Libri dalla categoria Patrimonio Artistico
L’Erba del Vicino – Manuale di Raccolta e Uso delle Selvatiche
Una guida pratica per riscoprire le erbe e i frutti spontanei, dal prato alla cucina.
Autore/i: Nicoli Elisa
Editore: Altra Economia Soc. Coop.
premessa dell’autrice.
pp. 128, nn. illustrazioni a colori, Milano
Con 48 schede di piante e illustrazioni a colori.
Andare per prati. boschi e sentieri alla ricerca di erbe e frutti selvatici e una pratica antichissima un piacere primitivo. che risveglia la nostra parte più profonda.
48 schede di piante. fiori e frutti, facili da trovare. da riconoscere e da raccogliere: dall’alchemilla all’ortica dell’aglio ursino al mirto. Tutti i consigli e le ricette per utilizzare le erbe e i frutti in cucina. e le trasformazioni erboristiche per fare da sé cosmetici e altri prodotti.
Con le storie affascinanti dei moderni “raccoglitori”, le feste. gli eventi e i corsi dedicati al “selvatico” in italia.
Elisa Nicoli (Bolzano, 1980) è giornalista, camminatrice, documentarista e autoproduttrice. Autrice tra gli altri di “Pulizie creative” (Altreconomia) e “Senza pesare sulla terra” (Ediciclo).
La Mia Fede
Autore/i: De Foucauld Charles
Editore: Città Nuova Editrice
testi scelti a cura di un Piccolo Fratello, presentazione di René Voillaume, traduzione di Attilio Stendardi.
pp. 144, Roma
«Questo libro, scritto con semplicità e senza alcuna pretesa da un piccolo fratello di Gesù, che fu discepolo di padre Charles de Foucauld per oltre trent’anni, vorrebbe lasciare a fratel Charles la possibilità di testimoniare la sua fede, con la forza, la spontaneità e l’amore di cui essa è imbevuta.»
(Dalla presentazione di René Voillaume)
«La vita di Charles de Foucauld è nota; e sono state pubblicate parecchie antologie dei suoi scritti spirituali e della sua corrispondenza. In questa raccolta vorrei far cogliere meglio quale sia stata, nella vita di fratel Charles, la luce folgorante che illuminò la sua marcia, lungo il duro cammino che aveva deciso di seguire.
Cammino duro, effettivamente, che egli scelse quando decise di non appartenere ad altri che a Dio, non volendo impegnarsi per il Signore meno di quanto aveva fatto per la scienza o al servizio della sua patria. Per una nobile impresa umana era capace di eroismo. Cosa fare per Dio? L’impossibile!
Una frase dell’abate Huvelin lo dipinge perfettamente: “La bellezza del fine, cui sentiva di essere stato chiamato, velerà ai suoi occhi tutto il resto, e soprattutto l’irrealizzabile”.» (Dall’introduzione)
Dizionario dei Termini Musicali
Autore/i: Napoli Ettore; Polignano Antonio
Editore: Bruno Mondadori Editori
introduzione degli autori.
pp. VIII-264, nn. spartiti musicali b/n, Milano
Una sintetica ed esauriente trattazione dei principali termini in uso nella musica? corredata da esempi e riferimenti alla letteratura musicale di ogni tempo? con un occhio particolarmente attento agli avvenimenti degli ultimi cinquant’anni. Un testo imprescindibile per gli addetti ai lavori e per chiunque voglia avvicinarsi al mondo di Palestrina? Bach e Stravinskij con l’intento di apprezzare meglio il linguaggio? la forma e il carattere dei capolavori di tutti i tempi, dalle origini ai giorni nostri.
Ettore Napoli è docente di Storia ed estetica della musica al Conservatorio G. Verdi di Milano. Ha collaborato con quotidiani, riviste e con il Servizio Promozione del Teatro alla Scala. E responsabile delle iniziative culturali dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Antonio Polignano è docente di Contrappunto storico e di Letteratura poetica e drammatica presso il Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza. Autore di saggi sulla polifonia rinascimentale e sul melodramma dell’Ottocento, ha redatto programmi per il Teatro La Fenice? la rassegna “Musica e Poesia a San Maurizio”, l’Orchestra Verdi e il Teatro alla Scala. È direttore didattico della Scuola Musicale di Milano.
I Sentimenti
Autore/i: Geymonat Ludovico
Editore: Rusconi
avvertenza dell’autore.
pp. 144, Milano
Che cosa sono i sentimenti? Un poeta arabo pensò che essi rappresentano, attraverso fugaci forme, l’eterna danza del tempo. Per questa domanda torna ora a suggerire una risposta Ludovico Geymonat, il nostro più illustre epistemologo, ripercorrendo un itinerario che egli cominciò oltre mezzo secolo fa, colloquiando con un filosofo come Piero Martinetti e cercando in mezzo al conformismo del ventennio una risposta a questa domanda che ogni uomo si pone.
