospedali psichiatrici. È stato Research Associate del Tavistock Institute of Human Relations, ha curato la parte psichiatrica della rivista The Human Context.
Ringraziamenti
Introduzione
Parte prima: I Danzig
- L’apparente armonia familiare
- Il matrimonio
- La famiglia
- Amore senza discussioni: la conclusione positiva dell’esperienza
- L’esperienza centrale condivisa dalla famiglia
- L’ordine domestico
- Il segreto della famiglia
- I numi tutelari della casa
- Religione familiare e religione della famiglia
- Vita e costumi sessuali
- Il limite
- Espulsione
- Epilogo
Parte seconda: Interazione e interesperienza
- La dialettica: scienza dell’intervento sociale
- Verità dialettica
- Ragione analitica ed esperienza della contraddizione
- Esame dei dati: metodologia
Appendici
Appendice A: Reversione
Appendice B: Azazel
Omeopatia Facile – Manuale Pratico di Prescrizione
Titolo originale: The Prescriber
Autore/i: Clarke John H.
Editore: IPSA Editore
unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione di C. Mazza, L. Ragusa, V. Sbacchi..
pp. 240, Palermo
Il The Prescriber di Clark (che è il titolo originale di questo libro) è il più famoso manuale clinico pratico mai pubblicato e, sin dalla sua apparizione, ha accompagnato generazioni di omeopati di tutto il mondo.
La sua struttura consente di reperire, in modo rapido e sicuro, il simillimum utilizzando una metodologia che coniuga il ragionamento clinico con la materia medica omeopatica. L’approccio è rigorosamente hahnemanniano.
Questo manuale è un’opera indispensabile sia per i neofiti che per i veterani della terapia omeopatica.
Anche i farmacisti troveranno utile consultare quest’opera nella loro quotidiana funzione di anello di collegamento fra il medico prescrittore e il paziente.
Il Dott. J. H. Clarke (1853-1931) è stato un importante medico omeopata inglese e, per ben 29 anni, ha ricoperto l’incarico di redattore di The Homeopathic World, importante rivista sul mondo della medicina complementare.
Per quasi tutta la vita, Clarke ha esercitato la professione presso la propria clinica privata di Londra e per molti anni anche presso l’Homeopathic Hospital, dove era consulente.
Nel 1902 ha pubblicato Materia Medica sullo studio della Patogenesi e dei rimedi omeopatici, un manuale ancora oggi punto di riferimento per la letteratura di settore.
La Donna che Morì dal Ridere – E Altre Storie Incredibili sui Misteri della Mente Umana
Titolo originale: Phantoms in the Brain
Autore/i: Ramachandran V. S.; Blakeslee Sandra
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prefazione di Oliver Sacks, introduzione dell’autore, traduzione di Laura Serra.
pp. X-374, Milano
«La donna che morì dal ridere, in cui l’autore coniuga all’acuto spirito di osservazione e alla profonda serietà una scrittura fluida e scorrevole, è uno dei libri di neurologia più originali e leggibili della nostra generazione.» (Oliver Sachs)
Una donna che sostiene di parlare con Dio, un’infermiera che, seduta di fronte al medico, vede sulle sue ginocchia i personaggi dei cartoni animati, una bibliotecaria letteralmente morta di risate, un giovane convinto che i suoi genitori siano stati sostituiti da replicanti, e ancora il caso del celebre umorista e vignettista americano James Thurber, colto da allucinazioni fantastiche e «sostitutive della realtà» in seguito alla progressiva perdita della vista.
Per V.S. Ramachandran, uno dei maggiori esperti mondiali nel campo degli studi neurologici, ciascuno di questi disturbi patologici è il punto di partenza per indagare su quella straordinaria macchina animata che è la mente, con l’intento di esplorarne i meandri più reconditi e spiegarne il misterioso funzionamento: il cervello come sistema biologico dinamico, in cui si fanno e si disfano continuamente nuove connessioni con gli stimoli del mondo esterno e con i codici mentali che rappresentano quel mondo. Attraverso il racconto di alcuni stravaganti casi clinici Ramachandran e Sandra Blakeslee ci spiegano la natura dei sogni, del riso, della memoria, e poi della depressione, del linguaggio e di tanti altri enigmatici aspetti della natura umana. Perché ciascuno di noi pensa come pensa, perché ragiona, inganna se stesso, crede in Dio? Perché siamo portati per la musica, per la filosofia o per l’arte?
Su questa strada, Ramachandran finisce per affacciarsi a una soglia finora chiusa alla neuroscienza: indagare se e come sia possibile elaborare una fisica della coscienza umana. Un libro dalla vena narrativa e brillante, nella migliore tradizione di Oliver Sacks, un incredibile viaggio nei territori inesplorati della mente.
V.S. Ramachandran è professore di neuroscienza e psicologia e direttore del Brain Perception Laboratory all’università di San Diego, California. Autore di oltre ottanta pubblicazioni scientifiche, ha curato una Encyclopedia of Human Behavior e collabora, fra l’altro, a «The New York Times», «National Geo-graphic», «Time» e «Life».
Sandra Blakeslee, giornalista scientifica di «The New York Times», specializzata in campo neurologico, è già autrice di due libri, Second Chances e Good Marriage.
Pranic Healing Avanzato – Il Sistema di Guarigione Energetica più Avanzato con l’Uso del Prana Colore
Titolo originale: Advanced Pranic Healing
Autore/i: Choa Kok Sui
Editore: Edizioni Mediterranee
pp. 304, 8 tavole a colori f.t., 60 illustrazioni b/n, Roma
Il Pranic Healing Avanzato di Master Choa Kok Sui rappresenta una svolta fondamentale per le tecnologie delle moderne guarigioni energetiche. Questo libro contiene il sistema di guarigione più avanzato che utilizza i prana colore o Chi. Tale sistema realizza guarigioni molto rapide per un’ampia gamma di malattie.