Dopo aver passato in rassegna ali stati sentimentali attraverso le possibili valutazioni etiche, Geymonat esamina dieci sentimenti esemplari, dalla collaborazione all’odio, dalla benevolenza alla superbia, dalla devozione all’amore. E proprio l’amore che chiude questa carrellata di situazioni e sensazioni; quell’amore che tra l’amante e l’amato diventa «la fiducia completa dell’uno nell’altro», capace di garantire che «quanto essi si rivelano a vicenda resterà un segreto per gli estranei».
La ragione abita queste pagine. I sentimenti non sono uno smarrimento, perché grazie a essi la nostra massima facoltà può restituirci delle direttive di vita più vere. Nei sentimenti si ritrova l’uomo di sempre, nel loro buon uso l’uomo migliore. Anche qui l’itinerario tocca un punto delicato, caro ai ricordi di Geymonat: è possibile dividere gli uomini in superiori e inferiori grazie ai sentimenti.
Questo libro non è un trattato scientifico su tali facoltà, bensì è un gioco filosofico tra i ricordi, che permette al lettore di ritrovare se stesso e di affrontare i più antichi problemi che’ affollano le vite. Una guida nata da una penna esperta e da direttive chiare con la quale è possibile orientarsi tra i mille riflessi di questo mondo trasparente.
Un libro che sa penetrare e cambiare qualcosa nell’animo dell’uomo. (Armando Torno)
Ludovico Geymonat (Torino 1908), laureatosi in filosofia (1930) e in matematica (1932), avendo rifiutato di iscriversi al partito fascista è costretto ad abbandonare l’insegnamento alla Facoltà di Scienze di Torino. Svolge un ruolo di primo piano nella guerra di liberazione in Piemonte. Dopo la liberazione insegna in diverse Università (a Cagliari e Pavia) per poi ottenere nel 1956 la prima cattedra italiana di Filosofia della scienza presso l’Università di Milano. Nel 1974 ha ottenuto la Médaille Koyré per la storia della scienza e nel 1985 l’Accademia dei Lincei gli ha assegnato il Premio nazionale di filosofia. È autore di moltissime pubblicazioni tradotte in varie lingue tra le quali sono da segnalare: Studi per un nuovo razionalismo (Chiantore 1945); Galileo Galilei (Einaudi 1957); Filosofia e filosofia della scienza (Feltrinelli 1960); Scienza e realismo (ivi 1977); Contro il moderatismo (ivi 1978); Paradossi e rivoluzioni (il Saggiatore 1979); Per Galileo (Bertani 1981); Riflessioni critiche su Kuhn e Popper (Dedalo 1983); Lineamenti di filosofia della scienza (Mondadori 1985); Scienza e storia (Bertani 1985 ); Le ragioni della scienza (con G. Giorello e F. Minazzi, Laterza 1986); La ragione e la politica (Bertani 1987); Del marxismo (ivi 1987); La libertà (Rusconi 1988) oltre alla monumentale Storia del pensiero filosofico e scientifico (Garzanti 1970-76 in 7 voll.).
Cosmos – Da Esecutori a Co-Creatori
Guida per una nuova coscienza planetaria
Autore/i: Laszlo Ervin; Currivan Jude
Editore: Macro Edizioni
introduzione degli autori, traduzione di Valeria Valli.
pp. 240, Cesena (FC)
È la mente cosmica fondamentale da cui ogni cosa emana e si manifesta e a cui infine ritorna. La ricerca sta inoltre dimostrando ciò che i mistici di tutte le tradizioni hanno da tempo compreso: noi possediamo l’innata facoltà di crearci un’immagine del Cosmo, di comprenderlo e sperimentarlo su livelli che si spingono ben oltre le limitazioni della nostra persona umana.
CosMos è scritto da due grandi esploratori che combinano quasi un secolo di ricerche volte alla comprensione non solo del come, ma anche del perché il mondo è così com’è.
Queste pagine offrono un punto di vista del tutto nuovo, una visione che conferisce potere e di fatto invitano il lettore a diventare co-creatore consapevole del proprio destino e a portare il proprio contributo unico alla realizzazione della missione dell’umanità, quella missione che dà senso e scopo all’esistenza umana.
Il candidato al Premio Nobel per la Pace, filosofo e studioso della scienza dei sistemi Ervin Laszlo e la cosmologa, guaritrice e mistica Jude Currivan offrono una visione rinnovata del mondo che non è più frammentata, ma finalmente intera. La loro percezione è quella di un mondo significativo e co-creativo squisitamente armonizzato perché sia “quanto più semplice possibile” per la coscienza esplorare se stessa.
Ervin Laszlo, fondatore e presidente del Club di Budapest, codirettore del World Wisdom Council, ha insegnato in varie università negli USA, in Europa e in Estremo Oriente: si occupa in particolare di teoria dei sistemi e teoria generale dell’evoluzione. Premio internazionale Mandir per la Pace (Assisi 2005), oggi vive in Toscana, ma continua a tenere conferenze in tutto il mondo. È autore o coautore di una cinquantina di libri.
Jude Currivan è cosmologa, guaritrice, planetaria e futurologa. Ha una laurea specialistica in fisica, conseguita presso l’Università di Oxford, e un dottorato in archeologia conseguito all’Università di Reading nel Regno Unito. Ha visitato più di settanta paesi, lavorato con detentori di saggezza di molte tradizioni. E’ membro dell’Evolutionary Leaders Circle. Vive nel Wiltshire, in Inghilterra.
Dieci Notti di Sogni
Yume jūya 1908
Autore/i: Natsume Sōseki
Editore: Jouvence Società Editoriale
traduzione dal giapponese, note e cura di Paola Cavaliere.
pp. 56, Milano
Presentato per la prima volta in traduzione italiana, Dieci notti di sogni è considerato il romanzo più poetico di Soseki, capace di trasmettere, con la levità delle atmosfere oniriche, l’intimità di un confronto a cui l’uomo moderno non può sfuggire, quello con il nulla. Il nulla, nelle dieci notti, è ciò che si sottrae all’abbraccio, ciò che compare, ma non si può afferrare, non si può conoscere con il corpo. Il nulla, in fondo, è ciò di cui sono fatti i nostri sogni e solo la scrittura può, da svegli, aiutarci a cogliere e a rivivere il momento evanescente in cui “sembra che le cose esistano, ma non esistono”.
Natzume Sōseki (1867-1916) è considerato tra i più influenti scrittori e poeti giapponesi.
Nato a Edo, in un periodo in cui il Giappone stava attraversando un delicato momento di transizione verso la modernità, studia letteratura inglese in Inghilterra e, al suo ritorno, assume la cattedra di Letteratura Inglese nell’Università Imperiale. Tra i suoi libri più noti, tradotti in italiano, si possono ricordare: Il cuore delle cose (2001); Io sono un gatto (2006); Anima e cuore (2013); Erba lungo la via (2014).
Lo Scenario Conquistato
Gli scacchi e l’origine del loro simbolismo
Autore/i: Carretta Roberto
Editore: Edizioni Il leone verde
pp. 72, ill. b/n, Torino
Gli scacchi sono un gioco millenario, un contenitore di simboli, significati, aneddoti storici e sociali che ha attraversato i secoli e le civiltà. Una raccolta di segni e usi perduti sui quali, scostando il sottile velo dell’oblio è possibile portare un po’ di luce per assaporarne appieno il fascino e in tal modo meglio comprenderne la fortuna e la diffusione.
Dai tavolieri disegnati dagli indovini per cercare le sorti di popoli e future città alla simbologia massonica, dagli antichi testi sacri dell’oriente alla letteratura vittoriana molte culture, speranze e timori si sono specchiati nella sua essenziale e ad un tempo enigmatica geometria. La trattatistica morale e filosofica, in particolare, ha trovato negli scacchi spunto per innumerevoli interpretazioni. E tra gli intenti di questo breve saggio proporne una originale lettura filosofica, abbozzare un sentiero – tra i tanti possibili – per addentrarsi nel suo mistero.
Roberto Carretta, laureato in Filosofia dell’arte, è nato l’8 dicembre 1963 a Torino, dove vive e lavora.Ha pubblicato Lo scenario conquistato – Gli scacchi e l’origine del loro simbolismo, La cucina delle fiabe, In taverna con Shakespeare. lo studio I labirinti del tempo-Storia di un’imperfetta armonia, sulle raffigurazioni del tempo tra mito e scienza moderna. Ha tradotto e curato La condizione umana, unica edizione italiana del ciclo di conferenze tenuto nel 1959 dallo scrittore e saggista Aldous Huxley, la biografia Nietzsche in Italia di Guy de Pourtalès e, con Renato Viola, Il Mesmerismo e la fine dell’Illuminismo in Francia dello storico americano Robert Darnton. È membro del Comitato scientifico dei musei. Collabora con quotidiani, testate artistiche e letterarie. È direttore editoriale della collana “Leggere è un gusto”.
La Vita Materiale
Marguerite Duras parla a Jérôme Beaujour
Autore/i: Duras Marguerite
Editore: Edizione CDE
traduzione di Laura Guarino.
pp. 158, Milano
Dopo le innumerevoli vite immaginarie create in cinquant’anni di attività letteraria, Marguerite Duras affascina ancora raccontando senza pudori e senza abbellimenti i ricordi, le sensazioni, i particolari della sua vita: le esperienze scabrose e drammatiche che l’hanno segnata come i piccoli accadimenti quotidiani che fanno parte della vita di tutti, ma che pochissimi sanno, come lei, restituirci con poesia ed emozione.