Autorevole e ineguagliabile questo libro, sin dalla prima edizione del 1992, ha cambiato il panorama delle guarigioni naturali. I praticanti delle arti di guarigione energetica ritengono che sia la tecnologia di guarigione più sofisticata, potente ed efficace di tutti i tempi. Insieme alle tecniche per generare i prana colore, questo libro contiene precise indicazioni e istruzioni per il trattamento di molteplici malattie come l’artrite, il cancro e numerosi altri disturbi, oltre a un capitolo sulla guarigione divina.
PARTE I – CONCETTI, PRINCIPI E TECNICHE
- Capitolo 1 : I prana colore
- Capitolo 2: Gli undici chakra maggiori
- Capitolo 3: Trattamento preventivo
- Capitolo 4: Tecniche avanzate di Pranic Healing
- Capitolo 5: Applicazioni generali
PARTE II – TRATTAMENTI DI PRANIC HEALING AVANZATO
- Capitolo 6: Il sistema immunitario
- Capitolo 7: Disturbi agli occhi, alle orecchie e alla gola
- Capitolo 8: Malattie della pelle
- Capitolo 9: Malattie cardiache e del sistema circolatorio
- Capitolo 10: Malattie respiratorie
- Capitolo 11: Disturbi gastrointestinali
- Capitolo 12: Malattie dell’apparato urinario
- Capitolo 13: Disturbi dell’apparato riproduttivo
- Capitolo 14: Malattie endocrine
- Capitolo 15: Malattie del sistema scheletrico e del sistema muscolare
- Capitolo 16: Malattie del sangue
- Capitolo 17: Malattie del cervello e del sistema nervoso
- Capitolo 18: Tumori e cancro
PARTE III – TRATTAMENTI SUPPLEMENTARI
- Capitolo 19: Guarigione su istruzione
- Capitolo 20: Guarigione divina
PARTE IV – IL FUTURO DEL PRANIC HEALING
- Capitolo 21: Idee in germe
Appendice
1 – CD audio e video di Master Choa Kok Sui
2 – Corsi di Master Choa Kok Sui
3 – Centri e Organizzazioni di Pranic Healing
4 – Indirizzi Internazionali del Pranic Healing
Indice analitico
Patosofia – L’Antropologia Relazionale di Viktor von Weizsäcker
Autore/i: Masullo Paolo Augusto
Editore: Edizioni Angelo Guerini e Associati
unica edizione, avvertenza e introduzione dell’autore.
pp. 144, Milano
Il progetto di patosofia di Viktor von Weizsäcker si esprime, sia pure in estrema sintesi, in queste due affermazioni: «Il Gestaltkreis è nato nella scienza tra fisica e antropologia»; esso presuppone un atteggiamento che «si muove diagonalmente tra medicina e filosofia». Attraverso studi di medicina, biologia, neurofisiologia, egli offre alla riflessione filosofica del suo tempo una nuova chiave di lettura per l’interpretazione del «fenomeno vivente». Un’antropologia in fieri che non consideri più il soggetto come un semplice oggetto dell’indagine medico-filosofico-scientifica, bensì riesca a comprenderne il divenire e ne ricerchi l’origine prendendo le mosse né dal movimento fisico né da quello psichico, bensì dal patico. In funzione antipositivistica e antinaturalistica Weizsàcker lavora contro la riduzione del corpo dell’uomo all’oggettività di una cosa, e s’impegna nella elaborazione di una soggettività che esclusivamente nel corpo ha la sua dimora. La struttura di questa soggettività si fonda nel suo carattere patico: con l’autoesperienza del dolore si rivela il senso, che costitutivamente apre alla relazione intersoggettiva. La relazione medico-paziente, segnatamente nell’esperienza psicoanalitica, ne costituisce il modello più chiaro. L’esito di questa riflessione sta nel proporre una fondazione dell’eticità che proprio nella struttura biologica del vivente-uomo abbia la sua non idealistica né trascendentalistica radice.
Paolo Augusto Masullo (Napoli 1956) è ricercatore presso l’Università degli Studi della Basilicata. I suoi interessi vertono particolarmente sui problemi dell’epistemologia antropologica.
Ha pubblicato, tra l’altro, La categoria del «moderno» nel pensiero di Nietzsche (Napoli 1986); ha curato e introdotto il volume Biologia e metafisica (Salerno 1987), versione italiana del libro di Weizsäcker Menschenführung.
La Rosa nel Giardino
Autore/i: Coggiatti Stelvio; Treschslin Anna Maria
Editore: REDA – Ramo Editoriale degli Agricoltori
prima edizione, presentazione dell’editore testo di Stelvio Coggitti, disegni di Anna Maria Treschslin.
pp. VII-184, riccamente illustrato in b/n, Roma
Le prime specie di rosa sbocciavano prima della comparsa dell’uomo sulla terra. Quando l’uomo primitivo esercitava rozzamente le sue attività di cacciatore e di pescatore le rose forse gli suggerirono i primi pensieri gentili. Nel cammino della civiltà la rosa non ha perduto il passo: le naturali e misteriose evoluzioni delle specie da una parte e poi un’opera di miglioramento sempre più accurata e precisa dall’altra hanno arricchito a tal punto il numero delle specie, delle varietà e degli ibridi, che oggi la scelta di un rosaio è complessa per la ricchezza delle forme e dei colori, per il portamento, il profumo, e per tanti altri caratteri estetici e colturali. Conoscere la rosa significa avere non solo un’idea delle sue origini e delle sue caratteristiche ma anche conoscere le sue esigenze per una razionale coltivazione, dalla messa a dimora alla potatura, dalla concimazione alla difesa contro i parassiti. Il testo chiaro e piacevole di Stelvio Coggiatti e le illustrazioni lineari, istruttive e delicatissime di Anna Maria Trechslin vi insegnano ad amare e a coltivare |e rose nel vostro giardino.