Sono riflessioni sottili, colme di umanità, sulle donne, gli amici, la TV, le case – quelle d’un tempo, dai larghi corridoi dove i figli piccoli giocano, corrono, si addormentano sfiniti -, il mare, i bambini… Ma soprattutto Marguerite Duras parla di sé: la giovinezza di Hanoi, le prime esperienze di sesso, gli amori furibondi e brevissimi, gli incubi dell’alcolismo e le sofferenze della disintossicazione, l’inferno da cui l’ha salvata l’uomo giovane e sensibile che tuttora divide la sua vita.
Marguerite Duras Nata nel 1914 nell’Indocina allora francese, a 17 anni è venuta in Francia, dove ha compiuto gli studi universitari ed ha esordito in letteratura con il romanzo Les impudents nel 1943. Da allora non ha fatto passare anno senza legare il suo nome a un titolo di narrativa, a un testo per il teatro o per il cinema.
Più volte candidata al premio Nobel, ha raggiunto la notorietà solo occasionalmente, per esempio con la versione cinematografica dei suoi due romanzi Una diga sul Pacifico e Moderato cantabile e con la sceneggiatura di Hiroshima mon amour.
Ma è stato solo nel 1984 che la Duras ha conosciuto il successo completo con il romanzo autobiografico L’amante: il libro è stato, infatti, tradotto in moltissimi paesi e ha ottenuto il più prestigioso premio letterario francese, il Goncourt, ricordiamo tra le suo opere anche Il dolore, Il viceconsole, Occhi blu capelli neri.
100 Cose Essenziali che non Sapevate di non Sapere
I meccanismi segreti del mondo che ci circonda
Autore/i: Barrow John D.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Elena Mereghetti.
pp. 296, nn. ill. b/n, Milano
Perché, quando siamo in coda, la fila accanto è sempre più veloce della nostra? Qual è stata la partita più bizzarra della storia del calcio? Perché la forma del “giro della morte” sulle montagne russe non è perfettamente circolare? A questi e ad altri novantasette interrogativi risponde John D. Barrow con il suo stile brillante e rigoroso. Ogni singola domanda, infatti, diventa il pretesto, o meglio l’opportunità, per aprire una finestra su una dimensione del reale. Barrow riesce così a dimostrare che la matematica è la quintessenza stessa della realtà, poiché è alla base di ogni fenomeno naturale e di ogni aspetto della vita quotidiana, in modi a volte insospettati e stupefacenti.
John D. Barrow (Londra 1952), già docente di Astrofisica, attualmente insegna Scienze matematiche presso l’università di Cambridge ed è direttore del Millenium Mathematics Project. Prorettore del Clare Hall College di Cambridge, è membro della Royal Society. Studioso di fama internazionale, considerato uno dei maggiori esperti al mondo della moderna ricerca cosmologica, è autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche di cosmologia e astrofisica, e di una dozzina di libri divulgativi di successo, tradotti in decine di lingue, tra cui il fondamentale Il principio antropico (2002). Con Mondadori ha pubblicato La mano sinistra della creazione (con Joseph Silk, 1985), Da zero a infinito (2001), I numeri dell’universo (2003), L’infinito (2005) e Le immagini della scienza (2009).
Il Pettine e la Brocca – Detti Arabi di Gesù
Prima traduzione italiana dei brevi apologhi, insegnamenti, storie attribuite a Gesù dalla tradizione sufi. Fondamentale per comprendere l’importanza e la specificità dell’immagine del Messia nella tradizione mistica islamica: un volto del Cristo per noi nuovo e inconsueto, ma affascinante.
Autore/i: Anonimo
Editore: Edizioni Il leone verde
introduzione e cura di Angelo Iacovella, presentazione di Maurice Borrmans, in copertina: Calligrafia araba a forma di vascello.
pp. 80, Torino
La figura di Gesù, alla luce delle “parole” che la tradizione islamica gli attribuisce, si manifesta, qui, in una veste inusuale, enigmatica e affascinante. L’immagine del Cristo, che siamo stati abituati a conoscere finora, ne esce inevitabilmente arricchita.
Questo volume presenta per la prima volta ai lettori italiani una silloge di brani tratti dalle fonti medievali arabe. Il Messia vi e dipinto alle prese con le situazioni più insolite e con i personaggi più diversi, che si muovono sullo sfondo, come in un grandioso “affresco interiore”.
Scopriremo, leggendo queste pagine, un Gesù errabondo, solitario, che si nutre di “pane e sale”, dorme “là dove la notte lo coglie”, portatore di uno Spirito che oggi, più che mai, soffia dove vuole.
La Bibbia di Gerusalemme
Autore/i: Anonimo
Editore: EDB – Edizioni Dehoniane Bologna
edizione in tela rossa con cofanetto, presentazione di Gianfranco Ravasi.
pp. 2720, numerose cartine a colori, Bologna
Tradotta in tutte le lingue del mondo cristiano, la Bibbia di Gerusalemme è universalmente la più diffusa. Per il rigore degli studi e l’affidabilità dei ricercatori che vi hanno lavorato è la più amata dai credenti, la più consultata dagli esperti, la più frequentata dal pubblico laico. Questa edizione rilegata, con copertina rigida in tela rossa ed elegante cofanetto è la versione classica.
Il Libro dei Sofismi
Autore/i: Bentham Jeremy
Editore: Editori Riuniti
introduzione, traduzione e cura di Lia Formigari, in copertina: Jeremy Bentham in un’incisione da un ritratto di J. Watts.
pp. 174, Roma
Sommario:
Introduzione di Lia Formigari
Nota biobibliografica
Il libro dei sofismi
Parte prima. Sofismi di autorità
Parte seconda. Sofismi di pericolo
Parte terza. Sofismi di rinvio
Parte quarta. Sofismi di confusione
Parte quinta. Conclusione
Sofismi anarchici
Guadalupe • La tilma della Morenita
(Messico 1531)
Autore/i: Perfetti Claudio
Editore: Edizioni Paoline
presentazione di Mons. Antonio Quarracino, introduzione di Claudio Perfetti.
pp. 272, nn. tavole a colori, Cinisello Balsamo (MI)
Ci sono fatti che lasciano un’impronta profonda nella vita di un popolo e il cui ricordo si tramanda di generazione in generazione. Precisamente di questa natura è l’evento guadalupano, che si verificò nel dicembre del 1531 sul colle Tepeyac in Messico. Qui la Madonna apparve a un povero indio di nome Juan Diego lasciando la sua Immagine impressa sul grezzo mantello del veggente. Tale evento costituì l’occasione eccezionale perché due popoli, quello dei conquistatori spagnoli e quello degli sconfitti aztechi, pur così culturalmente distanti, trovassero in quest’Immagine la sintesi meravigliosa e definitiva da cui sono scaturiti il Messico e l’intera America Latina di oggi.
Il libro, che esce durante il novenario di preparazione alle celebrazioni dei cinquecento anni dell’evangelizzazione dell’America (1492-1992) rappresenta il saggio più completo e aggiornato che sia mai stato edito in Italia sull’argomento.
La prima parte presenta i documenti fondamentali che contengono relazioni redatte sia in lingua indigena (il nahuatl) che spagnola sull’avvenimento e ne provano la storicità. Nella seconda parte vengono invece analizzati i numerosi studi che per secoli parte sono stati condotti su quella ruvida tela che sta appassionando gli scienziati alla stessa stregua della Sindone di Torino.
La terza prende in esame il significato simbolico e religioso dell’evento guadalupano. L’Immagine impressa sulla “tilma” di Juan Diego rappresentò per gli Indios una vera “bibbia dei poveri” che li invitava a non distruggere le proprie tradizioni e nel contempo realtà della nuova religione incarnata nella loro cultura. I due saggi conclusivi dimostrano anche quanto questo messaggio sia ricco e attuale per noi, giunti ormai alle soglie del terzo millennio, ma ancora figli di quel vecchio mondo europeo che stenta ad abbandonare l’idea di un’America Latina “marginale”.
Claudio Perfetti, nato a Roma nel 1949, laureato in ingegneria, lavora nel campo dell’elaborazione elettronica. Appassionato della realtà latinoamericana, ha trascorso alcuni anni di lavoro in Ecuador. Recentemente ha tradotto Il risorgimento cattolico latinoamericano dell’intellettuale uruguaiano A. Metto Ferré (Bologna 1983).
La Liberazione di Firenze tra Crudeltà e Beffe
Ricordi e rivelazioni inedite raccontate in modo romanzesco da un giovanetto di allora che fu testimone di quei sanguinosi avvenimenti.
Autore/i: Aramini Alessandro
Editore: Edizioni Settimo Sigillo
introduzione dell’autore.
pp. 240, Roma
Un libro di memorie che ripercorre la tragedia della guerra civile che ha insanguinato l’Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale vista attraverso gli occhi e le esperienze di un giovane protagonista “passivo” di quegli eventi.
Alessandro Aramini è nato a Como da padre ufficiale di carriera e da madre svizzera tedesca. Ha studiato medicina e farmacia laureandosi a pieni voti e tuttora esercita. Vive ai Castelli Romani dopo essere stato residente per lunghi anni a Roma. Da giovane per mantenersi agli studi ha collaborato come cronista al Messaggero di Missiroli grande maestro di giornalismo che gli ha inculcato amore per lo scrivere. Infatti in gioventù ha pubblicato un album di poesie e poi, in età più avanzata racconti di viaggio e parecchi articoli politico culturali. Il suo primo romanzo (Il Monsignore) è stato edito negli anni ’90 da Joppolo Editore di Milano. Non ha mai militato in alcun partito ma tuttavia non ha mai sottaciuto la sua simpatia per la destra nazional patriottica.