Stelvio Coggiatti, l’autore del testo, con penna delicata e incisiva ha scritto in modo chiaro, gradevole, di immediata efficacia. Presidente del Garden Club di Roma, membro di giuria di vari concorsi internazionali ma soprattutto innamorato dei fiori, riesce a trasmettere al lettore la sua gioia di coltivare una rosa: la più bella del mondo, perché nata tra le vostre mani.
Anna Maria Trechslin, ha «dipinto i disegni»: non diversamente si può dire per rappresentare la grazia e l’espressività delle figure che accompagnano, illustrano e commentano il testo.
Collaboratrice di riviste d’arte, autrice di bozzetti per serie florofilateliche, dona ai fiori dei suoi acquarelli una delicatissima suggestione: i critici l’hanno definita «la Redouté del XX secolo».
Storia del Popolo Ebraico – Dall’Età dei Profeti allo Stato d’Israele
Titolo originale: My People
Autore/i: Eban Abba
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Andrea D’Anna.
pp. 512, Milano
Ripensata da una delle figure più eminenti dell’ebraismo d’oggi, l’epica vicenda storica di un piccolo popolo che, attraverso i tempi, ha esercitato fondamentali influenze sui destini dell’umanità. L’antico Israele in una avvincente rievocazione che dal dramma di Abramo e dalle visioni dei profeti conduce alla terrificante marcia delle legioni romane e alle tenebre di un lungo esilio; la situazione degli ebrei nell’Europa moderna, in Oriente e in America, in un minuzioso quadro d’insieme che traccia la geografia dei nuovi centri d’insediamento, precisa le fasi di costituzione e le caratteristiche delle diverse comunità, ritrova l’identità del popolo ebraico nell’evoluzione del suo pensiero religioso e nella sua tensione politica e sociale verso l’emancipazione. La storia degli ebrei, nel corso dei secoli, è così la storia anche dei numerosi popoli e delle molte civiltà con cui essi entrano in contatto: i cananei, gli assiri, gli egiziani, i greci, i romani, il cristianesimo, l’Islam, gli europei, gli americani, gli arabi. Il sionismo e i suoi leggendari protagonisti, gli anni roventi che comprendono le due guerre mondiali, gli orrori della persecuzione nazista, la formazione e lo sviluppo dello Stato d’Israele, i conflitti e le possibilità di coesistenza nel Medio Oriente fino al decollo degli anni Settanta, sono i temi che scandiscono la parte finale della Storia del popolo ebraico di Abba Eban: un’opera di alto livello letterario, una sintesi illuminante per comprendere la complessa problematica che sta alla base della presenza ebraica nel mondo contemporaneo.
Studioso, uomo politico e diplomatico, Abba Eban (1915) è stato uno dei più importanti dirigenti del movimento sionista. Ha insegnato letteratura ebraica, araba e persiana all’Università di Cambridge. Ministro della Educazione e della Cultura nel governo David Ben Gurion, stretto collaboratore del primo ministro Levi Eshkol, è stato ambasciatore negli Stati Uniti dal 1950 al 1959 e delegato permanente alle Nazioni Unite dal 1949 al 1959. Attualmente è ministro degli Esteri di Israele.
Prefazione
- I – L’era dei patriarchi
- II – Nascita di una nazione
- III – Israele nel suo territorio
- IV – La caduta d’Israele e di Giuda
- V – I profeti
- VI – Esilio e ritorno
- VII – Il periodo ellenistico
- VIII – La dominazione romana
- IX – L’avvento del cristianesimo
- X – I nuovi centri della Diaspora
- XI – L’era dell’Islam
- XII – Gli ebrei in Europa fino al 1492
- XIII – Nuovi centri d’insediamento ebraici
- XIV – Misticismo e messianismo
- XV – L’alba dell’emancipazione
- XVI – Antisemitismo e migrazioni
- XVII – Nazionalismo, assimilazione, sionismo
- XVIII – La prima guerra mondiale e la Dichiarazione Balfour
- XIX – La Palestina fra le due guerre mondiali
- XX – L’Olocausto
- XXI – La nascita d’Israele
- XXII – La comunità ebraica americana nel ventesimo secolo
- XXIII – Il mondo ebraico oggi: Israele 1971
Indice dei nomi e delle cose notevoli
Nati Colpevoli – I Figli dei Nazisti Raccontano
Titolo originale: Schuldig Geboren – Kinder aus Nazifamilien
Autore/i: Sichrovsky Peter
Editore: Longanesi & C.
unica edizione, premessa dell’autore, traduzione dall’originale tedesco di Bruna Bianchi.
pp. 152, Milano
Molto si è detto e scritto sui discendenti delle vittime dell’Olocausto, ma che ne è dei discendenti dei loro persecutori? Come vivono il loro passato, cosa pensano e come reagiscono oggi? A questo compito – che non è soltanto di indagine psicologica o sociologica o di ricostruzione storica, ma investe una riflessione su ben più vaste responsabilità politiche, culturali e generazionali – si è accinto l’autore di questo libro, che ha suscitato un’enorme risonanza (espressa in consensi e in polemiche) nei paesi di lingua tedesca e che sta ora destando l’interesse di tutta Europa. Sul destino dei nazisti (d’ogni ordine e grado, dai gerarchi ai più umili funzionari ed «esecutori»), ma soprattutto su quello dei loro discendenti è sceso un velo di indifferenza quando non di omertà: ma questi «eredi» sono ancora tra noi e accanto a noi. Nell’incontrarli, nell’intervistarli, nel proporcene i dubbi e le certezze, nel rievocare ormai vecchi trascorsi di famiglia, Sichrovsky non si è posto pregiudiziali. Ha ascoltato figli e nipoti che rimpiangono o che rinnegano, che provano malcelate nostalgie o manifestano aperto orrore, che dissociano il pubblico dal privato o che optano per un inquietante atteggiamento vittimistico, che hanno operato per continuare la memoria dei padri o, viceversa, che hanno cercato di contrastare, anche radicalmente, quelle idee dalle quali nasce la loro condizione di «nati colpevoli».
Peter Sichrovsky è figlio di ebrei austriaci, emigrati durante la guerra in Gran Bretagna (il padre ha persino combattuto nell’esercito inglese). Nato nel 1947 a Vienna, vi ha compiuto studi in Farmacia, Chimica e Filosofia. È stato assistente universitario, ha lavorato per sedici anni nell’industria farmaceutica e da qualche tempo è attivo come scrittore. Fra l’altro, ha pubblicato nel 1985 un libro-inchiesta sui giovani ebrei in Germania e in Austria (Wir wissen nicht was morgen wird, wir wissen wohl was gestern war) che costituisce una sorta di contraltare a questo Nati colpevoli.
Dalla Sofferenza alla Pace – Verso una Liberazione Interiore
Titolo originale: Del Sufrimiento a la Paz – Hacia una liberación interior
Autore/i: Larrañaga Ignacio
Editore: Edizioni Paoline
traduzione dallo spagnolo di Ada Jachia Feliciani.
pp. 240, Cinisello Balsamo
Sulle strade della vita vediamo ad ogni incrocio levarsi la sagoma nera della sofferenza. È un pane che non manca mai sulla mensa degli uomini. «Ma nei rapporti con la gente, scrive l’Autore, ho potuto verificare che la fede, quando arde come fiamma viva nel cuore, è il lenitivo più efficace per attutire o vincere il dolore».
Purtroppo non sempre è cosi: nella maggior parte delle persone la fede è un lucignolo così debole che non riesce a sciogliere il ghiaccio della sofferenza; in molti la fiamma è spenta, l’hanno lasciata spegnere; in altri non brillò mai. Queste pagine intendono suggerire al lettore i mezzi pratici affinché possa, da solo, neutralizzare o almeno attenuare ogni tipo di sofferenza; appunto: indicargli la via «verso una liberazione interiore». Dalla sofferenza alla pace dedica i primi tre capitoli a chi non ha fede o l’ha molto fragile, il quarto a coloro che la possiedono forte e feconda; prevalentemente cioè si muove secondo una prospettiva psicologica e umana, ma senza trascurare l’ottica specificamente cristiana.
Ignacio Larrañaga, francescano, sacerdote, è nato in Spagna ma vive in America Latina, dove esercita una nuova ed efficace forma di apostolato mirante al «risveglio» delle comunità cristiane: per esse organizza «incontri di esperienza di Dio» e «scuole di preghiera». Ha pubblicato libri ad ampia diffusione, tradotti in diverse lingue; in versione italiana, presso le Edizioni Paoline, ricordiamo, oltre al presente: Mostrami il tuo volto, 1989 e Il silenzio di Maria, 1987; presso le Edizioni Messaggero (Padova); Nostro fratello di Assisi (3a ed.) e Sali con me (2a ed.).
Napoli e la Nascita dell’Omeopatia in Italia (1822) – Introduzione alla Medicina Omeopatica
Autore/i: Autori vari
Editore: Le Stagioni d’Italia – Casa Editrice Fausto Fiorentino
a cura di Vega Palombi Martorano, testimonianza di Maria Teresa Di Lascia – intervento ad una Lezione di Omeopatia, Napoli, Maggio 1990, presentazione di Vega Palombi Martorano – Presidente dell’APO.
pp. 224, nn. ill. a colori e in b/n n.t., Napoli
Finalità dell’APO: L’APO, associazione privata senza scopo di lucro, fondata a Napolinel 1991, opera a livello nazionale ed europeo per la diffusione della Medicina omeopatica hahnemanniana e per il suo riconoscimento e tutela da parte dello Stato, anche al fine del rimborso delle spese mediche. Essa offre ai suoi aderenti ed al pubblico un’adeguata informativa attraverso tavole rotonde, conferenze, incontri-dibattito ed altro, per contribuire alla scelta consapevole di un metodo di cura efficace, rapido e duraturo.
In copertina: ritratto di Hahnemann appartenuto al dott. Tommaso Cigliano e donato dalla Famiglia al Centro Omeopatico di Napoli a lui dedicato.
Sul frontespizio: Il sistema medico del dottor Samuel Hahnemann di J. J. Alberto de Schoenberg.
. Presentazione
. Testimonianza
- Ritratto di Samuel Hahnemann – Vega Palombi Martorano
- Storia dell’Omeopatia a Napoli – Alberto Lodispoto
- Omeopatia, Medicina preventiva – Alma Rodriguez
- La Medicina omeopatica: una realtà operativa in espansione – Carlo Melodia
- Confronto tra Medicina accademica e Medicina omeopatica – Lucia Gasparini
- L’Omeopata veterinario è un ambientalista – Patrizio Catalano
- Riflessioni medico-legali sull’esercizio dell’Omeopatia – Goffredo Sciaudone
- Alcuni casi clinici:
- La Medicina omeopatica nelle allergie – Pietro Federico
- Un caso di cefalea curato con l’Omeopatia – Sergio Sportiello
- Influenza – Carlo Melodia
- Insonnia – Sergio Sportiello
- Menopausa – Francesco Chianese
- Odontoiatria e Omeopatia – Paolo Galantuono
- La tonsilla e l’Omeopatia – Giorgio Liotti
- Il rimedio omeopatico (Arnica montana, Sulfur) – Francesco Chianese
- Il Gelsemium – Carlo Melodia
Il Cavaliere dei Rossomori – Vita di Emilio Lussu
Autore/i: Fiori Giuseppe
Editore: Giulio Einaudi Editore
collana: Gli Struzzi n° 297.
pp. 400, Torino
Il cacciatore, il capocaccia, il reduce, il sardista, il deputato, l’aventiniano, il prigioniero, il confinato, l’esule, lo scrittore, il leader, il ministro, l’oppositore: sono i capitoli della lunga e intensissima vita di Emilio Lussu (Armungia, Sardegna 1890- Roma 1975) nella descrizione di Giuseppe Fiori. Un ritratto a tutto tondo di un eroe, di un politico e di un intellettuale insolito nella storia italiana. Fondatore del Partito Sardo d’Azione, è stato protagonista di tutti i principali avvenimenti di questo secolo: dalla prima guerra mondiale (quattro medaglie al valore) alla lotta armata contro i fascisti; il carcere, il confino e la fuga con Rosselli da Lipari, gli anni di Parigi in Giustizia e Libertà, la diplomazia clandestina tra Marsiglia, Lisbona, Malta, Londra, New York. E poi la faticosa normalità democratica: sempre a sinistra, socialista libertario sganciato dal Partito comunista, autonomista nemico degli independentisti. “Una grande favola epica”.