Summa Sexualis • 2 Volumi
Autore/i: Von Fritzlaer Johannes Kaleb Ezanà
Editore: Edizioni Dellavalle
vol. 1 pp. 380, vol. 2 pp. 364, nn. tavole a colori f.t., Torino
Quanti sono coloro che onestamente possono dichiarare di vivere la propria vita sessuale in modo sereno e felice? L’uomo cerca di colmare le sue lacune in materia sessuale con una serie di fantasie morbose.
In altre parole non è azzardato sostenere che la sessualità è per metà ignota e per metà sentita come un problema di cui non si deve parlare. Si, è vero, nelle caserme, nei collegi, nei salotti. si parla molto di sesso. Ma in gran parte lo si mette in barzelletta, lo si sussurra in conversazioni fra intimi. Ancora più nascosto, ancora più vergognoso, e fatto di cui si parla ancora meno, è il piacere.
Il piacere per molti rappresenta, non come sarebbe naturale, la giustificazione dell’atto sessuale, ma un accessorio variabile e opinabile e di cui raramente si ammette la legittimità.
Lo scopo che l’autore di quest’opera – che è il compendio più completo di tutti gli studi di sessuologia più recenti – si prefigge, è quello di raccogliere tutte le informazioni, le nozioni, i consigli che possano aiutarli a condurre una felice vita sessuale.
Varii rami della medicina, la psicologia, la sessuologia, l’erotologia, la sociologia, l’antropologia, la storiografia, la letteratura, le arti figurative costituiscono i campi nei quali si sono svolte le ricerche e gli studi di Von Fritzlaer.
Il noto erotologo (nato a Vienna nel 1884) vive a Taroudent ormai da molti anni. «il signore delle coppie» – così lo chiamavano a New York – è considerato uno dei massimi erotologi viventi. L’erotologia, dice Von Fritzlaer, è la scienza della felicità possibile, possibile a tutti: «Non esiste essere umano che sia impotente a fare l’amore».
Dal testo:
« Agli istinti sessuali sono connessi altri istinti. Primo fra tutti l’istinto di subordinazione, che assume due forme diverse e concomitanti; da una parte si verifica nella donna verso l’uomo, permettendo la ripetizione del rapporto sessuale secondo l’esistenza maschile, più intensa di quella femminile; dall’altra si verifica nell’uomo più debole verso l’uomo più forte, permettendo la fecondazione da parte degli individui geneticamente più validi. L’istinto materno costituisce un complemento dell’istinto sessuale femminile e dell’istinto di cura del neonato tipico della specie; l’istinto di cura del neonato si manifesta nelle società in cui culturalmente non è disdicevole che l’uomo curi i piccoli, anche nell’uomo, l’istinto di potenza e di autoaffermazione è la forma complementare dell’istinto di subordinazione; è più intenso nell’uomo che nella donna, nell’uomo più forte che nell’uomo più debole; tende ad assicurare l’esercizio della sessualità all’individuo; sublimato, è la motivazione fondamentale dell’atteggiamento tirannico.
Gli istinti sessuali sono quelli che permettono la realizzazione dell’impulso sessuale, inteso come spinta all’azione sessuale. Gli istinti sessuali attraversano varie fasi, delle quali parleremo più avanti: la fase orale, la fase anale, la fase fallica, eccetera. Sono presenti nel neonato, si precisano nell’adulto. La forza che muove gli istinti sessuali si chiama libido; agli istinti sessuali corrisponde il bisogno di soddisfarli […]»
Volume 1:
- Le vaghe idee
- Apparato genitale femminile
- Apparato genitale maschile
- Rapporti fra il corpo nell’insieme e apparato genitale
- Ghiandole e ormoni
- Lineamenti e ortogenetica sessuale
- Il coito genitale
- Sterilità e rapporti sessuali in situazioni particolari
- Le attività sessuali della specie umana
- L’istinto sessuale
- Attrazione sessuale e zone erogene
- Le azioni sessuali
- Fenomenologia dell’eccitazione sessuale
- L’amore con la spinta
- L’amore con le lacrime
- L’amore al diapason
- L’amore al pubblico
- Teoria dei rapporti eterosessuali
- L’amore al solito
- L’amore senza volerlo
- L’amore con le cose
- L’amore con il guardaroba
- L’amore con le bestie
- L’amore con i bimbi
- L’amore con i vecchi
- L’amore con il suicidio
- L’amore con i morti
- L’amore con i propri simili
- L’amore col valsente
- L’amore di gruppo
- L’amore da soli
- La tecnica del corteggiamento
- La tecnica della proposta sessuale
- La tecnica dell’eccitazione indiretta
- Tecniche per determinare lo stato fisiologico favorevole al rapporto sessuale
- Tecniche per determinare lo stato psicologico favorevole al rapporto sessuale
- Tecniche d’uso dei propri svantaggi per suscitare l’interesse sessuale
- Le tecniche di eccitazione e di soddisfazione manuale
- Le tecniche di eccitazione e di soddisfazione orale
- Le tecniche di eccitazione e di soddisfazione genitale
- Tecniche per ritardare e trattenere l’orgasmo
- Tecniche per anticipare l’orgasmo
- Tecniche per far ricordare al partner la soddisfazione ricevuta e indurlo alla continuazione del rapporto
- Prolegomeni a una teoria generale dell’erotismo
- Società e sviluppo della sessualità individuale
- Istituzioni sessuali per le classi giovanili
- Stimolazione sessuale e coito
- Attività sessuali diverse dal coito
- Nozioni elementari di patologia genitale
- Le malattie veneree
- Storia del controllo delle nascite
- Le pratiche contraccettive
- Carta dei diritti sessuali
La Giocatrice di Scacchi – Una Passione Clandestina. Un Romanzo Lieve e Travolgente
Titolo originale: La Joueuse d’Échecs
Autore/i: Henrichs Bertina
Editore: Giulio Einaudi Editore
traduzione di Maurizia Balmelli.