Nato a Silanus ma originario di Cuglieri, laureato in giurisprudenza inizia la sua attività di giornalista al quotidiano cagliaritano L’Unione sarda ed entra successivamente alla Rai. È stato vicedirettore del TG2, direttore di Paese Sera e senatore della Sinistra Indipendente per tre legislature. Nella prima metà degli anni sessanta del Novecento, Giuseppe Fiori sperimenta i tre tipi di scrittura che praticherà in seguito con grande impegno, a fianco di quella giornalistica e poi televisiva: la narrativa, il reportage e la biografia. Le sue cose migliori sono considerate le grandi biografie, ma anche nel reportage letterario è stato scrittore attento ed efficace.
- Il cacciatore
- Il capocaccia
- Il reduce, il sardista
- Il deputato
- L’aventiniano
- Il prigioniero
- Il confinato
- L’esule
- Lo scrittore
- Il leader
- Il ministro, l’oppositore
Indice dei nomi
Insegnamenti di Yoga Tibetano – Un’Introduzione agli Esercizi Mentali e Fisici del Misticismo Tibetano
Titolo originale: Teachings of Tibetan Yoga
Autore/i: Garma C. C. Chang
Editore: Ubaldini Editore
introduzione di John C. Wilson, prefazione dell’autore, traduzione di .
pp. 120, Roma
Alcuni brevi testi usati dai tibetani come un manuale semplice e preciso per la teoria e per la pratica dei due tipi fondamentali di yoga del tantrismo tibetano.
«Sebbene la letteratura tibetana sia molto vasta, l’insegnamento più alto è sempre semplice e preciso». Sulla base di questa convinzione G. C. C.
Chang, un maestro di Buddhismo tibetano ma cinese di nascita, ha selezionato pochi, brevi testi per illustrare in modo «semplice e preciso» i due tipi fondamentali di yoga del Buddhismo tibetano. Sebbene siano testi esoterici, che fanno parte del patrimonio tramandato oralmente da Guru a discepolo e che la tradizione vieta di divulgare, Chang ha ritenuto legittimo rompere la tradizione stessa, in considerazione delle difficoltà in cui versava lo studio del tantrismo tibetano all’epoca in cui il volume è stato scritto (1962), mettendo però in guardia il lettore dallo sperimentare incautamente e senza controllo i 6 yoga la cui pratica è dettagliatamente descritta nei testi in questione.
Tre testi sulla Mahamudra introducono, con una chiarezza e immediatezza senza pari, nel cuore stesso dello Yoga della Mente. Mentre lo Yoga dell’Energia è illustrato da un testo altrettanto breve e preciso, che descrive la pratica dei Sei Yoga di Naropa (gli yoga del Calore, del Corpo Illusorio, del Sogno, della Luce, del Bardo e della Trasformazione).
In sostanza questo libro è un’introduzione estremamente concentrata agli esercizi mentali, fisici e spirituali del Buddhismo tibetano, con particolare rilievo alla pratica degli esercizi yoga, la chiave della cui comprensione è l’apprendimento del Dumo: la generazione di calore interno nel proprio corpo.
Garma C. C. Chang, autore-traduttore di questo libro, è nato in Cina circa sessantanni fa da una famiglia d’alto rango. Nella prima giovinezza abbandonò il suo ambiente per diventare discepolo di un Guru buddhista, in una zona della Cina vicina al Tibet. Il suo Guru lo mandò in Tibet a perfezionare la sua istruzione. Dopo otto anni nei monasteri tibetani, sei dei quali con un Guru, venne in Occidente a studiare tecniche di allevamento, con l’intento di riportare le sue conoscenze al Tibet. La vittoria comunista in Cina e l’invasione del Tibet gli preclusero la via del ritorno. La sua dedizione al Buddhismo tibetano si può esprimere adesso nel modo migliore con la traduzione degli insegnamenti sconosciuti del Buddhismo tibetano. Ha pubblicato in inglese una traduzione della principale opera religiosa del Tibet, I centomila canti di Milarepa, e ha scritto un volume già tradotto e pubblicato nella presente collana: La dottrina buddhista della totalità.
Dossier Scientifico su Medjugorje – Su Medjugorje Parlano Medici e Teologi
Autore/i: Frigerio Luigi; Bianchi Luigi; Mattalia Giacomo
Editore: Grafica Marelli
unica edizione, presentazione di Flaminio Piccoli, premessa e introduzione degli autori.
pp. 192, numerose fotografie a colori f.t., numerose fotografie e illustrazioni b/n, Como
Dal 24 giugno 1981 in un piccolo paese della Bosnia-Erzegovina, Medjugorje, si ripetono quotidianamente le «apparizioni» della Madre di Dio, la Beata Vergine Regina della Pace.
Numerose e controverse sono le reazioni riguardanti questo fenomeno eccezionale che si verifica in una nazione dell’Est-europeo.
Per dare una risposta qualificata e oggettiva a questi interrogativi, una équipe di medici italiani, affiancata da un gruppo internazionale di teologi, da 3 anni sta studiando a fondo questi avvenimenti.
Questo libro costituisce una raccolta inedita di documenti, testimonianze e studi scientifici
realizzati con rapporto di strumentazioni medico-diagnostiche d’avanguardia.
La posizione della Chiesa di fronte a questi fenomeni viene descritta attraverso la trattazione di autorevoli studiosi ed esperti di teologia mistico-spirituale.
Magnetismo Animale e Magia
Titolo originale: Animalischer Magnetismus und Magie
Autore/i: Schopenhauer Arthur
Editore: Edizioni EST
a cura di Elena Tavani, prefazione di Alessandro Arbo, in copertina: Victor Brauner, La nascita della materia (1940).
pp. XII-84, Pordenone
«Ottenere un’espansione dell’immediata sfera della volontà oltre il singolo corpo di colui che vuole: questo era il compito della magia.»
Le Virtù Terapeutiche della Natura – Manuale a Uso Domestico
Titolo originale: Die Heilkräfte der Natur, Ein Handbuch für den Hausgebrauch
Autore/i: Sponsel Heinz
Editore: Club degli Editori
premessa dell’autore, traduzione di Maria Agrati e Silvia Stefani.
pp. 300, Milano
Nonostante gli sforzi per raggiungerla e renderla malsana, la natura è ancora ricca di immense risorse benefiche che l’uomo, finalmente, pare deciso a riscoprire. Questo libro raccoglie quel gran numero di consigli pratici di medicina “naturale” che la scienza ha vagliato giudicandoli buoni: erbe, ma anche fanghi, bagni di calore, di mare, di luce; diete e pediluvi, cure idrotermali e respirazione corretta. Tutti gli argomenti sono presentati in forma sintetica, concreta, affabile, ripartiti in quattro grandi sezioni, ciascuna risalente a un grande elemento curativo naturale: l’Acqua, il Fuoco, l’Aria, la Terra. Sono i quattro elementi base della filosofia classica. Un ritorno, dunque, ma arricchito di tutte le nozioni acquisite negli ultimi decenni dallo straordinario sviluppo scientifico. Un manuale di vita quotidiana da tenere sempre a portata di mano.
Heinz Sponsel, nato nel 1913, in Baviera, Sponsel studiò filosofia e teologia. Concentrò poi il suo interesse sulla divulgazione scientifica di cui divenne uno dei più brillanti interpreti europei. Oggi vive e lavora ad Amburgo.
La Via della Perfezione – L’Insegnamento Segreto di un Maestro Curdo in Iran
Titolo originale: La Voie de la Perfection – L’Enseignement Secret d’un Maître Kurde en Iran
Autore/i: Elahi Bahram
Editore: Ubaldini Editore
avvertimento dell’autore, edizione francese a cura di Jean During, traduzione di Maria Camilla Pallavicini.
pp. 160, 1 foto b/n, Roma
Nel cuore dell’Islam, tra i curdi iraniani, si è mantenuta viva una via spirituale che ingloba tutti gli elementi della mistica musulmana, quella degli Ahl-e Haqq, i “Ferventi di Dio”. Nella loro linea, numerosi maestri perfetti, santi e iniziati, hanno preservato al massimo grado il senso esoterico dell’Islam e delle altre religioni esoteriche.
Dopo la caduta di Adamo, il primo profeta, nel corso dei secoli gli uomini hanno beneficiato della guida degli inviati di Dio. Nella tradizione semitica tali inviati furono i profeti della Bibbia, il Cristo e infine Maometto. In altre tradizioni essi hanno portato altri nomi e molti tra loro sono stati dimenticati. Alcuni non sono stati mai nemmeno conosciuti, ma furono pur sempre degli iniziati, i Vali, i santi amati da Dio e incaricati di una missione spirituale.
I mistici musulmani, i sufi autentici, sanno che questi esseri sono sempre esistiti, sanno che essi sono gli intermediari indispensabili tra Dio e l’uomo, i custodi della verità esoterica. Le loro manifestazioni obbediscono a certe leggi, note agli iniziati come ai veri santi delle religioni rivelate. Questi uomini, i Vali, formano una Chiesa spirituale, un Ordine che talvolta si adegua a un ordine temporale, ma che ignora ogni limitazione storica, spaziale, culturale e confessionale.
La tradizione esoterica dei Vali nasce nel contesto dell’Islam shi’ita, dello Shi’ismo, che si originò quando, dopo la morte di Maometto, i seguaci della gnosi musulmana si riunirono attorno al Vali assoluto, l’Imām ’Ali, genero e primo compagno del Profeta. Dal primo Imām, ’Ali, fino all’ultimo, il Mehdi, la Perfezione assoluta si è manifestata in ciascuno dei dodici Imam che, nel corso dei secoli, insegnarono segretamente la quintessenza della Fede e della Conoscenza, mentre all’esterno gli adepti dei dogmi ufficiali elaboravano la brillante civiltà islamica. Dopo la scomparsa dell’ultimo Imam, però, lo shi’ismo divenne un movimento popolare, fissandosi progressivamente in una setta islamica ortodossa ed esoterica che oggi riunisce, principalmente in Iran, un decimo dei musulmani.
La verità è una fonte inesauribile, ma rimane nascosta e nessuno può attingervi se Dio non vuole. I sufi potevano pure organizzarsi in confraternite e perpetuare le tradizioni religiose, la verità spesso li sfuggiva rifugiandosi in un cuore puro e disinteressato, un essere predestinato, che a volte la portava all’insaputa di tutti.
Nondimeno, in certi ordini molto riservati, le condizioni erano particolarmente favorevoli alla venuta dei Vali. In tali ordini non c’è mai posto per il dubbio o l’esitazione, vi si conoscono i criteri veridici e infallibili, vi si sanno leggere i segni, si coglie l’allusione. Allorché appare un maestro designato da Dio, chi deve conoscere conosce, e chi deve vedere vede.