pp. 122, Torino
A quarantadue anni, con due figli già grandi e un matrimonio ormai annegato nella noia del quotidiano, Eleni non ha più grandi ambizioni. Lavorare come cameriera in un albergo di Naxos, l’isola greca da cui non si è mai allontanata, le sembra un buon modo per concedersi un po’ d’evasione: uno svolazzo di profumo sconosciuto o una frase rubata in qualche lingua straniera le bastano per sognare altre vite, altri luoghi, e per sentirsi dopotutto soddisfatta. Poi, un giorno, l’imprevisto: rassettando in una stanza, si imbatte in una scacchiera su cui è in corso una partita, e per magia il gioco degli scacchi, che non aveva mai imparato, la cattura. Sarà l’inizio di una passione clandestina che la porterà fuori dai binari della quotidianità, donandole una voglia di vivere del tutto nuova e inappropriata in una piccola isola di provincia: ma lei, contro tutto e tutti, resisterà.
Presagio Triste
Titolo originale: Kanashii Yokan
Autore/i: Banana Yoshimoto
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
traduzione dal giapponese di Giorgio Amitrano.
pp. 128, Milano
Cosa turba la serenità di Yayoi, diciannove anni, la vita apparentemente idilliaca della sua “famiglia felice della classe media che sembra uscita da un film di Spielberg”, dove il giardino è ben curato, gli abiti perfettamente stirati, i fiori sempre freschi sul tavolo e i genitori comprensivi e sorridenti? Forse a minacciare l’equilibrio di Yayoi è una sensibilità paranormale che le fa percepire presenze invisibili, e che contrasta con l’incapacità a ricordare gli anni dell’infanzia, stranamente cancellati dalla sua memoria. O forse il pericolo è il suo trasporto per Tetsuo che tende a superare i limiti dell’affetto fraterno. Un presagio triste s’insinua nell’armonia della vita di Yayoi. La soluzione ai suoi dubbi potrebbe nascondersi in una casa molto diversa dalla sua, buia, dove il giardino è in perenne disordine e nessuno risponde quando squilla il telefono. In questa casa vive la zia di Yayoi, una donna sola sui trent’anni, insegnante di musica, bella ma trascurata e avvolta da un’ombra di malinconia. Yayoi intuisce che la zia è depositaria di un segreto, forse la chiave per illuminare i misteri della propria infanzia, e per chiarire i contraddittori sentimenti nei confronti del fratello. Ma la zia fugge senza lasciare tracce, e Yayoi parte alla sua ricerca. La scoperta della verità porterà sorpresa, trauma, dolore e infine liberazione. Un romanzo “giovanile” di Banana, pubblicato in Giappone a pochi mesi di distanza da Kitchen, in cui la scrittrice si interroga sui temi che predilige, solitudine e morte, memoria e percezioni paranormali, con la sua sottile sensibilità e il suo inimitabile tocco di freschezza e poesia.
Banana Yoshimoto (Tokyo, 1964) ha conquistato un grandissimo numero di lettori in Italia a partire da Kitchen, pubblicato da Feltrinelli nel 1991, e si è presentata come un autentico caso letterario. Dei suoi altri libri, tutti pubblicati da Feltrinelli, ricordiamo: N.P. (1992), Sonno profondo (1994), Tsugumi (1994), Lucertola (1995), Amrita (1997), Sly (1998), L’ultima amante di Hachiko (1999), Honeymoon (2000), H/H (2001), La piccola ombra (2002), Presagio triste (2003), Arcobaleno (2003), Il corpo sa tutto (2004), L’abito di piume (2005), Ricordi di un vicolo cieco (2006), Il coperchio del mare (2007), Chie-Chan e io (2008), Delfini (2010), Un viaggio chiamato vita (2010), High & Dry. Primo amore (2011), Moshi moshi (2012), A proposito di lei (2013), Andromeda Heights. Il Regno 1 (2014), Il dolore, le ombre, la magia. Il Regno 2 (2014), Il lago (2015), Il giardino segreto. Il Regno 3 (2016), Another World. Il Regno 4 (2017), Le sorelle Donguri (2018) Il dolce domani (2020), Su un letto di fiori (2021), oltre ad alcuni racconti nella collana digitale Zoom (Moonlight Shadow, 2012, Ricordi di un vicolo cieco, 2012, La luce che c’è dentro le persone, 2011). Banana Yoshimoto ha vinto il premio Scanno nel 1993, il premio Maschera d’Argento nel 1999 e il premio Capri nel 2011.