Il Maestro Elāhi è oggi l’ultimo di tali maestri e questo libro presenta una sintesi delle verità spirituali e dei principi della “Via della Perfezione” così come egli la trasmise e insegnò al suo figlio e discepolo Bahràm Elāhi.
Il Tempo della Meditazione Vipassana è Arrivato
L’Insegnamento e gli Scritti del Maestro con il Commento di S. N. Goenka
Autore/i: Sayagyi U Ba Khin
Editore: Ubaldini Editore
prefazione e cura di Pierluigi Confalonieri.
pp. 184, Roma
Cos’è la felicità? Con tutti i loro successi materiali e scientifici, gli uomini sono davvero più felici? Forse possono ogni tanto sperimentare dei piaceri, ma nel profondo del cuore non sono veramente felici, perché sanno che, pur riuscendo a controllare la materia, non hanno il controllo sulla propria mente.
La Vipassana è una tecnica di meditazione che aiuta a raggiungere il completo controllo sulla mente attraverso l’eliminazione di tutti i condizionamenti e le negatività. Il termine, che deriva dall’antico Pali, significa ‘chiara visione’, cioè vedere la realtà così com’è’.
La pratica non implica rituali, credenze religiose, culti o cieca fede. È una scienza: la scienza dell’osservazione dei propri fenomeni mentali e fisici, e costituisce l’essenza dell’insegnamento del Buddha. Impararla aiuterà ad affrontare con mente equilibrata tutti i problemi e le vicissitudini della vita.
“Il tempo della meditazione vipassana è arrivato… Siamo certi che chi vorrà, con mente aperta e sincera, partecipare a un corso di dieci giorni per imparare, sotto la guida di un maestro competente, questa tecnica di meditazione, otterrà risultati immediati, sicuri e concreti. Imparerà un metodo per affrontare la vita in uno stato di benessere e felicità.
“È giunto per tutti il momento di imparare la meditazione vipassana, per trovare una fonte di quiete nella confusione del mondo che ci circonda. Una mente equilibrata è necessaria per bilanciare le menti non equilibrate degli altri”.
Il più significativo contributo di U Ba Khin sta nell’aver mostrato quanto sia efficace la meditazione applicata alla vita di tutti i giorni. Uno strumento utile per vivere in pace con se stessi e aiutare gli altri ad affrontare con equilibrio tutti i problemi della vita moderna.
Sayagyi U Ba Khin, nato a Rangoon, capitale di Myanmar (ex Birmania), nel 1899, e morto nel 1971, è stato uno straordinario personaggio della sua epoca. I suoi successi in due campi abitualmente incompatibili furono singolari: fu uno studente e un insegnante di meditazione e al tempo stesso un alto funzionario governativo di instancabile devozione e impeccabile condotta. La sua vita ha dimostrato una semplice e potente verità: che un individuo con una mente pura esercita un’influenza positiva e correttiva sulla società. La carriera di U Ba Khin è stata quella di un capofamiglia ideale, che ha saputo combinare un’incrollabile dedizione al Dhamma (la verità, la pratica e l’insegnamento della meditazione) con un instancabile impegno nel servizio pubblico.
Italia Mistica – Profilo Storico della Spiritualità Italiana
Autore/i: Adriani Maurilio
Editore: Biblioteca di Storia Patria
presentazione di Carlo Bo, prefazione e introduzione dell’autore, in sovracoperta: Lorenzetti, Gli anacoreti nella Tebaide (particolare), Galleria degli Uffizi, Firenze.
pp. 344, XLIV tavv. b/n f.t., Roma
Da uno studioso quale è Maurilio Adriani, docente di Storia delle Religioni nell’Università di Firenze, si poteva e si doveva esigere un libro come questo: un saggio lucido e penetrante utile a seguire e raffigurare la traiettoria unitaria ma multiforme dell’esperienza spirituale itaiana. L’«Italia mistica» intende assolvere a questo ufficio.
Non è un caso che l’interesse dell’Autore, specialista in discipline jerologiche, si sia venuto orientando, dall’ambito della fenomenologia religiosa, verso aspetti più propriamente storico-descrittivi dell’epoca antica, medioevale e moderna. Così, accanto alla Storia religiosa d’Italia, comparsa di recente presso la «Biblioteca di Storia Patria», vede ora la luce l’«Italia mistica», che si presenta, pur risultando un lavoro a sé, quale sviluppo e approfondimento dello studio precedente. Quello intendeva piuttosto presentare e commentare lo sviluppo di un’immagine religiosa aperta sul piano pubblico, documentata e valutabile nell’ambito esplicito della vita associata; questo invece pospone o addirittura emargina l’aspetto sia pur altamente «politico», e si volge a far sensibile e viva altra dimensione e altra esperienza, emergente dal «foro interno», che fa tutto uno con le difficili e pur essenziali ragioni dell’anima.
«L’Italia mistica» non è soltanto una descrizione esterna di momenti e di situazioni, o una semplice galleria di tipi, di figure e di esperienze; intende piuttosto presentarsi come discorso in cammino rispondente alla natura e al ritmo d’incremento della spiritualità italica, dalle lontane premesse alto-medioevali agli sviluppi elaborati dei tempi moderni. In questo senso conviene che sia letta e apprezzata la qualità «mistica» della tradizione italica: ricca e complessa orditura di temi e di esigenze, di ricerche e di acquisti, di polemiche aspre e di soluzioni suggestive; tessuto fitto e assiduo di gesti e di movimenti, di profili cangianti e di valori stabili, di parole effuse nella libertà sconfinata dell’ispirazione e di sistemi impiantati sulla solida roccia della fede religiosa.
Il libro – può ben dirsi senza timore di presunzione – vale davvero a colmare una lacuna, se si pensa che il discorso generale sulla «vita spirituale» italiana è oggetto di studi ormai antichi e, se moderni, parziali e settoriali. E il voto della «Biblioteca di storia Patria» – la cui cura sì è manifestata anche nel dotare l’opera di un originale e significativo corredo illustrativo – è anche questo: che le pagine di questa «Italia mistica» valgano a suscitare, magari attraverso il dissenso, interessi ancora latenti, indagini ulteriori, verifiche e contributi nuovi.
Sotto l’Oro del Volto
La vita quotidiana, le donne dell’harem, le vergini sovrane, le «grandi spose», le dee: aneddoti e leggende cosmiche, fatti di cronaca e intrighi, in una visione nuova e affascinante dell’antico Egitto
Autore/i: Desroches Noblecourt Christiane
Editore: SugarCo Edizioni
unica edizione, traduzione dal francese di Franca Nappi, titolo originale: La Femme au Temps des Pharaons, in copertina: testa di donna (scultura lignea, del 2000 a.C. circa).
pp. 352, 32 tavv. a colori e b/n f.t., ill. b/n nel testo, Milano
Questo antico Egitto che tanto ci affascina, con i suoi faraoni leggendari, i sarcofagi dorati e le misteriose piramidi, si è formato con o senza le donne? Con le donne, risponde la famosa egittologa Christiane Desroches Noblecourt, al termine di un approfondito e inedito lavoro di ricerca e decrittazione. Nella società civile la donna egizia possedeva pari dignità dell’uomo; come lui, poteva dedicarsi agli studi, ereditare, redigere testamenti o lasciti. In seno alla coppia, le decisioni venivano prese in due. Nell’ambito della famiglia reale, la «grande sposa» trasmetteva il sangue e l’eredità faraonica, affiancava e consigliava il re. E la massima consacrazione fu data dall’ascesa al trono di una donna: non possiamo che restar stupefatti di fronte all’audacia e all’ingegnosità che pervadono la straordinaria storia della regina Hatshepsut, sovrana pacifica, energica, illuminata, nota soprattutto per la spedizione a Punt, per procurare incenso, resine, aromi, ottenuti in cambio di ornamenti di vetro.
Altre donne intrecciavano stretti legami con il potere: quelle che vivevano nel grande harem del faraone, sempre pronte a ordire complotti; e le vergini sovrane di Tebe, spose del dio, che arrivarono a soppiantare i grandi sacerdoti, di cui assunsero l’autorità religiosa e l’importanza, concorrenziale a quella del re.
Quanto al mondo della divinità, che permea tutta la vita quotidiana, vi predomina la figura di Iside, «colei che ha reso il potere delle donne pari a quello degli uomini».
Con i suoi aneddoti inattesi, le storie sorprendenti, i minuti fatti di cronaca, gli intrighi, le leggende cosmiche, questo libro ci offre un quadro inedito della vita quotidiana nell’antico Egitto e ci mostra sotto una luce nuova e più familiare un’epoca della quale finora si erano lette soltanto rappresentazioni grandiose e come congelate nel tempo.
Christiane Desroches Noblecourt, medaglia d’oro del C.N.R.S., ha diretto per molti anni il reparto egizio del Louvre. Il suo insegnamento, i numerosi scritti e in particolare il bestseller su Tutankhamen, tradotto in ventidue paesi, ma soprattutto l’appassionato impegno in difesa dei templi della Nubia, hanno contribuito a diffondere la conoscenza dell’antico Egitto presso un vasto pubblico. Attualmente la Desroches Noblecourt sta proseguendo la sua opera di ricerca nella Valle delle Regine, di cui si vanno restaurando i monumenti.
La Materia di cui sono Fatti i Sogni – I Film di Marcello Mastroianni
Autore/i: Autori vari
Editore: Marchesi Grafiche
testi e cura di Francesco Tatò, prefazione di Tullio Kezich, realizzato dal Centro Marcello Mastroianni in collaborazione con Cinecittà Holding.
pp. 184, nn. ill. a colori e in b/n, Roma
Dopo il clamoroso successo riscosso in America, la Retrospettiva Mastroianni approda in Italia. Si tratta della prima iniziativa ufficiale promossa dal Centro Marcello Mastroianni, ed è anche il primo frutto dell’accordo di collaborazione che il Centro Marcello Mastroianni ha stipulato con Cinecittà Holding.
Un uomo così non poteva che essere amato come, e forse più, di tanti altri attori della sua generazione: dalla giovane Silvana Mangano, dalla moglie Flora Carabella, da Catherine Deneuve, da Faye Dunaway e in ultimo, dalla regista Anna Maria Tatò, che lo riprese nel documentario-testamento Mi ricordo, sì io mi ricordo a lui dedicato, che racconta l’anima curiosa e disponibile dell’attore in due frasi capaci di rappresentarlo più di altre: Mi ricordo il desiderio di vedere cosa farà questo mondo, cosa accadrà nel 2000, ed essere li’ e ricordare tutto come un vecchio elefante, sì, perché, mi ricordo, sono sempre stato curioso, così curioso! e A me piace la gente, io amo la vita. E forse per questo sono stato riamato, dalla vita: infatti mi considero un uomo fortunato. Con gli alti e bassi che hanno tutti, ma fortunato.
Fonti: oltre che da conversazioni private, le citazioni di Marcello Mastroianni sono tratte dal suo film-autoritratto Mi ricordo, si, io mi ricordo (1996).
Le citazioni di Federico Fellini sono tratte da Federico Fellini – Intervista sul cinema, a cura di G. Grazzini (1983) e da Viaggio a Tulun, a cura di V. Mollica (1991).
Le testimonianze di Vittorio Gassman, Marco Ferreri, mario Monicelli sono tratte da Positiv, n° 432, febbraio 1997.
Sophia Loren ha scritto la sua per una manifestazione organizzata a Bruxelles nel 1997.
Nikita Michalkov, Giuseppe Rotunno, Ettore Scola, Anna Maria Tatò hanno scritto il loro ricordo di Mastroianni in occasione di questa retrospettiva.