Il Mondo di Ieri
Ricordi di un europeo
Autore/i: Zweig Stefan
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
traduzione di Lavinia Mazzucchetti.
pp. 376, Milano
“Non narrerò tanto il destino di me solo, quanto quello di tutta una generazione, della nostra inconfondibile generazione, la quale forse più di ogni altra nel corso della storia è stata gravata di eventi.” Il mondo di ieri è il ritratto incantato di un’epoca definitivamente scomparsa, l’epopea di quella “Felix Austria” che tanto condizionò l’intera cultura europea, un mondo nel quale “ognuno sapeva quanto possedeva e quanto gli era dovuto, quel che era permesso e quel che era proibito: in cui tutto aveva una sua norma, un peso e una misura precisi”. E al centro di tutto sta la Vienna imperiale, simbolo di un’epoca indimenticabile che Zweig descrive in tutto il suo splendore e in tutte le sue contraddizioni. Pubblicato postumo, Il mondo di ieri è segnato dalla consapevolezza della definitiva scomparsa degli antichi valori e dalla rassegnazione di fronte all’irreversibilità degli eventi, un’atmosfera autunnale che imprime all’intera opera il severo suggello della modernità.
Quale Futuro per la Vita Consacrata?
Autore/i: Comuzzi Alberto
Editore: Edizioni Paoline
presentazione dell’autore.
pp. 168, Milano
«Sono dell’idea che la vita religiosa non ha ancora trovato un assetto postconciliare. E questo spiega, secondo me, la carestia di vocazioni» (A. Ballestrero).
«Come ogni istituzione, anche quella religiosa deve pensare al proprio mantenimento oltre che al rinnovamento. ‘ Sono due tendenze spesso conflittuali, e il rischio è che la prima prevalga sulla seconda» (A. Manenti).
«Le crisi degli ordini religiosi sono sempre state nella storia segnali che i tempi sono cambiati, che si richiedono intuizioni nuove e nuove presenze» (Don Gelmini).
«C’è il rischio che in nome della testimonianza da dare si conservino vecchi schemi di vita e di agire: per esempio sacralizzando vestiti, orari, linguaggi, organizzazioni… Ma c’è anche il.rischio contrario: che il desiderio di testimoniare in maniera “avvicinata” conduca a diluire la propria identità» (B. Secondin).
«Nella Chiesa e nella società… si pensa ancora allo stereotipo della buona suora. Le vere donne nuove dei nostri anni sono le consacrate che vivono in modo autentico la loro vocazione» (M. Bonanate).
Alberto Comuzzi, giornalista, è nato a Milano nel 1949. È sposato e dal 1979 lavora a Jesus, mensile della San Paolo. Per il suo giornale ha redatto di recente una serie di articoli sulla vita eremitica.
Yoshe Kalb e le Tentazioni
Romanzo
Autore/i: Singer Israel Joshua
Editore: Carte Scoperte
prima edizione, traduzione dall’americano di Bruno Fonzi.
pp. 352, Milano
Il protagonista di questo romanzo è Yoshe Kalb, un ebreo errante, il cui destino è rappresentato dal viaggio.
La storia si svolge attorno alla vita di questo giovane ricco e colto, tentato dal misticismo dei testi sacri e dalla passione per una donna attraente.
L’irraggiungibile equilibrio e l’impossibilità della scelta portano Yoshe alla fuga, a dividersi tra le famiglie più ricche e quelle più povere, a vivere nel lusso della corte e a chiedere l’elemosina coperto di stracci, a conoscere tutto e a non conoscere nulla. ..
”Rispondi, qual è il tuo vero nome?” “Non lo so”. L’unica salvezza è il travestimento, non per affermare nuove identità, ma piuttosto per sottrarsi alle antiche e a un mondo che richiede continue certezze.
Pienamente inserito nell’alta tradizione mitteleuropea, questo libro è un’opera ricca di fascino.
Sei Nahum e sei Yoshe; sei un dotto e sei un ignorante… dovunque vai porti con te disastro, terrore ed epidemie… Tu non sai che cosa fai, non v’è alcun gusto nè nella tua vita nè nelle tue azioni perchè non sei nulla tu stesso…
Israel Joshua Singer nato in Polonia nel 1893, morto nel 1944, è uno dei grandi scrittori di lingua jiddisch. Tra i suoi romanzi, oltre a Yoshe Kalb (1932) ha ottenuto grande successo, anche in Italia, I fratelli Ashkenazi (1935).